Castello di Uviglie
Provincia di Alessandria Piemonte Italy
castle, chateau
Castello di Uviglie
Provincia di Alessandria Piemonte Italy
castle, chateau
Uviglie
According to some, the origin of the placename can be linked to the latin term “ovilia” a plural for “ovile”, sheepfold, confirming the primitive pastoral organization of the area
Il castello di Uviglie è un'antica roccaforte del Piemonte risalente al XIII secolo, situata in località frazione di Uviglie a Rosignano Monferrato, in provincia di Alessandria
Previous names
Castello di Uviglie, Castello di Uviglie
Description
Uviglie
According to some, the origin of the placename can be linked to the latin term “ovilia” a plural for “ovile”, sheepfold, confirming the primitive pastoral organization of the area. Others instead maintain that “Uviglie” comes from the roman patronymic “Avilius” which has left quite a few traces in the area. The name made its first appearance on a document dated November 1271 kept in the capitular archives of Casale Monferrato.
The origins
The first certain traces about the birth of the castle can be found in a document dated 14th June 1322. In this text the marquis of Monferrato Teodoro I granted the Pocaparte family a license “ hedificandi Castrum Ivilie” to build their own fortified residence. The construction of the round tower and the wall supporting the roof garden adjacent the present park goes back to that period.
In the XVI century, in order to redeem lands and castles pawned by his father Teodoro, Giovanni II Paleologo inflicted new taxes and started a legal dispute which affected mostly the Pocaparte family. The legal dispute went on for more than a century and it ended unfavoraubly for the Pocaparte family in 1493. Consequently Antonio di Giovanni was the first of the Pocapartes to give up his estates of Uviglie. In November 1493 he gave all his feudal possessions to Maria di Serbia mother and guardian of Gian Giacomo Palelogo and of Guglielmo IX Marquis of Monferrato in exchange of the promise of a dowry of at least 1000 florins for his children, sons and daughters.
https://www.castellodiuviglie.com
Il castello di Uviglie è un'antica roccaforte del Piemonte risalente al XIII secolo, situata in località frazione di Uviglie a Rosignano Monferrato, in provincia di Alessandria.
Dopo essere stato per secoli la roccaforte del feudo circostante, ha subìto rimaneggiamenti vedendo altresì avvicendarsi molte dinastie nobiliari piemontesi tra cui i Pocaparte, i Pico Gonzaga e i Cacherano di Bricherasio; in seguito è stato sede di un noviziato per alcuni decenni e negli ultimi anni è stato acquistato da una società di privati che lo utilizza per eventi, convegni e iniziative culturali.
Storia
Il castello sorge nell'antico feudo di Uviglie, oggi frazione di Rosignano Monferrato, sulla strada per frazione San Martino. L'origine toponomastica può essere ricollegata alla voce latina ovilia, plurale del termine "ovile", a conferma della primitiva organizzazione pastorale della zona; altre ipotesi invece sostengono derivi dal patronimico romano Avilius.
I Pocaparte
Un primo impianto di fortificazione risale al 1240-1271[1][2], dove venne inglobata una preesistente chiesetta dedicata a Sant'Eusebio da Vercelli. Da un documento del 14 giugno 1322, sappiamo che il marchese di Monferrato Teodoro I concesse alla nobile famiglia Pocaparte, o Paucaparte, già Signori della vicina Cella o Celle Monte[3], la licenza hedificandi castrum Ivilie, come propria dimora fortificata. Risale infatti, a questo periodo, la costruzione della torre rotonda e del muraglione di sostegno del giardino pensile.
Nel XIV secolo poi, Giovanni II Paleologo impose nuove tasse per riscattare i luoghi e i castelli pignorati dal padre Teodoro, e Antonio Pocaparte dovette cedere i suoi beni feudali a Maria di Serbia, reggente del giovane marchese del Monferrato Guglielmo IX.
I Pico-Gonzaga
Nel 1495, il Commissario Marchionale, di ricca famiglia patrizia casalese, Giovanni Antonio Pico, ottenne dal marchese Gian Giacomo Paleologo la giurisdizione sul feudo. I Pico chiesero di affiancare al proprio cognome quello della potente famiglia Gonzaga, dando vita al ramo «Pico Gonzaga» e, nel 1680, ottenne dal duca di Mantova e Monferrato Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers anche la nomina a conte, e la conseguente elevazione del feudo a contea. In questo periodo, il castello ospitò anche un giovane Luigi Gonzaga, gesuita futuro santo fondatore di congregazioni per malati e bisognosi, nel periodo in cui suo padre, Ferrante Gonzaga ricoprì la carica di governatore del Monferrato[4]. I Pico Gonzaga soggiornarono qui per almeno tre secoli; essendo anche dei noti alchimisti e dediti alle scienze, arricchirono gli interni del castello con simbologia esoterica.
