Castello di Monte San Giovanni Campano
Provincia di Frosinone Lazio Italy
castle, chateau
Castello di Monte San Giovanni Campano
Provincia di Frosinone Lazio Italy
castle, chateau
The Castle of Monte San Giovanni is a medieval fortress in Monte San Giovanni Campano, Lazio, central Italy, built in the 11th century
Il castello di Monte San Giovanni Campano è un castello medievale risalente alla fine del X secolo, con due torri, una pentagolare ed una quadrangolare, che si trova a Monte San Giovanni Campano, nella provincia di Frosinone, nel Lazio
Previous names
Castello di Monte San Giovanni Campano, Castello di Monte San Giovanni Campano
Description
The Castle of Monte San Giovanni is a medieval fortress in Monte San Giovanni Campano, Lazio, central Italy, built in the 11th century. The castle is known as the place where Thomas Aquinas was imprisoned by his family ca. 1240 to 1242 in an attempt to dissuade him from joining the Dominican Order. It is also the first fortification ever to be breached because of shelling from portable artillery, in 1494.
History and description
The castle is distinguished by two towers, one quadrangular and one pentagonal. The pentagonal shape is unusual in castles of this type. The towers are nearly unmodified examples of 11th century defensive architecture. Remaining walls are 3.5 meters thick, with two bartizans, double-width patrol walks, and communications passages within the walls. The rooms in which Thomas Aquinas had been held are at the base of the rectangular tower.
These are remnants of a larger defensive structure that once included five towers and walls that entirely enclosed a ducal palace and supporting town. The palace was a home of the Count d'Aquino at the time of his son's imprisonment.
The castle town could hold more than a thousand defenders and had been for centuries one of the most efficient and impregnable fortresses of central Italy, reputedly withstanding a siege of seven years. It could not, however, resist the gunpowder artillery that Charles VIII of France used during his conquest of Naples in 1494. Monte San Giovanni, then a border fort of Naples, fell after eight hours of bombardment. The French army of 25,000 then slaughtered the 700 inhabitants who were unable to escape. The rest of Naples put up little resistance after seeing the result at Monte San Giovanni.
Much of Monte San Giovanni was destroyed in the attack of 1494. Only two of five main towers and two of the five palace buildings remain, along with three of the town gates. The rooms in which Thomas Aquinas had been held were saved and restored. His cell now holds a 16th-century Neapolitan-style triptych.
Il castello di Monte San Giovanni Campano è un castello medievale risalente alla fine del X secolo, con due torri, una pentagolare ed una quadrangolare, che si trova a Monte San Giovanni Campano, nella provincia di Frosinone, nel Lazio. Nel XIII secolo, all'interno del castello, all'epoca proprietà dei conti d'Aquino, fu rinchiuso dai familiari san Tommaso d'Aquino. Per la sua posizione strategica, ha svolto, per secoli la funzione di difesa dei confini meridionali dello Stato Pontificio.
Storia
La costruzione del castello risale alla fine del X secolo. L'8 aprile del 1157 entrò in possesso dei conti d'Aquino, vassalli di papa Adriano IV e nel 1184 fu danneggiato gravemente da un terremoto. Nel 1244-1245 vi fu rinchiuso dai familiari san Tommaso d'Aquino.
Nel 1440 la proprietà del castello passò al marchese spagnolo Innico d'Avalos che aveva sposato Antonella d'Aquino. Nel 1495 fu distrutto dalle truppe di Carlo VIII di Francia.
Nel 1595 ritornò sotto lo Stato Pontificio e divenne la sede del governatore. Nel 1703 i gravi danni subiti per un forte terremoto resero necessaria la demolizione dell'ultimo piano.
Nel 1832 passò alla proprietà dei conti Lucernari e nel 1870, dopo l'annessione al Regno d'Italia, divenne sede della pretura mandamentale. In seguito ai danni causati dal terremoto del 13 gennaio 1915, furono demoliti altri due piani del palazzo.
Nel 1942 fu acquistato da Luigi Mancini, che dette inizio ad importanti lavori di restauro. Alcuni anni dopo la sua morte fu acquistato nel 1990 dalla famiglia Mastrantoni, che intraprese nuovi restauri.
La tentazione di san Tommaso d'Aquino
Tommaso d'Aquino venne tenuto prigioniero dai suoi familiari nel castello per due anni, dal 1244 al 1245, allo scopo di distoglierlo dalla vocazione religiosa domenicana e farlo in seguito entrare nell'Ordine benedettino per seguire i progetti paterni che voleva farne in futuro l'abate di Montecassino come lo era stato un suo zio. Secondo la tradizione durante la prigionia, i suoi fratelli introdussero nella sua stanza una giovane donna saracena discinta e provocante, ma il santo la scacciò con un tizzone ardente. In seguito a questa prova cadde in un sonno profondo, durante il quale gli comparvero in sogno due angeli, che lo cinsero con il cordone della castità , liberandolo per sempre dagli istinti sessuali, affinché potesse dedicarsi completamente agli studi teologici.
In seguito il santo sfuggì alla prigionia calandosi con una corda da una finestra sul lato del castello sovrastante la chiesa di Santa Margherita.
