Castel Telvana
Provincia autonoma di Trento Trentino-Alto Adige Italy
castle, chateau
Castel Telvana
Provincia autonoma di Trento Trentino-Alto Adige Italy
castle, chateau
Castel Telvana rises in a gorgeous panoramic position just above the town of Borgo Valsugana and guards the entire valley
Castel Telvana è una fortificazione che si erge sul versante del monte Ciolino, a nord della cittadina di Borgo Valsugana
Previous names
Castel Telvana, Castel Telvana
Description
Castel Telvana rises in a gorgeous panoramic position just above the town of Borgo Valsugana and guards the entire valley. Telvana Castle dates back to the 13th century. Its history merges with that of Borgo Valsugana, at that time an important stop along the Roman road Via Claudia Augusta Altinate. The core of the castle is grouped around a square watchtower, which reaches a height of about 26 m. Documents report the destruction of the castle by the Franks in 590, while other sources attribute this destruction to the late Middle Ages. In 1965 the castle was burned down, but afterwards rebuilt as as baronial residence. Today the castle can be reached via a medieval path, the so-called “Sentieri dei Castelli”. It starts in the centre of Borgo Valsugana and leads past the slopes of Monte Ciolino to Telvana Castle. https://www.trentino.com
Castel Telvana è una fortificazione che si erge sul versante del monte Ciolino, a nord della cittadina di Borgo Valsugana. Sorto su una posizione strategica, il castello ebbe un importante funzione di controllo della via romana Claudia Augusta Altinate. La costruzione di Castel Telvana risale all'Alto Medioevo e segue di poco la costruzione di Castel San Pietro. Conoscendo le vicende storiche della Valsugana in particolare di Borgo Valsugana riusciamo a ipotizzare che nel luogo dove sorge ora il castello sia già esistita una fortificazione romana. Nella prima metà del Duecento il castello entrò in possesso dei Signori di Caldonazzo-Castronovo i quali, nel 1314, costrinsero il vescovo-conte di Feltre a concedere loro lo “Jus gladii” per la Valsugana. Da questo momento il castello divenne sede di giurisdizione al pari dei vicini San Pietro e Ivano. Nel 1331, Rambaldo di Castronovo, nipote del Signore di Caldonazzo acquistò la giurisdizione di San Pietro e la aggiunse a quella di Telvana, con lo scopo di creare un “feudo cuscinetto” nella Valsugana. A questo scopo egli ricostruì e ampliò il castello, dotandolo di cortine murate su gran parte del dosso sul quale sorgeva. Il castello venne ricostruito e abbellito nel 1385 dopo essere stato assediato e squassato dai bombardamenti da parte di Antonio della Scala; esso divenne così la fortezza più importante della Valsugana. Nel 1412 morì Siccone proprietario del castello, al quale succedette il figlio Giacomo; egli dovette scontrarsi con il duca d'Austria, Federico IV detto “il Tascavuota”. Nel 1412 il duca, approfittando dell'assenza di Giacomo da Telvana assediò il castello costringendo Lesina di Castelbarco ad arrendersi. Dal 1462 il castello passò in mano a vari signorotti atesini tra cui l'Arciduca d'Austria Sigismondo Welsperg il quale nel 1526 in seguito ad un attentato rinforzò le difese del maniero. I Welsperg rimasero a Telvana fino al 1632, quando Sigismondo V, gravato dagli ingenti debiti vendette la Giurisdizione di Telvana e altri possedimenti lì attorno. Nel 1662 la proprietà passò definitivamente ai conti Giovanelli di Venezia e nel 1788 fu dato in premuta al comune di Borgo Valsugana. Secondo la versione popolare, una volta abbandonato, il castello venne preso d'assalto a furor di popolo, invece, secondo la realtà storica sembra che lo smantellamento del maniero sia stato ordinato dalla stesse autorità imperiali. Il castello non più abitato e per la maggior parte demolito venne acquistato dai baroni Hippoliti, i quali non fecero nessun intervento di restaurazione. Altri danni furono causati dai numerosi episodi bellici che coinvolsero la Valsugana. Nel 1913 la Commissione Centrale Austriaca per la Conservazione dei Monumenti aveva approvato un progetto di consolidamento del castello che non venne mai eseguito. Nel 1940 venne acquistato dai Battisti di Telve i quali nel 1965 lo vendettero all'avvocato Ugo Simonetti di Mestre.
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