Castel Cles
Autonomous Province of Trento Trentino-South Tyrol Italy
castle, chateau
Castel Cles
Autonomous Province of Trento Trentino-South Tyrol Italy
castle, chateau
Castel Cles rises on a hill surrounded by orchards and woods, on the shores of Lake S
Il Castel Cles è un castello sito in Val di Non vicino a Cles in Trentino-Alto Adige
Previous names
Castel Cles, Castel Cles
Description
Castel Cles rises on a hill surrounded by orchards and woods, on the shores of Lake S. Giustina.
The castle was first mentioned in documents from the 12th century. It was Prince-Bishop Bernhard Cles who decorated and extended the castle and gave Castel Cles its current Renaissance style. In the course of the years, the castle was damaged several times. Especially at the time of the peasant uprising at the beginning of the 16th century it became the object of a raid. In 1825 a fire raged and one of the three towers had to be demolished. Other parts of the castle were not affected by this fire and like this frescoes by Marcello Fogolino from the 16th century have been preserved to this day.
Castel Cles is in private hands of the Barons of Cles and cannot be visited.
https://www.trentino.com
Il Castel Cles è un castello sito in Val di Non vicino a Cles in Trentino-Alto Adige.
Storia
Sulla cima di un promontorio, nel centro geografico della Val di Non, si trova il castello dei Signori di Cles. Il maniero si rispecchia oggi nelle acque del lago di Santa Giustina e in passato era posto sulla collina per sorvegliare il ponte in legno che collegava la borgata di Cles all'Alta Anaunia (ora inghiottito dalle acque del lago). La fortezza, sviluppatasi forse attorno ai resti di una torre di vedetta romana, era inizialmente appartenuta ad una consorteria di tipo comunitario, come fa intuire la presenza di più torri. Da questa cerchia emerse attorno all'anno mille la famiglia dei Signori di Castel Cles, il cui capostipite è Vitale de Clesio (documento del 1114) e il cui più illustre personaggio fu Bernardo Clesio, Cardinale e Principe Vescovo di Trento, Cancelliere Supremo nonché presidente del Gran Consiglio segreto del re Ferdinando I. Grande umanista, esponente della cultura rinascimentale italiana, fu promotore di opere di costruzioni di diversi caselli, palazzi e chiese essendosi circondato di architetti e pittori fra i più importanti dell'epoca. All'inizio del Cinquecento e durante la Guerra Rustica del 1525, il castello subì gravi danni che portarono alla decisione di ristrutturare il maniero rendendolo consono, per volere dello stesso Bernardo Clesio, ai canoni rinascimentali. I lavori terminarono nel 1535, come ricorda la lapide presente sul muro di cinta del cortile. Altri lavori di rinnovamento vennero attuati nel 1597, diversi anni dopo la morte del Cardinale (1539), dal nobile Aliprando. Quest'ultimo è ricordato nelle cronache per essere stato arrestato per un mese nelle stesse carceri del suo castello su ordine del re asburgico per impedire che con le sue futili spese portasse alla rovina il casato. Il castello aveva a quell'epoca tre torri; l'ala Nord ed una torre sono scomparse in un incendio doloso nel 1825. All'interno del palazzo baronale chiuso tra le torre dette "tor di qua" e "tor di la", è un gioiello rinascimentale la "Saletta delle Metamorfosi" affrescata dal pittore di corte Marcello Fogolino con scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio.
Leggende
La camera delle streghe
Si diceva che ogni sabato a mezza notte vi si riunivano tutte le streghe della valle prima di andare sul monte Roen per compiere i loro malefici (si dice che anche in questo castello siano state decise varie condanne).
Si chiama così perché un barone di castel Cles, dopo aver perso tutti i suoi soldati, scappò a cavallo di una mula, inseguito dai nemici. Però arrivato sul burrone del rio San Romedio pensò di morire quando la mula spiccò il volo. Il barone per ringraziarla gli fece fare gli ornamenti in oro e argento. In quel luogo fece erigere un ponte intitolato per gratitudine all'animale. Ponte che comunque fu molto comodo per i commerci e gli spostamenti delle genti.
Il sasso di Andreas Hofer
Andreas Hofer, l'eroe della rivolta tirolese contro i Franco-Bavaresi, si trovò a fuggire inseguito dei nemici. Giunse presso il castello e, stanco e affamato, si sedette su di un sasso, all'ombra d'un ciliegio, sulla strada del vecchio ponte sul Noce. Una castellana lo scorse, lo riconobbe e lo rifocillò. Dopo di che l'eroe poté riprendere il suo cammino e porsi in salvo.
Useful information
No
Eventi estivi speciali
- Visto solo da fuori, la strutta é chiusa
- Il castello è sul lago
-
Nearby castles
Castel Malgolo
Provincia autonoma di Trento
3.8km
castle, chateau
Castel Valer
Provincia autonoma di Trento
4.5km
castle, chateau
Castel Nanno
Autonomous Province of Trento
6.1km
castle, chateau
Castello di Altaguardia castle
Autonomous Province of Trento
7.1km
castle, chateau
Rocca di Samoclevo
Autonomous Province of Trento
7.9km
castle, chateau
Castel Thun
Autonomous Province of Trento
11.4km
castle, chateau
Castel Belasi
Autonomous Province of Trento
13.5km
castle, chateau