Castello di Gabbiano
Provincia di Alessandria Piemonte Italy
castle, chateau
Castello di Gabiano
Provincia di Alessandria Piemonte Italy
castle, chateau
Castello di Gabbiano History A fortunate position that of the Castle of Gabbiano, located a few miles from Florence and Siena, making it an ideal base for visits throughout Tuscany
Il castello di Gabiano è posizionato in maniera dominante sulla valle del Po, nella città di Gabiano
Previous names
Castello di Gabbiano, Castello di Gabiano
Description
Castello di Gabbiano History A fortunate position that of the Castle of Gabbiano, located a few miles from Florence and Siena, making it an ideal base for visits throughout Tuscany. The story of Gabbiano begins in the eleventh century when it began the construction of a tower to defend one of the most important communication routes between Florence and Siena. At that time the land belonged to one of the most prominent families of bankers in the city of Florence, the Bardi, who in 1124 began the construction of the cellars and, a little more than a century later, the perimeter walls of the fortress. The Castle remained in the hands of the Bards until the early 1400s when it passed to the Soderini family, also politically influential in Florence. It was for their will that the turreted manor house turned into a farm, adding to it over the years, other buildings and a private fort with four turrets placed at the corners. Also during the possession of the Soderini the Castle begins to assume the most similar forms to those of today, with the construction of round towers at the four corners of the structure. After a period of semi abandonment suffered in the seventeenth century, the Castle knew several owners and starting from the nineteenth century the families who succeeded intervened with various restorations, while maintaining intact the original architectural features. Among the many curiosities related to the history of the manor one can remember how Amerigo Vespucci had addressed to Pier Soderini, to the Castello di Gabbiano, his first missive on the return of the trip to the Americas. In fact, the two had in the course of the years preserved a friendly relationship after having been both pupils of Father Giorgio Antonio Vespucci, uncle of Amerigo, at the convent of San Marco. The stay at the Castello di Gabbiano merges the refinement and comfort of a private home with the great atmosphere that only a historic residence can give: guests can relax in the company of a good book in the cozy living room, or sip a tea in the cloister or in the garden under the shade of the pergola, or reinvigorate yourself with a nice dip in the pool. Eleven spacious and elegant rooms, all different but united by stylish furnishings, create a perfect symphony overall. The accommodations are of different types: Standard, Junior, Suite and Superior. Another solution is the apartments, located a few steps from the castle in a farmhouse of 1500; all equipped with a fully equipped kitchen and high-level comforts, they offer a magnificent panoramic view of the green hills of Chianti, where vineyards, olive groves, farmhouses and woods alternate as far as the eye can see. "Il Cavaliere", the Castello di Gabbiano restaurant, is housed in a 16th century farmhouse on the top of the hill. The two floors of the restaurant offer an environment with a unique welcome, including stone walls, frescoed walls and views of the surrounding vineyards. The proposed cuisine is the one that fully respects the typical features of the territory, with maximum attention to the choice of raw materials, going to rework in a lighter version, the traditional recipes of the territory and even varying the menu frequently will never miss the tasty risotto, the dishes with fresh pasta and the classic Florentine. "Il Cavaliere" offers all the wines produced in the Castello winery, flanked by a selection of Chianti Classici and various national labels.