I Bricherasio
Con la morte dell'ultimo discendente dei Pico Gonzaga Giovanni Antonio IV agli inizi del XIX secolo, il feudo e il castello di Uviglie passò alla figlia Felicita, come dote per le nozze con il conte Ignazio Callori di Vignale. I due conti ebbero un figlio, Armodio Callori di Vignale, che diede inizio ad alcuni lavori di rimaneggiamento del castello affidandoli all'architetto vercellese Arborio Mella. Fu di questo periodo l'abbattimento delle mura difensive meridionali, dando vita al parco odierno, ricco di alberi esotici e secolari. Il conte Armodio morì nel 1879, e fu tumulato in un sarcofago di pietra tuttora presente nel sottostante parco del castello, anche i suoi resti furono traslati, verso la metà del Novecento, nel cimitero comunale. Senza eredi, il castello passò a sua sorella Luigia Callori di Vignale, che sposò il marchese Gianbattista Federico Massel di Caresana. Una delle loro figlie, Teresa Luisa Felicita Massel di Caresana, già sposa del potente Luigi Baldassarre Carlo Cacherano marchese di Bricherasio, ricco proprietario di molte proprietà del Piemonte, tra cui il Palazzo Bricherasio di Torino e il vicino Palazzo Bricherasio di Fubine, finanziò ulteriori rimaneggiamenti del castello.
Dai due sposi, nacquero Sofia Cacherano di Bricherasio ed Emanuele Cacherano di Bricherasio, che divennero presto personaggi di spicco della nobiltà torinese di inizio Novecento. Sofia fu allieva del celebre pittore piemontese Lorenzo Delleani, e si dilettò come pittrice oltre che come mecenate e filantropa, facendo di Uviglie e della residenza torinese della famiglia uno dei più rinomati «salotti» culturali, frequentato dal Delleani stesso ma anche dallo scultore Leonardo Bistolfi, dallo scrittore Edmondo De Amicis e dal capitano di Cavalleria Federico Caprilli, intimo amico della famiglia Bricherasio;[5] altro illustre ospite del castello fu il celebre san Giovanni Bosco.[4].
Il fratello Emanuele si distinse invece per il suo intraprendente impegno nel nascente settore dell'industria automobilistica, figurando tra i soci fondatori della fabbrica automobilistica F.I.A.T., il cui atto costitutivo venne firmato proprio a Palazzo Bricherasio di Torino, come raffigurato in un dipinto commissionato al Delleani stesso. I Bricherasio frequentarono regolarmente questa residenza per lunghi periodi di villeggiatura e battute di caccia, assidua fu la frequentazione di Delleani e quella di Federico Caprilli, che fu anche amico e compagno d'arme dello stesso Emanuele all'Accademia Militare di Modena. Uviglie, come il Miradolo vicino a Pinerolo, Palazzo di Fubìne e Palazzo Bricherasio a Torino, continuarono a essere fulcro di un vivace fermento culturale che coinvolse molti artisti e intellettuali del territorio piemontese.
I Missionari della Consolata
Con la morte del padre Luigi Cacherano di Bricherasio, il castello e i beni di Uviglie passarono, per sua precisa volontà testamentaria, al figlio Emanuele, che purtroppo morì improvvisamente, probabilmente assassinato, nel castello di Agliè nel 1904, a soli trentacinque anni, lasciando tutto in eredità alla sorella Sofia che nel 1928, nubile e ormai ultima discendente senza eredi, concesse l'utilizzo dell’intero castello ai Missionari della Consolata come sede di un noviziato. Durante la guerra d'Etiopia da parte del fascismo italiano, e per l’impegno dell’Istituto missioni Consolata nelle colonie italiane dell’Africa Orientale, negli anni trenta fu, per così dire, "ospitata" nel castello, la figlia e i relativi piccoli nipoti di Hailé Selassié, ultimo negus d'Etiopia. Durante il secondo conflitto mondiale poi, nei sotterranei del castello venne traslata temporaneamente la salma di don Giuseppe Allamano per nasconderala e proteggerla dagli intensi bombardamenti che colpivano duramente la città di Torino. Nel 1946, quattro anni prima della morte di Sofia Cacherano di Bricherasio, la contessina cedette il castello all'Istituto Salesiano per le Missioni che, tuttavia, non ebbe particolari sostegni economici per mantenerlo.
Privati
Sostenuto quindi da privati, all'inizio del XXI secolo il castello, il parco e la cantina vinicola annessa furono ammodernati e passarono alla Società Semplice Castello d’Uviglie. Oggi è utilizzato come vendita diretta di vini pregiati, sede di ricevimenti, matrimoni, pernottamenti o semplici visite a pagamento.
Useful information
GRATUITO
6.00 EUR
5.00 EUR
6.00 EUR
- Il Giardino Pensile
- Il parco secolare del Castello di Uviglie
- WiFi
- Degustazione vini
- Informazioni turistiche
reception@castellodiuviglie.com
- Visite guidate
- Visita alle cantine di vinificazione: 10.00 EUR
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External links
Nearby castles