Castello di Noceto
Provincia di Parma Emilia-Romagna Italy
castle, chateau
Rocca dei Rossi di San Secondo
Provincia di Parma Emilia-Romagna Italy
castle, chateau
Le prime testimonianze storiche della presenza di una rocca a Noceto si hanno a partire dal 1226, anno in cui è documentata l’occupazione di un forte da parte dei guelfi parmigiani
La Rocca dei Sanvitale, nota anche come rocca di Noceto o Castello della Musica, è un piccolo castello che sorge in piazza Garibaldi a Noceto, in provincia di Parma; vi hanno sede il museo della Liuteria, il museo del Disco e varie associazioni di carattere musicale
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Castello di Noceto, Rocca dei Rossi di San Secondo
Description
Le prime testimonianze storiche della presenza di una rocca a Noceto si hanno a partire dal 1226, anno in cui è documentata l’occupazione di un forte da parte dei guelfi parmigiani. Molte delle lacune sulla storia di questo castello si diradano solo dal 1345, anno in cui Giberto I della famiglia Sanvitale ne diventa signore. In quel tempo tutta la zona era in balia di numerose lotte tra casati e il castello ne fu una delle sfortunate vittime: raso al suolo dai Visconti venne poi ricostruito e distrutto varie volte, diventando una sorta di simbolo delle contese. La travagliata storia del maniero vide uno spiraglio di luce verso la metà del 1400, quando Pier Maria de' Rossi gli conferì l’attuale aspetto.
Per secoli i conti Sanvitale, signori di Noceto fino al 1805, lo adibirono a fulcro amministrativo della regione, al proprio interno trovarono infatti sede le carceri, il tribunale, l’abitazione del podestà e i reparti della milizia.
Il Castello si presenta come un quadrato con quattro torrioni angolari dalla forma arrotondata con alla sinistra del nucleo centrale un’altra costruzione che è divisa su tra piani, oltre il seminterrato. Il piano terra della Rocca è accessibile dal rigoglioso parco di piante secolari, tra cui spicca il maestoso ippocastano che durante la stagione natalizia si accende di luci colorate. Sempre dal parco si accede ai locali della sala Gildo Mellini, sede dell’Associazione il Podio, che da anni offre una vasta piattaforma di corsi musicali e dell’orchestra Bambolbi, gruppo composto da giovani musicisti.
Il piano superiore, denominato “mezzanino”, ospita la sede dell’associazione culturale “I Cantori del Mattino”, mentre salendo ancora arriviamo al cosiddetto “piano nobile” del fortilizio, quello certamente più rappresentativo. Qui infatti hanno sede due musei: il Museo del Disco e il Museo della Liuteria.
Il Museo del Disco ospita il pregevole patrimonio discografico derivante dal lascito di Bruno Slawitz costituito da una collezione di dischi a 33 e 78 giri in vinile a tema prevalentemente concertistico e del melodramma e un percorso composto da varie postazioni informatiche e di ascolto accompagna il visitatore attraverso la vasta raccolta.
Nel Museo della Liuteria è invece esposta la vastissima collezione di strumenti ad arco e pizzico costruiti dal maestro Renato Scrollavezza, oltre a quelli realizzati dalla Liuteria Parmense.
Proseguendo si giunge alla Sala Rossellini, trasformata in uno spazio attrezzato per proiezioni di filmati tra cui quello realizzato dall’Amministrazione a scopo didattico sulle fasi di lavorazione ad arco contenente anche una trattazione descrittiva del Castello. Da questo piano, salendo le scale interne, si arriva ai locali del torrione che ospitano la Scuola Internazionale di Liuteria Renato Scrollavezza, fondata nel 1975 in seno al Conservatorio Arrigo Boito ed ora una delle realtà più importanti di formazione nel campo della liuteria.
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La Rocca dei Sanvitale, nota anche come rocca di Noceto o Castello della Musica, è un piccolo castello che sorge in piazza Garibaldi a Noceto, in provincia di Parma; vi hanno sede il museo della Liuteria, il museo del Disco e varie associazioni di carattere musicale.
