Casa Cavassa
Provincia di Cuneo Piemonte Italy
castle, chateau
Casa Cavassa
Provincia di Cuneo Piemonte Italy
castle, chateau
Casa Cavassa is a Renaissance-style palazzo in Saluzzo, region of Piedmont, Italy, and the site of the city’s museum, the Museo Civico Casa Cavassa
Casa Cavassa è sede del Museo civico della città di Saluzzo
Previous names
Casa Cavassa, Casa Cavassa
Description
Casa Cavassa is a Renaissance-style palazzo in Saluzzo, region of Piedmont, Italy, and the site of the city’s museum, the Museo Civico Casa Cavassa. It is situated in the San Martino village.
History
Casa Cavassa was the residence of Galeazzo Cavassa and his son Francesco, members of a family (ennobled in 1460) native of Carmagnola and both general vicars of the marquisate of Saluzzo. Traces of a building dating back to the Middle Ages can be found in the basements and in the ogival windows of the façade overlooking Via San Giovanni. Since 1505 it became ownership of Francesco, vicar first during the rule of Ludovico II of Saluzzo (died 1504) and then during the Marguerite of Foix’s regency.
Francesco Cavassa refurbished the building in a Renaissance style based on the new trends of the contemporary Padan area. After the restoration and enlargement, the layout took the semblance of an L, with the bodies joined by spiral stairs. The edifice took advantage of the sloping ground in order to extend over six floors, three underground included kitchens, cellars and servants’ rooms, while the reception halls and the private apartments were on the upper floors.
A rapid dilapidation started when Francesco, hostile to the new Marquis Giovanni Ludovico, was confined for political reasons and died a violent death. The edifice remained to the Cavassa heirs until the 18th century; later the house was divided into private apartments and the deterioration of the structures increased.
In 1883 the edifice was purchased by Marquis Emanuele Tapparelli d’Azeglio (nephew of the writer Massimo), a cosmopolitan diplomat, a lover of art and antiques. The Marquis entrusted Vittorio Avondo (painter, collector and future director of the Museums of Turin) and the engineer Melchiorre Pulciano with the restoration. They tried to recover the Renaissance appearance of the edifice, supported by numerous workshops located in Saluzzo and following the principle known as “completion according to style”: eliminated of what was considered irrelevant and addition of what thought to be necessary in a 16th-century maison.
For the fitting out of the chambers, which had been deprived of their original furnishings during the pillages following Francesco Cavassa’s death, many objects of art were acquired, some documenting the Cavassa family, others dating back to the 15th or 16th century and coming from the antique market or bestowed by collectors. Then, in order to complete the decor, the Marquis commissioned creation of pieces of furniture which could reproduce Renaissance and late Gothic works of art.
At Tapparelli d'Azeglio's death in 1890, the municipality inherited the edifice and opened it to the public the following year. The present arrangement, as far as possible, replicates one projected by Marquis Tapparelli, which was recreated on the basis of the inventory drawn up by the notary Gullino in 1890 (after the Marquis' death) and according to some photographs taken at the end of the 19th century restoration works. Later some important works of art have been added to the Tapparelli collection.
Casa Cavassa è sede del Museo civico della città di Saluzzo. Anticamente fu la dimora dei marchesi di Saluzzo e in seguito della famiglia Cavassa, originaria di Carmagnola i cui membri furono ed entrambi vicari generali del marchese di Saluzzo.
Il motto della famiglia Cavassa, riscontrabile in numerosi affreschi all'interno della casa-museo, era: "DROIT QUOY (talvolta corretto in QUOI) QUIL SOIT" (traducibile in "Giustizia in qualunque modo"). Da qualche anno la formazione di rugby della cittadina, Il Saluzzo North West Roosters, ne ha fatto il suo motto, che grida ad ogni partita.
