Castello di Novara
Provincia di Novara Piemonte Italy
castle, chateau
Castello di Novara
Provincia di Novara Piemonte Italy
castle, chateau
The project involves the renovation of existing parts on the east and north sides of the Castle and the reconstruction of demolished parts, particularly the west and the south sides and the reconstruction of the tower in the main front on the square that, in historical time, has taken different form and size
Il Castello Visconteo - Sforzesco di Novara è il principale edificio di carattere militare del comune omonimo
Previous names
Castello di Novara, Castello di Novara
Description
The project involves the renovation of existing parts on the east and north sides of the Castle and the reconstruction of demolished parts, particularly the west and the south sides and the reconstruction of the tower in the main front on the square that, in historical time, has taken different form and size. The Castle is the new museum of the city of Novara. In the North side as well as the refurbishment of all the spaces, the project includes the reconstruction of the tower on his ancient wall hidden under the pitched roof. The two walls of ancient tower are extended on left and right side leaving open a view of the square, monuments of the city, Baptistery and the Antonelli great dome of San Gaudenzio Church. This open viewpoint become the image of the new civic Tower of Novara. In the East side, the “Monicione” Tower has been rebuilt. In the West part, that will be the second step of the project, the great roman wall is as a point of support for the new wing of the Castle. This extension recomposes the unity of the architectural complex in continuity with the ancient Visconti, Sforza and Spanish traces. At ground floor, the great archeological wall is a typological guide element. Outside, the front of the new building includes a fragment of medieval wall and enhances its presence, emphasizing the value of material reconstruction, the sign of stratification of uses. It is emblematic considering that the project starts with a primary system, the Roman, and that supports its own evolution as following, every time, a logical unit of architectural process. https://archello.com
Il Castello Visconteo - Sforzesco di Novara è il principale edificio di carattere militare del comune omonimo. Situato in pieno centro storico, affaccia a Nord su Piazza Martiri, mentre sui restanti tre lati è circondato dai giardini pubblici. Non esistono dati certi sulla presenza di un castello a Novara in epoca tardo antica o alto medievale: non consentono di fare luce in proposito né le parole oscure e di difficile interpretazione di Ennodio relative a un castellum del vescovo Onorato; né l'ipotizzata identificazione del luogo dove sorge l'attuale castello con la corte incastellata de Veratelino, citata in un diploma di Ottone I del 969, e mai univocamente identificata. La struttura militare Pochi secoli più tardi, nel 1272, Francesco Torriani, podestà di Novara e fratello di Napoleone della Torre signore di Milano, fece costruire una torre con recinto all'interno del quale sorgevano alcuni edifici di proprietà della famiglia vercellese dei Tettoni. La struttura, chiamata Turrisella, era un luogo fortificato per il controllo politico della città; oggi di esso restano visibili tracce delle fondamenta originarie. Con i rapporti stretti da Novara con i Visconti, si sviluppò un vero e proprio castello. La torre venne incorporata e ribattezzata La Mirabella. Una successiva e consistente evoluzione del castello avvenne per opera del vescovo Giovanni Visconti che si era impadronito della Signoria di Novara e poi di quella di Milano. Questo castello visconteo si ergeva sulle antiche mura romane e forse utilizzava il fossato della vecchia cinta muraria per la propria difesa; da alcuni indizi si presume che esistessero dei grandi torrioni angolari, ma non esiste una descrizione attendibile e dettagliata dell'edificio di quei tempi. Il castello venne modificato diverse volte, ma mantenne sempre la sua funzione di struttura militare-amministrativa di dominio della città di Novara. A