Castello di Naro
Libero consorzio comunale di Agrigento Sicilia Italy
castle, chateau
Castello di Naro
Libero consorzio comunale di Agrigento Sicilia Italy
castle, chateau
Its history has become legend
Il castello Chiaramontano di Naro è un fortilizio la cui configurazione attuale può essere fatta risalire all'epoca medioevale ad opera principale della famiglia Chiaramonte
Previous names
Castello di Naro, Castello di Naro
Description
Its history has become legend. Dwelling of kings and nobles, it has the charm of its ancient history. This is the castello di Naro. And Naro is the new stage of the tour to discover the castles of Sicily.
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The history
There are several legends about the origin of the castle: according to a first legend, it was built by the lotus-eater giants; according to a second legend, the castle was built by the ancient Sicani.
Officially, the castle was built in the Fourteenth century by the Chiaramonte family. Although, probably, it was built on a pre-existing Arab structure.
King Frederick III of Aragon resided in Naro when, between 1309 and 1324, he issued the 21 capitoli del regno, riguardanti il buon governo delle terre e cittĂ del Regno di Trinacria (literally, â21 chapters of the kingdom, related to good governance of the lands and cities of the Kingdom of Trinacriaâ).
King Frederick III of Aragon built the large square tower on the western side of the castle.
In 1398, the castle hosted King Martino il Giovane and the queen Mary. Instead, the portal was built in the Fifteenth century.
Il castello
Declared national monument in 1912, the castle of Favara is a large tuff fortress. Among the things to see, there are the large living room with its Fourteenth-century door, a cistern that was used as a prison, and the inner courtyard.
Today, the castle of Favara is used as a museum, as location for cultural events and to celebrate civil marriage.
Il castello Chiaramontano di Naro è un fortilizio la cui configurazione attuale può essere fatta risalire all'epoca medioevale ad opera principale della famiglia Chiaramonte.
Ă monumento nazionale dal 1912.
Storia
Anche se alcuni storici ne attribuiscono l'originaria costruzione ai giganti lotofagi primi abitanti della Sicilia e altri ne fanno risalire l'origine al tempo dei sicani, il castello fu fortemente rimaneggiato in epoca chiaramontana XIV secolo anche se certamente preesisteva alla conquista araba avvenuta nell'827.
Fu dimora del re Federico III d'Aragona che proprio dal castello di Naro emanò i 21 capitoli del regno, riguardanti il buon governo delle terre e città del Regno di Trinacria, datati da Naro ed inviati ai sudditi, gli studiosi sono incerti sull'anno di promulgazione di tale documento che viene individuato da alcuni nel 1309 e da altri nel 1324. Nel 1330 lo stesso Federico III d'Aragona fece costruire l'ampia torre quadrata, sul lato occidentale della quale è scolpito lo stemma della famiglia Aragona. Nel 1398 ospitò il re Martino il Giovane e la regina Maria, quando vennero edificati a Naro il convento e la chiesa del S.S. Salvatore. Il portale d'ingresso, situato ad occidente risale alla fine del Quattrocento.
Il castello presenta una pianta quasi rettangolare con cortile non accentrato e alternanza lungo la cinta muraria di torri cilindriche e quadrate, ha un perimetro di 166 metri e occupa una superficie di 1460 m².
Il portale di accesso, a sesto acuto, differisce sia da quelli del periodo svevo che da quelli del periodo chiaramontano. All'interno della cinta muraria vi è un vasto cortile con un pozzo, su tale cortile affacciano gli alloggi della guarnigione, la cappella e le scuderie.
Tramite una scala rampante si accede al salone della torre quadrata, detta Sala del principe o dei baroni, tale sala, coperta da una volta a botte a sesto acuto, rinforzata da un arco mediano traverso è illuminata attraverso due bifore tipicamente gotiche. All'interno di tale sala si conservano ancora dei frammenti di un affresco del pittore Cecco da Naro, pittore al quale la famiglia Chiaramonte affidò anche la pittura della residenza palermitana, il Palazzo Steri. à possibile recarsi anche al di sopra della torre quadrata, dalla quale si domina con la vista un ampio territorio che comprende a sud la città , la valle del paradiso e il canale di Sicilia, ad occidente la diga San Giovanni, a nord l'entroterra siciliano fino a poter scorgere nelle giornate di chiaro le città di Caltanissetta ed Enna e verso est anche l'Etna.
Sulla torre rotonda è posta una statua della Madonna a protezione della città .
Useful information
GRATUITO
-WiFi
info@castellodinaro.it
Luogo del matrimonio
-
External links
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