Castello di Altaguardia castle
Autonomous Province of Trento Trentino-South Tyrol Italy
castle, chateau
Castello di Altaguardia
Autonomous Province of Trento Trentino-South Tyrol Italy
castle, chateau
The Castello di Altaguardia is one of the highest located castles of the Trentino at 1,280 m asl
Il castello di Altaguardia sorge sopra l'abitato di Baselga di Bresimo, in Val di Non in provincia di Trento
Previous names
Castello di Altaguardia castle, Castello di Altaguardia
Description
The Castello di Altaguardia is one of the highest located castles of the Trentino at 1,280 m asl. and offers a fantastic panoramic view on the Val di Non valley. The castle, quite recently rediscovered, was restored and made accessible to the public via a comfortable path. The path starts at the Rio Castello river, along the road which proceeds to Bresimo and leads straight to the castle in a 45-minute walk. The Castello di Altaguardia took its name thanks to the strategic position at the slope of the Monte Pin mountain. The medieval castle was built on the remains of a prehistoric castle, which was used as a watchtower later. Originally the castle was in the possession of the Livo family but soon it came into the hands of the Thun family who transformed it into a residence. After numerous fires and riots, the castle was quit and as from the 18th century it was left to rot. So today only some wall remains of the ancient Castello di Altaguardia can be seen.
Il castello di Altaguardia sorge sopra l'abitato di Baselga di Bresimo, in Val di Non in provincia di Trento. Posto a 1280 m s.l.m. è considerato il castello più alto del Trentino e uno dei più alti d'Europa. Cenni storici Il dosso su cui sorge il maniero ha da sempre ospitato fortificazioni per via della sua posizione strategica. Infatti, vi sono state trovate tracce di un castelliere preistorico, poi trasformato in torre di avvistamento in epoca romana. Il castello risale probabilmente al XIII secolo e fu fondato da un ramo della famiglia Livo che più in basso possedeva un altro castello, castello di Livo, di cui oggi rimangono poche tracce. In seguito all'estinzione di questo ramo, il castello passó ai signori detti appunto di Altaguardia, discendenti da un Boninsegna di Livo, fratello di Arnoldo di Zoccolo, viventi a metá del XIII secolo e che, a quanto sembra dai documenti, furono anche membri della potente stirpe ghibellina dei Livo, vicini alla famiglia imperiale degli Hohenstaufen. Peramusio infatti, uno dei figli di Boninsegna, è citato anche come 'Peramusio figlio di Boninsegna di Livo' in alcuni documenti, mentre i suoi fratelli figurano come nobili 'di castel Altaguardia'. Boninsegna e Arnoldo, inoltre, erano nipoti dell'Arnoldo di Livo, che fu procuratore dell'imperatore Enrico VI di Hohenstaufen, alla fine del 1100, per riconsegnare la rocca di Garda ai veronesi, dietro un lauto pagamento, necessario per la conquista del Regno di Sicilia. Nel 1391 il ramo principale dei signori di Livo-Altaguardia si estinse e il maniero divenne proprietà dei Thun. Nel 1407 fu saccheggiato e danneggiato dai contadini della zona e nel 1525 fu di nuovo assediato durante la guerra rustica. Nel 1639 un incendio doloso distrusse il maniero che però fu ricostruito ma venne abbandonato dopo il 1780 e cadde in rovina. Nel 1895 fu venduto dai Thun al comune di Bresimo, attuale proprietario. In anni recenti i ruderi del castello sono stati consolidati e resi più accessibili. Un altro castello più interno alla val di Bresimo, denominato castel Beliarde e risalente forse addirittura al X secolo, anch'esso dal 1200 possesso dei Livo, fu trasformato in una residenza fortificata ed abitato dal '400 da un ramo cadetto di notai della famiglia Livo-Altaguardia, derivato da Arnoldo, figlio di Nicoló e nipote dell'ultimo signore Mandele di Altaguardia, e denominatosi in seguito Dalla Torre de Arnoldis, appunto dal nome della fortificazione (la 'Tor') e dal nome Arnoldo molto frequente all'inizio nella famiglia. Il complesso è ora ridotto a pochi ruderi, con resti della torre, trasformato dapprima in maso nel corso del '900. Una leggenda parla inoltre di una galleria segreta, che univa i due castelli Altaguardia e Beliarde, dove i signori avrebbero accumulato il loro tesoro. In effetti, anche la comune origine fra gli Altaguardia e gli Zoccolo, signori di un altro castello nel territorio di Livo, sembra confermata dalla somiglianza degli stemmi, con colori uguali, ma nei primi a formare uno scaglione, nei secondi a formare una banda, colori che altresì si ripetono nello stemma Livo, ove il drago è la figura principale, che compare invece come cimiero negli Altaguardia e negli Zoccolo, in quanto rami laterali appunto. Questa figura araldica indicherebbe altresì alta dignità e vicinanza alla famiglia imperiale, come fu per i primi membri della famiglia.
Useful information
No GRATUITO GRATUITO GRATUITO - Indicazioni stradali per il castello - Dalla cima si apre un paesaggio a valle con un lago e ad altopiano - I ruderi del castello - Ci vuole una passeggiata per arrivarci
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