Fu donata dal Marchese(nato a Traves in provincia di Torino) Ludovico II a Galeazzo Cavassa, invitato a trasferirsi nel Marchesato da Carmagnola. La rapida ascesa sociale alla corte dei marchesi di Saluzzo nel secolo XV vedrà nominare nel 1464 Galeazzo Cavassa vicario generale del marchese, carica che passerà a suo figlio Francesco, il quale porterà la residenza al suo massimo splendore.
Acquistata nel 1883 da Emanuele Tapparelli D'Azeglio, diplomatico, filantropo, cultore e collezionista d'arte, Casa Cavassa venne restaurata secondo i princìpi ottocenteschi del “completamento in stile”, eliminando tutto ciò che non risaliva al periodo rinascimentale ed inserendo oggetti ed opere d'antiquariato realizzate tra il XV e il XVI secolo. Nel 1888, per lascito testamentario, l'edificio venne donato da Tapparelli al Comune di Saluzzo perché diventi un museo e nel 1890 Casa Cavassa aprì le proprie porte al pubblico.
A testimoniare il fasto dell'edificio all'inizio del sec. XVI, ancora oggi si ammirano il portale marmoreo ed portone ligneo scolpito, databili tra il 1518 e il 1528 ed attribuiti allo scultore lombardo Matteo Sanmicheli. Una delle pareti del loggiato interno, inoltre, è decorata con una fascia dipinta a fresco (sec. XVI), raffigurante i segni dello zodiaco, mentre al primo piano si conservano gli affreschi à grisaille, opera di Hans Clemer, pittore fiammingo attivo nel marchesato dal 1496 al 1511. Si tratta di sette riquadri che raffigurano alcune imprese di Ercole, realizzati tra il 1506 ed il 1511.
Opere storico-artistiche che meritano di essere menzionate sono:
gli affreschi della sala della Giustizia: la volta e le lunette presentano affreschi databili fra il 1518 e il 1528, opera di un maestro anonimo, di gusto mantovano-ferrarese ispirato al Mantegna. Sul soffitto è raffigurato un loggiato in prospettiva da cui si affacciano putti, dame e gentiluomini, mentre nelle lunette è rappresentato il ciclo degli Uomini Illustri e delle Nove Muse.
la Pala della Madonna della Misericordia: capolavoro di Hans Clemer eseguito negli anni 1498-1499 su committenza marchionale. La pala rappresenta la Vergine, in piedi, con le braccia allargate in segno di devozione verso i devoti adoranti, tra i quali si riconoscono in primo piano, a sinistra, il marchese Ludovico II e, a destra, la moglie Margherita De Foix vicino al figlio primogenito Michele Antonio e, alle sue spalle, con un vestito rubino, Margherita, la figlia di Ludovico II e della prima moglie Giovanna di Monferrato. Ai lati della Vergine si trovano i santi Pietro e Paolo, mentre nella cimasa sono raffigurati in otto piccoli scomparti altrettanti santi.
L'adorazione dei Magi: polittico di Jacobino Longo, pittore originario di Alba, e attivo nel Piemonte occidentale tra il 1517 e il 1542. L'opera è datata 1530 e raffigura nella tavola centrale i tre Re dell'Oriente nell'atto di rendere omaggio al Bambino Gesù, mentre nelle tavole laterali si notano una Visitazione e la coppia formata da Gioacchino ed Anna. Nella cimasa è invece rappresentata l'Annunciazione
vari ritratti ad olio su tela della prima metà del secolo XVII: il Duca Carlo Emanuele I di Savoia e Caterina I d'Austria, figlia di Filippo II di Spagna, entrambi opera di Giovanni Caracca, pittore della corte sabauda tra il 1568 e il 1607. Si nota anche un ritratto di Anna Maria d'Austria, Infanta di Spagna, all'età di sei anni.
Useful information
GRATUITO
5.00 EUR
oltre i 60 anni: 2.50 EUR
GRATUITO
2.50 EUR
- Eventi e mostre
- Vista panoramica
biglietteria.cavassa@comune.saluzzo.cn.it
- Sede del museo civico
- Visite guidate: +2.00 EUR
- Tour speciale per persone con disabilità
-
External links
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