Castello di Ocre
Province of L'Aquila Abruzzo Italy
castle, chateau
Castello di Ocre
Province of L'Aquila Abruzzo Italy
castle, chateau
History The first source to mention the castle of Ocre is a Papal bull of Pope Alexander III in 1178 in which it is mentioned among the possessions of the diocese of Forcona
Il castello di Ocre sorge a 933 m sul monte Circolo nel comune di Ocre, in provincia dell'Aquila, sul ciglio della dolina che si apre sopra l'abitato di Fossa
Previous names
Castello di Ocre, Castello di Ocre
Description
History The first source to mention the castle of Ocre is a Papal bull of Pope Alexander III in 1178 in which it is mentioned among the possessions of the diocese of Forcona. In 1254 it was mentioned with the name of "Cassari Castro" between those saved from destruction during the founding of the town of L'Aquila.[2] in 1266, the reign of Charles I of Naples, the castle was ravaged by troops from L'Aquila after the reconstruction of the city previously destroyed by Manfred, King of Sicily with the support of the barons of the castle. Charles of Anjou confiscated the castles close to L'Aquila as a result of their support to Conradin, and in 1269 the castle of Ocre was given to Morel de Saours. In 1283 the castle was assigned to Giovanni di Bissone and in 1293 suffered another plunder by troops from L'Aquila. The most destructive attack, however, was launched in 1423 by the condottiero Braccio da Montone. Lost the role of defending the city of L'Aquila, the castle will start a gradual decline: at the beginning of the 16th century Ocre is no longer mentioned as "castrum" but as a "villa", with the population gradually abandoning the fortified village. Architecture The castle is actually more properly classified as "fortified village". The walls, in fact, include old houses, a tower houses and streets. The plan is an isosceles triangle, with a perimeter of 470 m, the base (which is also the shortest side) to the northwest and the apex of the triangle to the southeast. The walls includes seven towers. The only entrance to the castle is located at the corner tower on the west side and consists of an arched door dated back to the 13th century and protected by a defense system. In the southern part of the village there is a church, dedicated to the Holy Saviour "inter castrum Ocre". Built on a nave and two aisles with an apse at the end and known since 1581, it is completely ruined now. From this church come the remains of a fresco of the mid 12th Century, depicting the Madonna and Child, today at the National Museum of Abruzzo.
Il castello di Ocre sorge a 933 m sul monte Circolo nel comune di Ocre, in provincia dell'Aquila, sul ciglio della dolina che si apre sopra l'abitato di Fossa. La prima fonte a citare l'esistenza del castello di Ocre è il Catalogus Baronum che cita Todino di Collimento della stirpe dei conti dei Marsi suo feudatario[1]; pochi anni più tardi una bolla di papa Alessandro III del 1178 lo cita cita tra i possedimenti della diocesi di Forcona. Nel 1254 venne citato, col nome di "Cassari Castro", tra quelli che venivano salvati dalla distruzione decisa per tutti i castelli della zona per favorire la fondazione della città dell'Aquila, perché di proprietà dal cancelliere di corte Gualtieri, erede dei conti d'Albe che possedevano il feudo fin dalla conquista normanna.[2] Durante il regno di Carlo I d'Angiò, nel 1266 il castello passerà al Regno di Sicilia. Sempre nel 1266, il castello venne saccheggiato dagli aquilani dopo la ricostruzione della città precedentemente distrutta da Manfredi con il supporto dei baroni del circondario. Carlo d'Angiò, inoltre, confiscò i castelli dell'aquilano, a seguito del loro appoggio a Corradino di Svevia, e nel 1269 quello di Ocre venne affidato a Morel de Saours, indicato a volte anche come Morello o Mauriello de Saurgio. Nel 1283 il castello sarà assegnato a Giovanni di Bissone e nel 1293 subì un altro saccheggio da parte degli aquilani. L'attacco più grave, però, sarà quello sferrato nel 1423 dal capitano di ventura Braccio da Montone. Perso il ruolo di difesa della città dell'Aquila, il castello si avvierà verso una progressiva decadenza: all'inizio del XVI secolo Ocre non sarà più citata come "castrum" ma come "villa", con la popolazione che progressivamente abbandonò il borgo fortificato. Il castello in realtà è più correttamente classificabile come "borgo fortificato". All'interno delle mura sono ancora visibili le antiche abitazioni, le case-torri e le strade. Ha una pianta a triangolo isoscele, con un perimetro di 470m, la base (che rappresenta anche il lato più corto) a nord-ovest ed il vertice del triangolo a sud-est. Nelle mura sono inserite sette torri, tre delle quali lungo il lato nord-ovest, con due ravvicinate sul vertice settentrionale, una al vertice meridionale, ed altre tre rompitratta in corrispondenza della mezzeria della cortina muraria: due sul lato nord-ovest ed una sul fianco nord-est, protetto naturalmente dallo strapiombo sulla dolina di Fossa. L'unico ingresso al castello si trova presso la torre d'angolo sul fianco ovest e consiste in una porta ogivale risalibile al XIII secolo e protetta da un sistema di difesa a tiro incrociato. Nella punta meridionale del borgo si trova la chiesa, dedicata a San Salvatore "inter castrum Ocre". Costruita su tre navate con abside finale, risulta completamente diroccata, anche se si hanno sue notizie fino al 1581. Da questa chiesa provengono i resti di un affresco della metà dell'XII secolo, raffigurante una Madonna in trono col Bambino tra due figure, oggi al Museo nazionale d'Abruzzo.
Useful information
GRATUITO GRATUITO GRATUITO bellissima vista sulla valle e sul paese La rovina del castello
-
External links
Nearby castles