La stanza della prigione del santo è raffigurata in modo molto simile al reale nella tela San Tommaso d'Aquino confortato dagli angeli del pittore spagnolo Diego Velázquez, conservata nel Museo diocesano di Orihuela, in Alicante (Spagna).
Saccheggio
Nel 1495 le truppe del re di Francia Carlo VIII scesero in Italia per conquistare il regno di Napoli. In febbraio, giunto quasi senza opposizione al castello di Monte San Giovanni, trovò invece una notevole resistenza e dovette conquistare il castello mediante l'uso delle artiglierie, piazzate sulla collina di fronte al castello. Vinta la resistenza le truppe si abbandonarono al saccheggio, distruggendo l'intera città e massacrando non solo i difensori ma anche donne e bambini. La battaglia venne descritta e commentata da Francesco Guicciardini nel primo libro della Storia d'Italia:
«Andò di poi l'esercito al Monte San Giovanni, terra del marchese di Pescara, posta in su i confini del regno nella medesima Campagna, la quale, forte di sito e di munizioni, non era meno munita di difensori perché vi erano dentro trecento fanti forestieri e cinquecento abitanti dispostissimi a ogni pericolo, in modo si giudicava non si dovesse espugnare se non in ispazio di molti dì. Ma i Franzesi, presente il Re, avendolo battuto con l'artiglieria, poche ore gli dettero con tanta ferocia la battaglia che, superate tutte le difficoltà , l'espugnarono per forza il dì medesimo; dove per il furore loro naturale e per indurre con questo esempio gli altri a non ardire di resistere, commessoro grandissima uccisione. E dopo aver esercitato ogn'altra specie di barbara ferità , incrudirono con gli edifici col fuoco. Il qual modo di guerreggiare, non usato per molti secoli in Italia, empiè tutto il Regno di grandissimo terrore».
Architettura
Il palazzo ducale comprendeva originariamente cinque piani, risultando più alto della torre principale. I tre piani superiori furono demoliti in seguito ai danni subiti dai terremoti. Sulla facciata principale i muri, in pietra locale, presentano uno spessore di oltre 2 m alla base.
Nei sotterranei si conservano le carceri, con scritte dei carcerati sulle pareti. Al piano soprastante si conserva l'antico alloggio del carceriere, per il quale è previsto l'uso come biblioteca.
Si conservano inoltre due stanze che ospitarono la prigionia di san Tommaso d'Aquino: quella più interna, dove il santo era rinchiuso, è stata trasformata nel XVI secolo in cappella. Gli ambienti si raggiungono salendo una ripida gradinata e vi si accede per mezzo di un portale. La cappella presenta un pavimento di quadrelli di maiolica turchini e bianchi fatti a scacchi. L'altare è sormontato da un trittico del XVI secolo di scuola napoletana, dipinto su tavola, che rappresenta episodi della vita del santo.
Sul piazzale di Corte prospetta la torre maschia, a pianta quadrata e risalente al XII secolo, alta circa 20 m e con porta d'accesso posta quasi a metà altezza. I muri sono spessi 3,30 m alla base e la torre è circondata da un bastione a scarpata, databile in epoca posteriore per la presenza di aperture per bocche da fuoco.
A nord-est del complesso si innalza la torre pentagonale, attribuita al XIII secolo, con grande finestra ad arco ogivale sul lato verso liinterno del castello. All'interno conserva due vani sovrapposti, collegati da una scala tutta in luce. Gli ambienti ospitano mobili antichi di stile e provenienza varia. Al di sotto della torre è presente un battistero.
Fra le due torri esisteva una comunicazione sotterranea. Un passaggio sotterraneo conduceva dalla torre pentagonale ad una uscita a 400 m dall'edificio.
A poca distanza dalla torre pentagonale, sorge un palazzo di stile rinascimentale, che si presenta come un corpo a sé stante, che conserva i saloni dei conviti, della musica, dei giochi e la taverna, con decorazioni, mobili e suppellettili. Dall'atrio, uno scalone marmoreo conduce agli appartamenti nobili.
Davanti all'ingresso del palazzo si trova una fontana, con la statua di una donna con in mano la classica anfora ciociara; ricostruzione postuma fatta dalla famiglia Mancini. È da precisare che tutta la ricostruzione (non si può parlare di restauro) abbonda di cemento armato di pacchiana realizzazione e assolutamente non riconducibile al XII secolo che vede addirittura la presenza di una piscina. Le scale di accesso alla chiesetta di S. Tommaso presente nella struttura sono allo stesso modo realizzate in calcestruzzo come i particolari degli archi di accesso al Castello. Insomma una sorta di "restauro" fai da te che ha compromesso l'intera storicità del maniero. Consoni invece gli interventi alla "parte vecchia" che resta integra in tutta la sua fiera bellezza.
Useful information
GRATUITO
Proprietà privata
-
External links
Nearby castles
Torre di Campolato
Provincia di Frosinone
5.6km
castle, chateau
The Boncompagni Viscogliosi Castle
Provincia di Frosinone
6.6km
castle, chateau
San Michele Arcangelo
Provincia di Frosinone
8.0km
castle, chateau
Castello di Vicalvi
Provincia di Frosinone
17.2km
castle, chateau
Castello Piccolomini (Balsorano)
Provincia dell'Aquila
18.5km
castle, chateau
Alvito Castle
Provincia di Frosinone
19.6km
castle, chateau