Castello Ursino
Città metropolitana di Catania Sicilia Italy
castle, chateau
Castello Ursino
Città metropolitana di Catania Sicilia Italy
castle, chateau
Castello Ursino (Sicilian: Casteddu Ursinu, lit
Il castello Ursino di Catania fu costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo
Previous names
Castello Ursino, Castello Ursino
Description
Castello Ursino (Sicilian: Casteddu Ursinu, lit. 'Bear Castle'), also known as Castello Svevo di Catania, is a castle in Catania, Sicily, southern Italy. It was built in the 13th century as a royal castle of the Kingdom of Sicily, and is mostly known for its role in the Sicilian Vespers, when it became the seat of the Sicilian Parliament. The castle is in good condition today, and it is open to the public as a museum.
History
Construction
Castello Ursino was built between 1239 and 1250, as one of the royal castles of Emperor Frederick II, King of Sicily, closing a chapter on the turbulent time in Sicily that followed the death of his predessor, William II. Local lords had attempted to assert independence, and in 1220 Frederick II had ordered the destruction of all non-royal castles in Sicily. Castello Ursino was built to stress royal power as well as for the defence of the capital, and was considered impregnable at the time.
Sicilian Vespers
In 1295, during the Sicilian Vespers, the Parliament which declared deposed James II of Aragon as King of Sicily, replacing him with Frederick III, was held here. The following year it was captured by Robert of Anjou but was later again in Aragonese hands.
Royal seat
King Frederick III resided in the castle, as well as his successors Peter II, Louis, Frederick IV and Maria. Here the latter was kidnapped by Guglielmo Raimondo III Moncada to avoid her marriage with Gian Galeazzo Visconti (1392). King Martin I held also his court in the castle.
Decline
After the move of the capital away from Catania and the appearance of powder weapons, the castle lost its military role and was used as a prison. It is one of the few buildings in Catania to have survived the earthquake of 1693.
When the castle was first built, it was on a cliff looking out to sea, however as the result of volcanic eruptions, and earthquakes, it is now a kilometre inland. The former moat too in the 17th century was filled with lava from an eruption by Mount Etna. Its present location, surrounded by streets and shops in a typical Catania piazza, may strike some visitors as unusual.
Present day
The castle was acquired by the city of Catania in 1932, and it was restored. The Museo civico opened in the restored castle on 20 October 1934. Today, the museum houses artifacts and artwork from the castle as well as the greater geographical area. These items date from the Classical era onward, representing the diverse influences throughout Sicilian history.
Further restoration work was carried out in November 2009.
Layout
The castle has a rectangular plan, with a large circular tower at each corner and an open-air inner court.
Il castello Ursino di Catania fu costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il maniero ebbe una certa visibilità nel corso dei Vespri siciliani, come sede del parlamento e, in seguito, residenza dei sovrani aragonesi fra cui Federico III. Oggi è sede del Museo civico della città etnea, formato principalmente dalle raccolte Biscari e dei Benedettini.
Storia
Sul sito dove sorge l'edificio attuale è testimoniato uno dei nuclei più antichi dell'abitato catanese, risalente alla prima fase abitativa della polis greca di Katane. Sebbene in passato sia stata qui ipotizzata la presenza di una torre di età normanna - la Torre di Don Lorenzo - di essa non solo non resta traccia alcuna, ma gli studiosi tendono a ritenere l'ipotesi di una preesistenza normanna sul sito del castello Ursino priva di fondamenta scientifiche e tendono a ricercarla in altro sito del centro storico cittadino. Sulle origini dell'edificio, sebbene non vi siano prove concrete che lo associno a Federico II, gli studiosi tendono ad identificarlo con il castrum menzionato nella lettera indirizzata al suo architetto, Riccardo da Lentini, il cui cantiere doveva ancora avviarsi nel 1239.
Età federiciana
Il castello Ursino fu probabilmente voluto da Federico II di Svevia e costruito non prima del 1239. L'imperatore aveva probabilmente pensato il maniero all'interno di un più complesso sistema difensivo costiero della Sicilia orientale (fra gli altri anche il castello Maniace di Siracusa e quello di Augusta sono riconducibili allo stesso progetto) e come simbolo dell'autorità e del potere imperiale svevo in una città spesso ostile e ribelle a Federico. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati all'architetto militare Riccardo da Lentini. Nei primi anni del XV secolo l'edificio è circondato dalla città e diverse casupole vi si addossano. Re Martino I di Sicilia nel 1405 sgomberò lo spazio intorno al maniero, per ricavare una piazza d'arme, demolendo tra gli altri il convento di San Domenico, lì ubicato dal 1313. Fu probabilmente dotato anche di un ponte levatoio. Secondo il Correnti sarebbe stato costruito sulla riva del mare per volontà di Federico II e il nome "Ursino" dato al castello deriverebbe da Castrum Sinus ovvero il "castello del golfo".
All'interno del castello si vissero alcuni dei momenti più importanti della guerra del Vespro. Nel 1295 vi si riunì il Parlamento Siciliano, che dichiarò decaduto Giacomo II ed elesse Federico III a re di Sicilia. Nel corso del 1296 il castello fu preso da Roberto d'Angiò e successivamente espugnato nuovamente dagli aragonesi. Re Federico abitò a partire dal 1296 il maniero, facendone la corte aragonese e così fecero anche i successori Pietro, di Ludovico, Federico IV e Maria. Inoltre la sala dei Parlamenti fu nel 1337 anche la camera ardente per la salma di re Federico III. Nel 1347 all'interno del castello venne firmata la cosiddetta Pace di Catania fra Giovanni di Randazzo e Giovanna d'Angiò.
Il castello sede reale
Il castello Ursino fu dimora reale dei sovrani del casato Aragona di Sicilia (ramo parallelo siciliano del casato di Barcellona) e ospitò tutti i re da Federico III e tutti i suoi discendenti fino al 1415 ospitò la regina Bianca d'Evreux di origine normanna ma ereditaria del regno di Navarra sposa di Martino I di Sicilia (deceduto nel 1409).
Finiti i Vespri, il castello, dimora di Maria di Sicilia, fu teatro del rapimento della regina da parte di Guglielmo Raimondo Moncada nella notte del 23 gennaio 1392, per evitare il matrimonio con Gian Galeazzo Visconti. Con l'avvento di Martino I di Sicilia il castello divenne nuovamente corte del regno.
Alfonso il Magnanimo riunì il 25 maggio del 1416, nella sala dei Parlamenti del castello i baroni e i prelati dell'isola per il giuramento di fedeltà al Sovrano e fino al 30 agosto vi si svolsero gli ultimi atti della vita politica che videro Catania come città capitale del regno. Nel 1434 lo stesso re Alfonso firmò nel castello l'atto con cui concedeva la fondazione dell'Università degli Studi di Catania.
Nel 1460 si riunirà nel castello Ursino il primo Parlamento del periodo aragonese-castigliano presieduto dal viceré Giovanni Lopes Ximenes de Urrea. Inoltre al suo interno morì nel 1494 don Ferdinando de Acuña viceré di Sicilia. Verrà sepolto in Cattedrale, nella cappella di Sant'Agata.
Nel XVI secolo venne costruito un bastione detto di San Giorgio a difesa del castello ed eseguite alcune modifiche in stile rinascimentale.
Useful information
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oltre i 65 anni: 8.00 EUR
11 - 18 anni: 8.00 EUR
0 - 10 anni: 6.00 EUR
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