Il castello di Gabiano è posizionato in maniera dominante sulla valle del Po, nella città di Gabiano. Citato dalle fonti già nell'VIII secolo come cortem magnam nomine Gabianam, viene donato nel 1164 da Federico Barbarossa al Marchese Guglielmo II di Monferrato e, conteso nei secoli da vari casati, viene infine ceduto nel 1622, assieme al titolo di Marchese di Gabiano, dal duca Ferdinando Gonzaga al nobile genovese Agostino Durazzo Pallavicini a saldo dei debiti contratti dalla corte di Mantova con la sua famiglia. Dopo un restauro ottocentesco, che ne cancella l'aspetto originario di fortificazione turrita, a partire dal 1907 il castello è oggetto di un attento intervento di ripristino commissionato dai proprietari, Giacomo Durazzo Pallavicini e Matilde Giustiniani, all'architetto parmense Lamberto Cusani (Parma 1877-1966) che opera una filologica ricostruzione del castello e del borgo medievale con i suoi fabbricati agricoli e vinicoli, traducendo con grande abilità gli insegnamenti di Alfredo d'Andrade, ideatore del noto castello e Borgo medievale nel parco del Valentino, costruito nel 1884 in occasione dell'Esposizione Nazionale di Torino. Rimandi al modello torinese, si riscontrano nel vestibolo, nella cappella, nella sala da pranzo medievale e nella camera marchionale, i cui arredi vengono realizzati, su modello della camera da letto del castello Bonoris di Montichiari nel Bresciano, dai fratelli Arboletti, noti intagliatori torinesi, già attivi nel Borgo Medievale. Per le decorazioni del castello Cusani chiama da Parma gli scultori Dossena e Rossi e i pittori Tito Peretti e Latino Barilli. Quest'ultimo dipinge, tra il 1929 e il 1930, la cappella, la sala da gioco, la sala delle armi e la sala della cavalcata dove sono ritratti in abiti medievali i committenti, Matilde e Giacomo Durazzo. Il restauro del castello, iniziato nel 1908 dal Marchese Giacomo Durazzo Pallavicini e portato a compimento nel 1935 dalla marchesa Matilde Durazzo Pallavicini dei principi Giustiniani, rimane un interessantissimo esempio di reinterpretazione medievale in chiave eclettica, tuttora conservata sia negli arredi interni in stile, sia nel parco circostante, di grande valenza paesaggistica. Oggi l'opera prosegue con il nipote Giacomo Cattaneo Adorno, che, insieme a Emanuela e ai figli Filippo e Serena, ha condotto un'attenta ristrutturazione dell'ambiente, coniugando le attuali conoscenze dell'enologia con il rispetto della tradizione. La produzione vinicola del castello di Gabiano Già premiato con medaglia d'oro all'Esposizione Universale del 1943 a Parigi, il Gabiano DOC si presenta oggi con una rinnovata struttura qualitativa dove la tradizione arricchita della nuova tecnologia piemontese, allinea la barbera ai più nobili rossi piemontesi. Il vino Gabiano è una DOC fra le più antiche e piccole d'Italia. I marchesi Adorno sono impegnati in un'intensa produzione vitivinicola di qualità con un'azienda che si estende sul territorio di Gabiano per 260 ettari di cui 20 destinati a vigneto: la produzione vinicola privilegia le rese basse e l'imbottigliamento avviene solo nelle grandi annate per assicurare la migliore qualità dei vini. Le vigne sono coltivate all'altezza ideale di 300 m, sui territori collinari bene esposti nei comuni di Gabiano e Moncestino, in provincia di Alessandria. Il tipo di coltivazione è denominato a “guyot basso”, con filari a gira poggio, seguendo le curve di livello della collina. I nuovi vigneti che si estendono attorno al castello, formando un suggestivo anfiteatro, sono coltivati a rittocchino. La coltivazione della vite prevede ancora molti interventi manuali per l'ottenimento della migliore qualità dell'uva, nel pieno rispetto dell'ambiente e del consumatore. Nelle antiche cantine sotto il castello, prendono avvio i variegati processi di vinificazione, già alla svinatura, i prodotti ottenuti vengono “assemblati” secondo la tradizione del casato, costituendo le basi per i vini Gabiano, Rubino, Barbera e Grignolino, che vengono poi affinate ed invecchiate, sia in botti piccole che in grandi barriques. Il labirinto Il labirinto del castello di Gabiano costituisce uno dei rarissimi esempi documentati nell'ambito dei giardini storici del Piemonte. La sua importanza è dovuta non solo dalla sua rarità, ma anche per il periodo storico in cui fu realizzato ovvero gli anni Trenta del Novecento, periodo in cui l'ormai affermato gusto paesaggistico si integrava con giardini formali posti nelle immediate vicinanze della residenza, ma mai con le forme di un labirinto. Il labirinto di Gabiano evoca il ritorno al passato e si colloca nell'ambito del progetto di restauro affidato dalla marchesa Matilde Giustiniani all'architetto parmigiano Lamberto Cusani. L'ubicazione del labirinto nel cuore del parco enfatizza il contrasto tra le linee rigide e geometriche dell'impianto e il parco naturale che lo circonda, richiamando il concetto medievale di selva come labirinto naturale (parco) e labirinto come selva artificiale dove la natura è rigorosamente manipolata e controllata dall'uomo
Useful information
GRATUITO 15.00 EUR oltre i 65 anni: 8.00 EUR 0 - 5 anni: gratuito 6 - 12 anni: 8.00 EUR - Il parco e il labirinto - Degustazione di vini - La zona solarium dedicata - Area pic-nic - WiFi accoglienza@castellodigabiano.com - Proprietà privata (un hotel) - Visite alle cantine del castello - Visite alla collezione privata di vecchi vini - Possibilità di noleggiare l'attrezzatura da pesca in loco
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External links
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