Montecchio Vesponi
Provincia di Arezzo Toscana Italy
castle, chateau
Montecchio Vesponi
Provincia di Arezzo Toscana Italy
castle, chateau
Montecchio Vesponi is a small village part of the municipality of Castiglion Fiorentino, province of Arezzo
Montecchio Vesponi è una frazione del comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo
Previous names
Montecchio Vesponi, Montecchio Vesponi
Description
Montecchio Vesponi is a small village part of the municipality of Castiglion Fiorentino, province of Arezzo. Located 4 km south of Castiglion Fiorentino, lies in a hill at the bottom of Chio valley, 364 m above sea level, there resides 1200 inhabitants. The first dwellings on Montecchio hill date back to etrush-Roman era, a pagan sanctuary might have been built there. Around the 9th century the castle was built, part of the fee of the Marchiones family and related to Farneta abbey. Other related feudals were the Orselli and Panzoni of Cortona or the Da Vitiano. At the beginning of 13th century it became allied to the municipality of Arezzo and the castles of Mammi and Monticello. In around 1234 it was bought by the municipality of Arezzo which settled more people there, made it a municipality under its influence and a stronghold against Castiglion Fiorentino and Cortona. In 1281 Arezzo enlarged the castle walls completing the fortress which is visible today, making it is similar to Montecolognola and Monteriggioni, and settled families in the interior. In 1289 after the defeat suffered by Arezzo in the battle of Campaldino it passed to Florence. It switched back to Arezzo in 1303 and at the beginning of the 14th century was a stronghold against Perugia. In around 1383,the Arezzo military being weak and without control of its territory, the castle was occupied by John Hawkwood, known in Italy as "Giovanni Acuto", who settled there. Upon his death (1394) Montecchio became again the property of the municipality of Florence and was used by florentine administrators. It was mede part of the Castiglion Fiorentino municipality in 1774 with administrative reform of Leopold II, Duke of Tuscany. In the 19th century the castle, formerly subdivided in many small properties, was bought by a Servadio banker who started restoration work. It was later sold to the Budini and Gattai family which restored the tower and continued consolidating the walls. It was then abandoned. It became the property of cont Orietta Floridi.
Montecchio Vesponi è una frazione del comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Posta 4 km a sud del capoluogo comunale, sorge su un colle all'ingresso della Valle di Chio, a 364 m s.l.m. e consta di 1200 abitanti. Già sede comunale, fu annesso come frazione di Castiglion Fiorentino nel 1774, in seguito alla riforma amministrativa ordinata dal Granduca di Toscana Leopoldo II d'Asburgo-Lorena. I primi insediamenti sul colle di Montecchio risalgono all'epoca etrusco-romana e forse qui sorgeva un santuario pagano. Intorno al IX secolo vi sorse il castello, che in origine fu feudo dei Marchiones e con interessi dell'Abbazia di Farneta. Vi ebbero diritti anche altri feudatari, come gli Orselli ed i Panzoni di Cortona o i Da Vitiano. Nei primi anni del XIII secolo si alleò con il Comune di Arezzo assieme agli altri castelli di Mammi e Monticello. Intorno al 1234 fu acquistato dal Comune di Arezzo che lo ripopolò, lo trasformò in un comune "semilibero" e ne fece una piazzaforte contro Castiglion Fiorentino e Cortona. Nel 1281 il Comune di Arezzo attuò un ampliamento delle mura castellane, dando luogo all'attuale fortilizio - simile a circuiti coevi, come Montecolognola (PG) o Monteriggioni (SI) - e inserendo nuovi nuclei familiari al suo interno. Nel 1289, dopo la sconfitta subita da Arezzo da parte di Firenze nella battaglia di Campaldino, nella quale combatté anche Dante Alighieri, Montecchio divenne possesso fiorentino. Ritornò ad Arezzo nel 1303 e nella prima metà del XIV secolo fu utilizzato quale piazzaforte nelle frequenti guerre contro Perugia e venne assediato dai Cortonesi guidati da Pier Saccone Tarlati (ex signore di Arezzo) e da Bartolomeo casali nel 1352, tuttavia i Montecchiesi resistettero ai primi assalti e Pier Saccone Tarlati probabilmente per evitare che i Cortonesi si tenessero la Rocca tradì la sua causa e disse ai Perugini e ai Montecchiesi di resistere ancora qualche giorno perché il signore di Cortona avrebbe tolto l assedio in breve tempo per mandare rinforzi in Umbria per combattere Perugia, la roccaforte di Montecchio Vesponi non fu presa e i Tarlati si ritirarono perdendo 300 uomini tra morti e prigionieri. I Cortonesi furono costretti a ritirarsi e Pier Saccone Tarlati, tornato ad Arezzo non riuscì a riconquistare il potere sulla sua città. Verso il 1383, approfittando delle drammatiche condizioni di Arezzo - ormai impossibilitata a difendere i propri territori - il castello di Montecchio fu occupato dal celebre capitano di ventura inglese John Hawkwood, conosciuto in Italia col nome di Giovanni Acuto, che vi realizzò una sua residenza. Alla morte dell'Acuto (1394) Montecchio divenne proprietà del Comune di Firenze e fu sede di funzionari fiorentini che amministravano la Giustizia nel suo Comune. Con la riforma delle autonomie, realizzata sul finire del XVIII secolo dal Granduca Leopoldo II d'Asburgo-Lorena, nel 1774 fu soppresso il Comune di Montecchio ed unito a Castiglion Fiorentino. Nel XIX secolo il Castello di Montecchio, suddiviso fra numerosi piccoli proprietari di povere abitazioni, fu pian piano acquistato dal banchiere Servadio che ne iniziò i restauri. Alla sua morte fu venduto dagli eredi alle famiglie Budini e Gattai che per successivi imparentamenti divennero i famosi Budini-Gattai, proprietari di varie fattorie toscane e di pregevoli palazzi fiorentini. I Budini-Gattai ne restaurarono la torre e ne continuarono i lavori di consolidamento. Oramai abbandonato ed in rovina, nel 1979 Montecchio è passato in proprietà della contessa Orietta Floridi che lo ha ristrutturato. Il castello, posto sulla vetta del colle, domina la Val di Chiana. Il suo severo profilo e la sua agile torre (circa 30 metri) sono visibili anche a chilometri di distanza. Le sue mura, intervallate da 8 torricelle, si sviluppano per un perimetro di 263 metri, entro cui svetta il mastio, attualmente residenza privata. Le mura, dai merli guelfi, presentano ancor oggi al loro interno i segni delle abitazioni contadine e, tra gli oliveti circostanti, sorgono i resti di alcune casupole del "Borgo", nei secoli passati abitate da poveri agricoltori in epoca medievale.
Useful information
No - Il giardino - Eventi e festival info@castellodimontecchio.it - Aperto solo in alcuni casi e su prenotazione - Area archeologica
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