Aghinolfi Castle
Provincia di Massa e Carrara Toscana Italy
castle, chateau
Castello Aghinolfi
Provincia di Massa e Carrara Toscana Italy
castle, chateau
Known from documents since the 8th century A
Il castello Aghinolfi è situato sopra il paese di Montignoso, cinque chilometri a sud della città di Massa
Previous names
Aghinolfi Castle, Castello Aghinolfi
Description
Known from documents since the 8th century A.D., the Aghinolfi Castle is an exceptional example of medieval military architecture, which attracted the attention of scholars already in the 19th century. The castle’s complex water supply system dating to the mid 15th century is particularly interesting for the knowledge of hydraulic technology. On the roof terrace of the octagonal keep, the original terracotta canalizations that collected water to convey it to the cistern were repristinated on the occasion of the 2001 restoration. Thanks to a glass floor, the bottom of the cistern exhibits copies of ceramic containers (the originals found there date to the late 16th century).
Il castello Aghinolfi è situato sopra il paese di Montignoso, cinque chilometri a sud della città di Massa. Dal nome del castello si può dedurre la sua chiara origine longobarda ed è infatti dimostrato che la zona in cui si trova apparteneva in passato a tale corona.
Storia
Si hanno notizie del castello sin dal 753 quando Astolfo, re longobardo, donò un appezzamento di terreno nella zona ad un suo cognato. Non va sottaciuto comunque il fatto che il nome longobardo Aghinolfo (al genitivo Aghinolfi) è equivalente ed usato indifferentemente rispetto ad Agilulfo[senza fonte]... ed Agilulfo era per l'appunto il Duca di Torino secondo marito di Teodolinda (15 maggio 589). Il nome Agilulfo (pron. aghilulf) deriva dalle antiche radici longobarde agil/agin = terrore e wulf = lupo.
La notevole importanza di questo castello è dovuta alla sua posizione strategica. Dall'alto dei suoi spalti, in normali condizioni di visibiltà, si ha una vista sull'intera costa tirrenica del Mar Ligure dal Golfo della Spezia a Livorno; in occasione di particolare visibilità si possono vedere in lontananza persino le alture della Alpi Marittime (Des Alpes in Francia e Besimauda (Bisalta), Marguereis e Mondolè in provincia di Cuneo).
Il castello inoltre anticamente controllava la sottostante via Francigena e costituiva rifugio per gran parte degli abitanti della zona ed era infatti il più importante della vallata.
Il castello rimase proprietà dei discendenti di Aghinolfo fino al 1376 quando, a seguito delle lotte tra Lucca e Pisa, divenne possesso della Repubblica Lucchese, che lo potenziò militarmente.
Nel 1494 la fortificazione, quando venne ceduta a Carlo VIII di Francia, era sovrastata da due alte torri chiamate torre di San Paolino e torre di San Francesco ed i suoi tre recinti murari si estendevano per circa un ettaro. Nel primo recinto vi erano 43 edifici usati come rifugio dagli abitanti o come magazzini, nel secondo, al quale si accedeva solo tramite un ponte levatoio, vi erano altre 87 case mentre nell'ultimo recinto, in cima al colle, c'era il castello vero e proprio. Quest'ultimo era costituito da un grande mastio ottagonale collegato ad una torre a base circolare da alcune cortine murarie. Nella fortezza vi era anche un mulino, una grande cisterna per raccogliere l'acqua piovana ed un passaggio segreto per permettere, in caso di pericolo, di scappare.
Palazzo storico del Comune di Montignoso
Il castello fu abbandonato dopo il 1799 dalla Repubblica di Lucca in seguito alla rivoluzione Giacobina e gli abitanti della zona iniziarono a smantellarlo rubandovi travi, mattoni, finestre, porte e quant'altro si poteva prendere provocandovi vari danni.
Altro pesante e grave avvenimento nella vita del Castello fu, al tempo di Elisa Bonaparte Baciocchi, Principessa di Lucca e sorella dell'Imperatore Napoleone Bonaparte, la costruzione delle "cateratte" al Cinquale. Queste costruzioni vennero eseguite dal 1808 al 1812 per cercare di eliminare le febbri malariche che da secoli mietevano numerose vittime nella piana di Montignoso. Per i materiali da usare per queste costruzioni la Principessa diede disposizioni che gran parte dell'occorrente fosse preso dalle abitazioni che si trovavano all'interno delle varie mura circostanti al castello e trasportato fino al Cinquale.
Il castello ebbe grande importanza anche durante la seconda guerra mondiale, quando le truppe naziste se ne impadronirono e ne fecero un caposaldo della linea gotica tirrenica, provocandone di fatto la quasi totale distruzione a causa dei bombardamenti alleati.
Fino al 1997 il complesso è rimasto abbandonato ed è stato facilmente invaso dalla vegetazione spontanea. Oggi è stato ricostruito ed il suo mastio ottagonale è facilmente visibile fin da fondovalle.
Useful information
No
5.00 EUR
7 - 15 anni: 3.00 EUR
0 - 6 anni: gratuito
12+ persone: 3.00 EUR
- Scavi sotto il pavimento di vetro
- Una ricostruzione virtuale
- La stratigrafia delle pavimentazioni antiche
info@istitutovalorizzazionecastelli.it
- Visite guidate al Museo
- Attività didattica per le scuole
-
External links
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