Castello di Montalbano Elicona
Città metropolitana di Messina Sicilia Italy
castle, chateau
Castello di Montalbano Elicona
Città metropolitana di Messina Sicilia Italy
castle, chateau
The Castle of Montalbano Elicona was built to control the trade and traffic between the Peloritani and the Nebrodi Mountains
Il castello di Montalbano Elicona si trova a Montalbano Elicona, comune italiano della città metropolitana di Messina, in Sicilia
Previous names
Castello di Montalbano Elicona, Castello di Montalbano Elicona
Description
The Castle of Montalbano Elicona was built to control the trade and traffic between the Peloritani and the Nebrodi Mountains.
The castle consists of two parts, the oldest and higher part with rectangular towers, is most probably of Norman origin, while the lower part dates to the Aragonese period. The Aragonese part can be accessed in tow ways, via the east entrance which is surmoounted by a large pointed arch, and via the main entrance in Via Castello.
Once entered you'll see the great courtyard with the tank, the outer scale, the palace chapel and the octagonal dome.
The west wing once housed the prison, while a basement room in the east wing now houses the Museum of Weapons. The north wing is used today for various exhibitions. From the top of the castle you can enjoy a breathtaking view.
Il castello di Montalbano Elicona si trova a Montalbano Elicona, comune italiano della città metropolitana di Messina, in Sicilia. È ubicato in piazza Castello nel centro storico del borgo medievale della cittadina del Valdemone.
L'area del castello s'identifica con la primitiva rocca romana sulla quale si sedimentano le successive fortificazioni d'impronta bizantina e araba, culminate con la ricostruzione effettuata dai Normanni. Negli oltre otto secoli di storia il castello è passato più volte di proprietà per alterne e oscure vicende:
XI - XII secolo, Fortificazione periodo normanno;
XIII secolo, Dimora periodo svevo dalle connotazioni tipiche dell'architettura della dominazione sveva;
XIII secolo, Vespri Siciliani e la contesa fra fazioni latina e aragonese.
XIV secolo, Dimora periodo aragonese, Dimora regia con baluardi protettivi ascrivibili all'architettura della dominazione aragonese;
XVI secolo, Dimora periodo spagnolo.
1805, Il castello è ceduto dall'ultimo proprietario, il nobile Giuseppe Bonanno Branciforti, all'Ordine dei gesuiti divenendo un monastero.
1921 - 1967, Il castello è sede del Comune di Montalbano Elicona.
1967, Il Castello e il Borgo medievale oggi.
La prima documentazione scritta è dovuta al geografo viaggiatore arabo Idrisi che lo annovera nel Libro di Ruggero del 1154 come torre di guardia quadrangolare posta a mezzogiorno provvista di cinta difensiva.
Il nucleo sommitale originario, nasce come presidio militare ma, per la sua posizione, si rivela ben presto inefficace e inefficiente come baluardo difensivo. La fortificazione sebbene ubicata oltre i 900 metri sul livello del mare, domina e controlla una parte limitata della costa e delle vie d'accesso poste sul litorale tirrenico.
Dimora periodo svevo
L'imperatore Federico II di Svevia impone un nuovo assetto politico e una diversa configurazione alla struttura urbanistica del centro medievale ribellatosi alla sua volontà a causa delle promulgazioni delle Leggi Melfitane o Costituzioni di Melfi, demolendo parzialmente il primitivo manufatto, deportando gran parte della popolazione ad Agrigento e procedendo in seguito, a una totale riedificazione della fortezza, portata a termine solo più tardi dal pronipote Federico III d'Aragona.
L'aggiunta di una torre poligonale a settentrione ne modifica la struttura nel periodo Svevo, mentre le fortificazioni a quota più bassa cominciano ad assumere l'aspetto di possenti mura d'edificio rettangolare, ove il lato nord occidentale è costituito dal primitivo baluardo da sempre oggetto d'interventi stratificati. in tale periodo è certo l'intervento dell'architetto Riccardo da Lentini.
Per salubrità e mitezza del clima si presta in modo particolare come residenza di svago pur assumendo connotazioni e architetture di carattere difensivo.
Durante il regno federiciano è avviato un censimento dei castelli e con il decreto "Statutum de reparatione castrorum" (1231 - 1240), il quale prevede la loro ristrutturazione e manutenzione a carico dei cittadini.
Il castello non è inserito nel Castra exempta redatto per volontà dell'Imperatore Federico II di Svevia con la collaborazione di Pier della Vigna stilato nel 1239. In esso non compaiono i palazzi e le residenze di caccia e svago, le "domus solaciorum", di pertinenza comunque regia e soprattutto alcuni siti molto noti, spesso sotto il controllo della Curia, che all'epoca non erano ancora stati costruiti o ultimati.
Accorpati gli undici Giustizierati del Regno in sole cinque circoscrizioni più ampie. Nello specifico: "Sicilie citra flumen Salsum et totius Calabrie usque ad portam Roseti".
Useful information
No
3.00 EUR
oltre i 65 anni: 1.50 EUR
0 - 12 anni: gratuito
20+ persone: 1.50 EUR
- Esposizione delle armi medievali
- La Cappella della SS Trinità
- Visitabile parzialmente
- Visita guidata
-
External links
Nearby castles