Buonconsiglio Castle
Provincia autonoma di Trento Trentino-Alto Adige Italy
castle, chateau
Castello del Buonconsiglio
Provincia autonoma di Trento Trentino-Alto Adige Italy
castle, chateau
Buonconsiglio Castle (Italian: Castello del Buonconsiglio) is a castle in Trento, northern Italy
Il castello del Buonconsiglio è uno degli edifici più conosciuti di Trento e uno tra i maggiori complessi monumentali del Trentino-Alto Adige
Previous names
Buonconsiglio Castle, Castello del Buonconsiglio
Description
Buonconsiglio Castle (Italian: Castello del Buonconsiglio) is a castle in Trento, northern Italy.
History
The castle originated from a fortified building that was erected in the 13th century next to the city's walls. This first building was called Castelvecchio ("Old Castle"), and was the seat of the Bishopric of Trent from the 13th century onwards to the end of the 18th century. The castle is composed of a series of buildings of different eras, enclosed by a circle of walls in a slightly elevated position above the town. The, as called, Castelvecchio is the oldest and most dominant building of the entire housing development. The Magno Palazzo is the sixteenth expansion in the forms of the Italian Renaissance, wanted by the Prince Bishop and Cardinal Bernardo Clesio (1485-1539), the third part, in the southern end of the complex is the known Eagle tower, which preserves the famous Cycle of the Months, one of the most fascinating pictorial cycles of profane late Middle Ages.
Bishop George of Liechtenstein was the first to enlarge the castle, in the late 14th century, turning it into a well-styled residence. The Castelvecchio was further modified by Johannes Hinderbach, who had the double loggia Gothic entrance gate built. In the first decades of the 16th century, Bishop Bernardo Clesio had a new residence, called Palazzo Magno ("Grand Palace") built in Renaissance style alongside the old castle. The last great addition was the so-called Giunta Albertiana, from the name of Bishop Francesco Alberti Poja (1686), with which the Castelvecchio and the Palazzo Magno were united
The castle remained the seat of the Prince-Bishops until 1803. Used by the Austrians as military barracks and, later, as a jail, it decayed. In the 1920s, when Trento was returned to Italy, it became seat of a National Museum and was restored. Since 1992 it is home to the Provincial Gallery of Art.
According to legend, it was connected by a secret tunnel to the city's cathedral, which allowed the prince-bishops to move unseen between them.
Il castello del Buonconsiglio è uno degli edifici più conosciuti di Trento e uno tra i maggiori complessi monumentali del Trentino-Alto Adige. Dal secolo XIII fino alla fine del XVIII residenza dei principi vescovi di Trento, è composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città . Castelvecchio è il nucleo più antico, dominato da una possente torre cilindrica; all’estremità meridionale del complesso si trova Torre Aquila, che conserva all’interno il celebre Ciclo dei Mesi, uno dei più notevoli cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo italiano. Il Magno Palazzo è l’ampliamento cinquecentesco nelle forme del Rinascimento italiano, voluto dal principe vescovo e cardinale Bernardo Cles (1485-1539); conserva un importante ciclo pittorico manierista in eccellente stato di conservazione. Alla fine del Seicento risale invece la barocca Giunta Albertina.
Il castello venne edificato con funzioni difensive sopra un rilievo roccioso, originariamente sede di un castrum romano.
Il dosso in cui venne edificata la fortezza a partire dal XIII secolo era denominato Malconsey, denominazione ancora utilizzata nel 1381 dal vescovo Alberto di Ortenburg (ze Triende auf vnser vesten Balkesin = Malkesin). A partire dal Trecento il toponimo anticamente indicante il piccolo colle non venne più utilizzato e si preferì modificare il nome originario, adottando un termine più positivo: il castello Malconsey divenne Buonconsilii (del Buonconsiglio).
La sua attuale struttura è il risultato di una plurisecolare aggregazione edilizia: sono infatti ben distinguibili diverse sezioni e strutture, risalenti a secoli diversi. Il castello del Buonconsiglio rappresenta uno dei più grandi complessi fortificati delle Alpi.
La parte più antica è quella di gusto romanico, rappresentata dal nucleo duecentesco del Castelvecchio (che venne poi ricostruito nel 1440) e dell'ampio torrione circolare (chiamato torre d'Augusto). In una fase successiva, tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, la struttura venne profondamente modificata dai principi vescovi Giorgio di Liechtenstein e Giovanni IV Hinderbach. Il primo collegò al Castelvecchio la torre Aquila, che fece affrescare con il Ciclo dei Mesi, uno straordinario esempio di Gotico Internazionale. Giovanni IV Hiderbach fece costruire la grande merlatura e il loggiato di gusto gotico-veneziano.
Nel 1500 il cardinale Bernardo Clesio, impegnato in un progetto di ristrutturazione e riqualificazione urbanistica dell'intera città , fece edificare a sud del complesso una costruzione rinascimentale, il Magno Palazzo, nuova dimora di principi vescovi, affrescata da Dosso Dossi e da Girolamo Romanino.
In età barocca, il vescovo Francesco Alberto Poia costruì la Giunta Albertiana, struttura che permette la comunicazione diretta fra la sezione medievale e il Magno Palazzo.
Nel 1796 la città venne invasa dalle truppe napoleoniche e l'ultimo principe vescovo, Pietro Vigilio Thun, lasciò il castello e si rifugiò nella fortezza di famiglia in Val di Non. Con la secolarizzazione del Principato vescovile di Trento e la sua annessione alla contea del Tirolo, il Buonconsiglio si ridusse da sede di rappresentanza a caserma militare austriaca.
Prima dell'inizio della Grande Guerra, il castello divenne parte della Fortezza di Trento (Festung Trient). Durante la prima guerra mondiale, la sala del Tribunale (la cinquecentesca Stua della Famea) fu sede del processo (1916) agli irredentisti Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa. Dopo la sentenza, che sanciva la condanna a morte per alto tradimento, i tre irredentisti vennero condotti nelle celle ricavate nel loggiato. La sentenza venne eseguita nel prato tra il castello e le mura poste ad est (la Fossa dei Martiri): il 19 maggio 1916 venne fucilato il sottotenente roveretano Damiano Chiesa, volontario nell'esercito italiano; il tenente Battisti e il sottotenente Filzi vennero impiccati il 12 luglio successivo.
Nel 1918 lo Stato italiano divenne proprietario del Castello, che passò alla Provincia autonoma di Trento nel 1974. Il castello è maniero d'Onore dell'Ordine di Vittorio Veneto figurando in alto a sinistra nel diploma di Cavaliere.
Useful information
GRATUITO
10,00 EUR
GRATUITO
15+ persone: 8.00 EUR
- WC
- WiFi
info@buonconsiglio.it
Un posto magico merita assolutamente una visita
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External links
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