The first certain documentation of the existance of the settlement of Arcidosso is from the year 860 where it is said to belong to the Abbey of San Salvatore. The construction of the first nucleus of the castle, around which the town will develop, is from about the year 1000. From the 12th to the 14th century it was a stronghold of the Aldobrandeschi counts and became an important military fortress, bulwark against invasion by Siena in the Amiata territory. In 1331, Guidoriccio da Fogliano, seiged it for four months using an army of 4000 soldiers and 400 horsemen, achieving its surrender. After the fall of the Senese Republic, in 1556 it passed under the Medici rule. Cosimo I established many outlying offices here, making it become an important center. Following the Reformation Leopoldina of 1786, the redistributed the state and ecclesiastic lands, Arcidosso passed under the rule of the Lorena. This generated a conspicuous demographic increment and the number of its citizens quadrupled in about 100 years. Arcidosso therefore became historically the most important political and administrative center of Monte Amiata. The historic center of Arcidosso, one of the most striking of Amiata, develops in a long pyramid shape along the plateau dominated by the Aldobrandesca Fortress. The actual aspect of the fortress is the result of various extensions added to the original Longobard constructio(n from the 11th century, and is made up of an imposing building divide in two parts (one lower than the other), with a square section that rests upon, along a large part of the perimeter, a large foundation, the exterior walls are covered in "filaretto". The north side of the complex is characterized by the presence of a tower that rises beyond the roof of the highest building in the compound. The top of the tower is crowned by a series of blind arches resting on shelves, the make up the base of the battlements below. The fortress, recently restored, is used today as a space for cultural activities. From the top of the tower there is a splendid panorama of Mount Amiata. Only three gates of the original medieval walls remain, of which two are original – the Porta di Castello and the Porta Talassese towards the sea. From here, going down towards Codaccio, one finds the Porta dell’Orologio, built in 1851 to replace the Porta di Mezzo.

La rocca aldobrandesca di Arcidosso si trova nella parte più alta del centro storico dell'omonima località del Monte Amiata. Dai primi del 2000 viene utilizzato sempre più, in funzione civile e istituzionale. Storia Il castello iniziò ad essere costruito probabilmente intorno all'anno 860 poco prima del pieno Medioevo, dalla famiglia Aldobrandeschi su preesistenti costruzioni di epoca longobarda; passò successivamente nella Contea di Santa Fiora a seguito della spartizione dei beni tra i due rami della famiglia. Recenti studi archeologici hanno stabilito che, quando intorno al 1100 gli Aldobrandeschi decisero di costruire la torre maestra, la rocca possedeva di già un palazzo in pietra di due piani fatto edificare molto probabilmente dal Merchese Ugo di Toscana tra il 970 e il 995. Quello di Arcidosso è il più antico palazzo extraurbano di governo statale in Italia e uno dei più antichi d'Europa, qui risiedevano i Visconti del Monte Amiata nominati da Ugo. Gli Aldobrandeschi trasformarono e ampliarono Il Castello sopraelevando di due piani il palazzo costruendo le sue torri e le due cinte murarie merlate, anch'esse provviste di torri. Gli ultimi interventi medievali furono eseguiti dalla Repubblica di Siena dopo il 1332. Infatti nel corso del Trecento i Senesi cercarono più volte di espugnare il luogo, cosa che avvenne nel 1331 grazie all'assedio portato avanti da Guidoriccio da Fogliano; da allora Arcidosso e il suo Castello entrarono a far parte della Repubblica di Siena. Gli eventi storici successivi si legano con la storia della Repubblica senese. Nel 1980, nel Palazzo Pubblico di Siena, è venuto alla luce un affresco che Luciano Bellosi ha attribuito a Duccio di Buoninsegna e che raffigurerebbe la conquista di Giuncarico, secondo le precisazioni di Max Seidel; tale proposta non ha mai convinto parte della critica anglosassone che riconosce nel dipinto il Castello di Arcidosso che si arrese a Guidoriccio da Fogliano nel 1331. Nella seconda metà del Cinquecento, a seguito della definitiva caduta di Siena, il luogo venne inglobato nel Granducato di Toscana, seguendone le sorti da quel momento in poi. Descrizione Il Castello Aldobrandesco di Arcidosso è costituito da un imponente edificio a due corpi di fabbrica (uno dei quali più ribassato), caratterizzati, nell'insieme, da una sezione quadrangolare che poggia, a tratti, su imponenti basamenti a scarpa; le pareti esterne sono rivestite in filaretto. Il lato settentrionale del complesso fortificato si caratterizza per la presenza di una Torre Maestra che si eleva oltre il tetto del corpo di fabbrica più alto. La sommità della torre è coronata da una serie di archetti ciechi poggianti su mensole, che costituiscono la base della merlatura soprastante. Ancora oggi è rimato un tratto della prima cinta muraria che collega il Castello con l'ex Palazzo della Cancelleria, dove, prima che venisse costruito nel 1700 c'era una Torre che collegava le mura vicine al Castello con la Porta di Castello.

No 5.00 EUR oltre i 65 anni: 3.00 EUR 3.00 EUR Eventi culturali biblioteca@comune.arcidosso.gr.it Sede del museo

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