prendersene cura era un castellano alle dipendenze di Filippo Maria Visconti. Di questo castello Visconteo oggi rimane in piedi solo la cosiddetta Rocchetta, all'angolo nord-ovest. Ancora si intravedono le merlature viscontee ormai murate e i resti del portone, in passato protetto da un torrione quadrato chiamato forse La Torre del Monicione. Verso la metà del Cinquecento, l'amministrazione spagnola del Ducato di Milano decise di rafforzare il confine occidentale dello stato utilizzando Novara come principale piazzaforte. Il castello degli Sforza era ormai inadeguato alle esigenze della guerra e se ne sarebbe dovuto costruire un nuovo. Per limitare le spese, in cinquant'anni, si dotò di bastioni il nucleo della città e si costruirono baluardi difensivi. Il risultato fu una struttura bellica molto più estesa ed articolata dell'originale, all'interno della quale il castello assumeva il ruolo di centro di comando della guarnigione. Nonostante ormai fosse solo una caserma, l'amministrazione spagnola del Seicento continuò a considerare il castello un elemento essenzialmente difensivo. Con il tempo, tuttavia, la funzione difensiva passò in secondo piano e la manutenzione della fortificazione venne gradualmente allentata, fino ad arrivare alla trasformazione dei bastioni in luoghi di passeggio pubblico, sotto l'amministrazione sabauda del Settecento. Il riadattamento a carcere Il castello divenne carcere solo nel periodo napoleonico. La decisione di spostare le carceri dal Palazzo del Pretorio al castello comportò l'esigenza di snaturare le strutture medievali esistenti: furono ritagliate alcune finestre, altre se ne chiusero, si eliminarono le merlature, si trasformò la corte in un cortile per l'ora d'aria dei prigionieri e si approntarono torricelle di vedetta carceraria nei quattro angoli bastionati. L'edificio ospitò il carcere per 170 anni ininterrottamente, il che comportò un danneggiamento rapido della struttura; tra i vari detenuti è da ricordare Claretta Petacci, amante di Mussolini. Nuovi interventi vennero fatti a metà dell'Ottocento, quando si abbatté buona parte della cinta di bastioni e si realizzarono sui tre lati gli eleganti giardini pubblici chiamati Allea. Il castello rischiò di essere abbattuto nell'Ottocento, perché considerato spoglio di ogni pregio artistico. Voci autorevoli si opposero, ispirati dal grandioso restauro che stava avvenendo proprio in quei giorni al Castello Sforzesco di Milano. Fu allora che si riconobbe il valore storico e culturale del vecchio edificio e si avanzarono le prime proposte di recupero e/o di restauro: sede dell'Istituto Professionale Omar (1893), sede del Municipio (1912), Parco della Rimembranza (1925), Palazzo delle Poste (1932), parco pubblico (1935), Prefettura (1936). Nessuno di questi progetti vide vita ed il castello rimase per decenni sede delle Regie Carceri Mandamentali. Con la visita ufficiale di Mussolini a Novara, nel 1939, si ricostruì per intero la cortina muraria dell'angolo nordest. La nuova destinazione e il restauro Solo nel 1973, con il trasferimento delle prigioni alla Bicocca, il castello perse la destinazione carceraria e da proprietà del Demanio dello Stato passò all'amministrazione municipale di Novara. Dopo alcuni anni di inutilizzo, negli anni Ottanta, si abbatterono edifici e strutture ottocentesche e novecentesche prive di qualità architettonica, sgombrando il cortile e prevedendo il recupero della sede. Nel frattempo, per più di un decennio il castello venne lasciato al Corpo Forestale dello Stato che vi impiantò propri vivai. Il progetto di restauro e ricostruzione fu curato da Paolo Zermani. L'esecuzione richiese oltre dieci anni e portò alla riapertura nel gennaio 2016. Dal 21 settembre 2017 al 14 gennaio 2018 ha ospitato la mostra Dal Rinascimento al Neoclassico. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi, allestita dal noto critico d'arte.
Useful information
1.20 EUR prima ora 1.50 EUR dalle 08.00 alle 13.00 1.20 EUR dalle 14.00 alle 20.00 GRATUITO GRATUITO GRATUITO - I giardini pubblici - Mostre ed eventi info@ilcastellodinovara.it Visite guidate
-
External links
Nearby castles