La fortificazione originaria fu edificata probabilmente all'inizio del XIII secolo dalla famiglia Pallavicino; nel 1247 fu occupata dai guelfi parmigiani, comandati dal generale Ugo Sanvitale, durante gli scontri con l'esercito imperiale di Federico II di Svevia; due anni dopo, al termine degli scontri, il marchese Oberto II Pallavicino rientrò nel castello in seguito all'investitura ufficiale del feudo di Noceto da parte dell'imperatore.
Nel 1345 il podestà di Parma Filippo Gonzaga, al comando dell'esercito del duca di Milano Luchino Visconti, occupò la rocca sottraendola a Giberto Pallavicino; vi si insediò allora Giberto Sanvitale, che ricostruì il castello danneggiato durante gli scontri. Nel 1370, tuttavia, Obizzo Sanvitale, figlio di Gian Quirico, osteggiò il governo di Bernabò Visconti, che lo fece arrestare, sottraendogli i suoi possedimenti ed ordinando la distruzione della rocca; nel 1402 i Sanvitale rientrarono a Noceto ed iniziarono a ricostruire il castello, nuovamente abbattuto l'anno seguente dai Visconti. La fortezza fu in seguito riedificata un'altra volta, ma nel 1416 Filippo Maria Visconti la riconquistò, sottraendola a Gian Martino Sanvitale, che fu compensato della perdita con la cessione del castello di Castelguelfo. Già nel 1417 il marchese Rolando Pallavicino conquistò la rocca, facendola ancora abbattere; negli anni seguenti il Sanvitale cercò di rientrare più volte in possesso di Noceto, senza tuttavia riuscirvi.
Nel 1447 Pier Maria II de' Rossi riuscì a conquistare il castello, nel frattempo riedificato, e lo consegnò ad Angelo Sanvitale; l'anno seguente, però, Rolando Rossi, fratellastro di Pier Maria, occupò la rocca; intervennero anche i Terzi, che si impossessarono della fortificazione, per poi perderla nuovamente in favore dei Rossi; lo scontro coinvolse anche Francesco Sforza, che impose a Pier Maria la restituzione del castello al Sanvitale. Ciò nonostante, nei decenni seguenti i Rossi continuarono ad occupare la rocca, fino al 1481, quando Gian Quirico Sanvitale riuscì ad ottenere l'appoggio di Ludovico il Moro; in vista della guerra, Pier Maria Rossi fece fortificare i suoi castelli, tra cui quello di Noceto, cui conferì la veste attuale, ma ciò non bastò: nel 1482 la rocca fu assediata dalle truppe di Gian Giacomo Trivulzio, che attaccarono con bombarde le torri e la facciata, costringendo i Rossi alla resa; i conti Giberto III e Jacopo Antonio Sanvitale riuscirono allora a riprendere possesso del castello.
Nel 1551, durante la guerra di Parma, la rocca subì l'attacco e l'occupazione da parte delle milizie imperiali; al termine del conflitto i Sanvitale rientrarono nella loro proprietà.
Nel 1612 il conte Alfonso Sanvitale fu condannato a morte nel processo che seguì la congiura contro il duca Ranuccio I Farnese; la fortezza fu allora assegnata ai marchesi Dalla Rosa, che la restituirono ai Sanvitale in cambio della cessione del castello di Belforte.
Nel 1805 gli editti napoleonici abolirono i diritti feudali ed il castello fu confiscato dal governo imperiale; alienato alla famiglia Santelli, fu acquistato agli inizi del XX secolo dal Demanio e nel 1938 dal Comune di Noceto, che lo adibì a sede di alcuni uffici municipali.
Nel secondo dopoguerra la rocca fu parzialmente trasformata in locale da ballo.
A partire dal 1998, la rocca fu sottoposta ad importanti lavori di restauro, volti al ripristino delle antiche strutture; abbattuti i muri aggiunti intorno alla metà del secolo, furono recuperati tutti gli ambienti interni e il parco, in vista dell'apertura al pubblico. Alla fine del 2005 fu inaugurata la struttura rinnovata, rinominata "Castello della Musica", in quanto destinata a sede di musei ed associazioni di carattere musicale.
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