Tomb of Caecilia Metella
Città metropolitana di Roma Capitale Lazio Italy
castle, chateau
Mausoleo di Cecilia Metella
Città metropolitana di Roma Capitale Lazio Italy
castle, chateau
The Tomb of Caecilia Metella (Italian: Mausoleo di Cecilia Metella) is a mausoleum located just outside Rome at the three mile marker of the Via Appia
Il mausoleo di Cecilia Metella e il Castrum Caetani costituiscono un continuum archeologico, che sorge a Roma, poco prima del III miglio della Via Appia Antica, subito dopo il complesso costituito dal circo, dalla villa, e dal sepolcro del figlio dell'imperatore Massenzio, Valerio Romolo
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Tomb of Caecilia Metella, Mausoleo di Cecilia Metella
Description
The Tomb of Caecilia Metella (Italian: Mausoleo di Cecilia Metella) is a mausoleum located just outside Rome at the three mile marker of the Via Appia. It was built during the 1st century BC to honor Caecilia Metella who was the daughter of Quintus Caecilius Metellus Creticus, a consul in 69 BC, and wife of Marcus Licinius Crassus (quaestor), son of the famous Marcus Crassus who served under Julius Caesar. The Tomb of Caecilia is one of the most well known and well preserved monuments along the Via Appia and a popular tourist site. In 2013, the museum circuit of the Baths of Caracalla, Villa of the Quintilii, and the Tomb of Caecilia Metella was the twenty-second most visited site in Italy, with 245,613 visitors and a total gross income of €883,344 Description Located on top of a hill along the Via Appia, the Tomb of Caecilia Metella consists of a cylindrical drum, or rotunda, atop a square podium with the Caetani Castle (Castrum) attached at the rear. The square podium stands at 8.3 meters tall with the cylindrical drum standing at 12 m. The monument in totality stands at a height of 21.7 meters tall. The diameter of the circular drum is 29.5 m, equivalent to 100 Roman feet. On the outside of the monument, an inscription can be seen reading "CAECILIAE |Q·CRETICI·F | METELLAE·CRASSI[3]" indicating to whom this tomb was dedicated. Further up the monument, decorations can be seen depicting festoons and bucrania, heads of bulls, which were the inspiration for the area being named Capo Di Bove, meaning head of the bovine. At the top of the monument, medieval battlements can be seen from the time when the tomb was used as a fortress. At the rear, the Caetani Castle is attached to the tomb. The castle originally was three levels: ground level, first level, and second level. It is unknown what the second level was used for but the first floor was used for the elite gentlemen as evidenced by fireplaces and refined goods. The castle is now used to display various decorations from the monument.
Il mausoleo di Cecilia Metella e il Castrum Caetani costituiscono un continuum archeologico, che sorge a Roma, poco prima del III miglio della Via Appia Antica, subito dopo il complesso costituito dal circo, dalla villa, e dal sepolcro del figlio dell'imperatore Massenzio, Valerio Romolo. Nel 2013 il circuito museale delle terme di Caracalla, della tomba di Cecilia Metella e della villa dei Quintili è stato il ventiduesimo sito statale italiano più visitato, con 245.613 visitatori e un introito lordo totale di 883.344 Euro. Di Cecilia Metella non si hanno notizie personali, salvo che era figlia di Quinto Cecilio Metello Cretico, e moglie di un Crasso che si presume essere il figlio di una Venulei e di quel Marco Licinio Crasso (forse il questore di Cesare Marco) che nel 71 a.C. aveva soffocato la rivolta degli schiavi capeggiata da Spartaco e nel 60 a.C. aveva costituito il primo triumvirato con Cesare e Pompeo. La costruzione del mausoleo, come mostrano le scene di guerra che accompagnano l'epigrafe, era finalizzata a celebrare l'importanza della famiglia assai più che della dedicataria, e viene datata alla seconda metà del I secolo a.C. Il monumento originario era costituito dall'edificio circolare che ancora si erge, installato su un fondamento quadrangolare di opera cementizia. Il tamburo che conteneva la camera funeraria, del diametro di circa 30 metri e alto 39 metri con la merlatura, era interamente rivestito di blocchi di travertino, terminava presumibilmente in una piccola cupola - non più esistente ma ancora testimoniata da un anello di blocchi di travertino, e dall'indicazione monumentum peczutum - cioè monumento "appuntito" - con cui veniva descritto nell'XI secolo. In alto, al di sopra della tabula col titulus, correva un fregio di festoni floreali alternati a bucrani, dai quali nacque il toponimo di Capo di bove, che identificò la località a partire dal Medioevo. La stessa merlatura, poi rifatta più alta nel medioevo, era già presente nella struttura in travertino e ricordava gli antichi tumuli col perimetro segnato dai cippi. Alla camera sepolcrale - oggi di nuovo visitabile - si accede da un dromos nel basamento stesso; essa occupa l'intera altezza dell'edificio. L'arredo è andato completamente disperso, come era inevitabile per un luogo così a lungo frequentato: di un sarcofago trasferito a Palazzo Farnese si disse che era quello di Cecilia Metella, ma il Nibby lo attribuiva più plausibilmente ad Annia Regilla, moglie di Erode Attico, il quale nel secolo successivo aveva acquisito vasti possedimenti in quella zona. Non è univoca la scelta della fonte di ispirazione per un monumento funebre circolare come il mausoleo di Cecilia Metella: secondo alcuni studiosi i mausolei ellenistici, secondo altri le tholos etrusche. In ogni caso è interessante appurare il clima di restaurazione antiquaria che esisteva nella Roma del tardo I secolo a.C., tanto che si contano diversi esempi di architetture simili oltre i confini di Roma (a Sepino, Falerii, Gubbio, Pompei, Sarsina,ecc.) per tutta l'epoca giulio-claudia. In seguito il tamburo acquistò forme architettoniche sempre più complesse, fino alla sintesi coi mausolei a naiskos (tempietto) e a guglia, come nel mausoleo di Augusto (28 a.C.), quelli di Munazio Planco e Sempronio Atratino a Gaeta, quelli dei Plauzi Silvani, dei Servilii, dei Lucilii, ecc.
Useful information
GRATUITO 5.00 EUR 18 - 25 anni: 2.00 EUR GRATUITO 5.00 EUR - La chiesa - L'ingresso è gratuito le prime domeniche del mese - Visite guidate gratuite tutte le domeniche alle ore 12.00 pa-appia.ceciliametella@beniculturali.it - Ospita il “Museo dell’Appia” - Bookshop sul territorio
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