La Rocca dei Terzi, nota anche come rocca di Sissa, è un castello d'epoca medievale, più volte modificato nei secoli successivi, che sorge in viale della Rocca 6 a Sissa, nel comune di Sissa Trecasali in provincia di Parma; è sede di alcuni uffici municipali
La Rocca dei Terzi, nota anche come rocca di Sissa, è un castello d'epoca medievale, più volte modificato nei secoli successivi, che sorge in viale della Rocca 6 a Sissa, nel comune di Sissa Trecasali in provincia di Parma; è sede di alcuni uffici municipali.
Storia
L'originario castello innalzato a difesa del territorio di Sissa fu probabilmente edificato già nell'XI secolo, anche se i primi documenti che ne attestarono l'esistenza risalgono al 1182; nel 1195 l'imperatore Enrico VI di Svevia concesse al Capitolo della Cattedrale di Parma la giurisdizione su Sissa.
Nel 1362 Bernabò Visconti aveva riconosciuto al suo condottiero Gherardino Terzi il possesso di Torricella, alla foce del Taro, con l'incarico di fortificarla; la piccola struttura fu quindi ricostruita completamente e notevolmente rinforzata, tanto da risultare quasi inattaccabile per oltre mezzo secolo.
Nel 1386 Giberto I dei Terzi, fratello di Niccolò Terzi il Vecchio, divenne capostipite della casata quando fu investito del feudo di Sissa e Trecasali da parte di Gian Galeazzo Visconti.
Agli inizi del XV secolo il castello riuscì a resistere ai numerosi e violenti assalti da parte dei Rossi; tuttavia, durante gli scontri con il ducato di Milano, nel 1422 fu occupato dalle truppe della repubblica di Venezia, alleate dei Terzi, e danneggiato profondamente negli attacchi che subirono; la fortezza, ormai indifendibile, fu quindi demolita, salvandone solo il mastio, di cui Guido Terzi rientrò in possesso al termine degli scontri. I lavori di ricostruzione dell'edificio in forme residenziali furono avviati nel 1440 da Giberto, Nicolò e Guido Terzi, in seguito all'investitura del feudo di Sissa da parte di Filippo Maria Visconti.
Nel 1551, durante la guerra di Parma, che oppose il duca Ottavio Farnese, alleato dei Terzi ed appoggiato dal re di Francia Enrico II, ed il papa Giulio III, sostenuto dall'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d'Asburgo, la rocca di Sissa fu saccheggiata da Troilo II de' Rossi, comandante delle truppe pontificie; l'anno successivo i Terzi rientrarono nella loro devastata proprietà.
Nel corso del XVIII secolo l'antico castello fu trasformato definitivamente nell'attuale veste di palazzo signorile, conservando solo l'antico mastio medievale.
Nel 1758 l'antica stirpe dei Terzi si estinse con la scomparsa del conte Francesco Maria, la cui figlia Corona era andata in sposa al marchese Bonifacio II Rangoni, che aggiunse al proprio anche il cognome della consorte, dando origine ai Rangoni Terzi.
Nel 1805 gli editti napoleonici abolirono i diritti feudali, tuttavia la casata mantenne il possesso della rocca, che vendette verso la fine del XIX secolo alla famiglia dei Raimondi; questi ultimi la alienarono a loro volta nel 1900 al Comune di Sissa, che la adibì a sede municipale ed avviò i lavori di edificazione di un monumentale scalone d'ingresso, ai piedi del mastio. Intorno al 1950 fu inoltre ricostruita la scala di accesso sul lato orientale, mentre nel 1986 fu sostituita l'ampia gradinata innalzata all'inizio del secolo con un nuovo scalone in cemento armato e legno.
Il 27 gennaio del 2012 un forte terremoto colpì la provincia di Parma; la rocca ne fu lesionata tanto da essere dichiarata inagibile, costringendo all'immediato spostamento di tutti gli uffici comunali in una sede provvisoria. Furono successivamente avviati i lavori di consolidamento strutturale e restauro del torrione, completati nell'ottobre del 2017.
GRATUITO
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0 - 16 anni: gratuito
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- Il torrione quattrocentesco panoramico
- Eventi e festival
turismo@comune.sissatrecasali.pr.it
- Sede di uffici municipali
- Visitabile solo su prenotazione