Maniace Castle
Libero consorzio comunale di Siracusa Sicilia Italy
castle, chateau
Castello Maniace
Libero consorzio comunale di Siracusa Sicilia Italy
castle, chateau
Maniace Castle, locally known as Castello Maniace, lies in the city of Syracuse, in the province of Syracuse on the island of Sicily in Italy
Il castello Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa e uno tra i più noti castelli federiciani
Previous names
Maniace Castle, Castello Maniace
Description
Maniace Castle, locally known as Castello Maniace, lies in the city of Syracuse, in the province of Syracuse on the island of Sicily in Italy. Maniace Castle was built between 1232 and 1240 during the rule of Frederick II, the Holy Roman Emperor. It is situated at the extreme point of the island of Ortygia, on which the ancient city of Syracuse was located. Together with the, now disappeared, Marchetto Castle it controlled the harbour and city of Syracuse. It was built on the spot of an earlier fort, built by George Maniakes, the Byzantine Greek general who had conquered Sicily from the Arabs in 1038. Hence the castle was named after him. During the 13th century Maniace Castle was used as a royal residence. After the Sicilian Vespers it was resided in by the new King of Sicily; Peter III of Aragon and his wife Constance of Sicily. In 1300 the castle was the place where a truce was signed between Frederick III of Sicily, King of Sicily, and Robert of Anjou, King of Naples. In 1302 it became the seat of the Royal Chamber, a feudal domain given by Frederick III to his wife Eleanor of Sicily as a royal dowry. It remained a hereditary domain of the Queens of Sicily until 1537. After a banquet held in Maniace Castle in 1448, Captain Giovanni Ventimiglia accused all the guests of treason and had them killed. In the last half of the 15th century, under the reign of Ferdinand II of Aragon, the castle was used as a prison and strengthened by Captain Goncalves of Cordoba. During the 16th century, during the reign of Charles V, Holy Roman Emperor, the castle underwent many changes and turned into a real fortress when new outer walls were erected around it. In the first half of 17th century Maniace Castle housed a garrison. It was strengthened again and renamed St. James Castle. In the second half the castle was equipped with a new battery at its southern end, named The Diamond, because of its shape. In 1693 the castle was damaged by an earthquake. In 1704 Maniace was extensively damaged when a storm caused the explosion of the gunpowder magazines. It was rebuilt during subsequent years and warehouses were built within the castle's walls. During the Napoleonic Wars the castle was adapted to the current state of warfare and the ramparts were equipped with cannons. In 1838 new barracks were built inside the castle. In 1860 Maniace Castle was handed over to the troops of Giuseppe Garibaldi, the Italian general who conquered Sicily during the Expedition of the Thousand. Maniace Castle remained a military structure until the 1970's when it was demilitarized. Between 1993 and 2003 it was restored. This is a great castle which shows details of its use during several centuries. The grand hypostyle hall, dating back to the early beginnings of the castle, is magnificent. The castle can be visited for a fee. https://www.castles.nl
Il castello Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa e uno tra i più noti castelli federiciani. Edificazione ed origini Uno dei due arieti di bronzo, copie dell'unico originale superstite, oggi al museo Salinas di Palermo. Nel sito in cui sorge il castello dovettero quasi certamente esistere delle fortificazioni sin dai tempi dei Greci in quanto è strategicamente importante per la difesa del Porto Grande. È pertanto credibile la tesi che nel 1038 il comandante bizantino Giorgio Maniace, da cui il castello prende nome, abbia promosso la restaurazione o la costruzione di opere a difesa del porto di Ortigia nel corso della sua campagna militare. Qualche anno dopo gli arabi si impadronirono nuovamente di Siracusa e del maniero che tennero fino al 1087 quando furono sconfitti e cacciati dai Normanni. Non ci sono tuttavia tracce evidenti di tale costruzione precedente. L'impianto originario del castello Maniace è dovuto all'imperatore Federico II di Svevia, che ne affidò la realizzazione all'architetto Riccardo da Lentini tra il 1232 e il 1239, poco tempo dopo il ritorno dalla Crociata in Terra Santa. La costruzione avvenne nello stesso lasso di tempo in cui sorsero alcuni altri castelli "federiciani" di Sicilia e dell'Italia meridionale. La somiglianza architettonica ne è l'evidenza. Passato agli angioini nel 1266 venne assaltato ed espugnato dalla popolazione siracusana in rivolta l'11 aprile del 1282. Nel 1302 Federico d'Aragona vi siglò l'armistizio con gli angioini. Medioevo Nel 1321 ospitò la seduta del Parlamento siciliano convocato per sancire l'eredità del figlio di Federico III di Sicilia, Pietro II di Sicilia. Nel 1325 Pietro II di Sicilia fece riattare i fossati e costruire due forti a supporto del castello. Con gli aragonesi Siracusa divenne sede della Camera Reginale, un istituto che poneva la città a dote della regina, dal 1305 al 1536; il castello ospitò successivamente le regine, Costanza nel 1362, Maria di Sicilia nel 1399, Bianca d'Evreux nel 1416 e, infine, anche l'ultima che ebbe in dominio la città, Germana de Foix, seconda moglie di Ferdinando il Cattolico. A causa di ciò Castel Maniace fu tuttavia teatro delle numerose contese tra i baroni siracusani, che non accettavano l'istituto di Camera Reginale, e il potere centrale. Nel 1448 Alfonso il Magnanimo per porre fine ai tumulti dei baroni inviò a Siracusa il capitano generale Giovanni Ventimiglia, conte di Geraci, con pieni poteri; questi, invitati a banchetto venti di quelli ritenuti i maggiori responsabili dei torbidi, una volta entrati li fece decapitare. Nell'occasione, i due arieti bronzei che ai lati del grande portale impreziosivano la facciata del castello,[2](attribuiti al Maniace secondo quanto riferisce Tommaso Fazello) vennero ceduti in premio dal viceré Lopes Ximenes de Urrea al Ventimiglia il quale li portò seco a Castelbuono. Alla sua morte il figlio Antonio li pose ad ornamento della tomba del padre Il Cinquecento Dopo il castello decadde da residenza reginale a costruzione militare e per quasi tutto il XV secolo il castello venne adibito a prigione. Negli anni successivi al 1535 il viceré Ferdinando Gonzaga, per porre rimedio alla piaga delle frequenti incursioni piratesche saracene nelle città costiere della Sicilia orientale fece approntare un piano di rafforzamento delle difese costiere; l'incarico venne dato al famoso ingegnere militare Ferramolino da Bergamo che avviò la costruzione di nuove fortificazioni e il restauro o il potenziamento di quelle esistenti. Tra queste vi fu il rafforzamento contro l'impiego di artiglierie del castello Maniace; a scopo di costruzione venne impiegate le pietre prelevate dagli antichi monumenti[8]. Nel 1540 vi prese alloggio l'ammiraglio Andrea Doria durante la spedizione organizzata da Carlo V contro i musulmani. Il Settecento Alla fine del XVI secolo, il castello Maniace era divenuto il punto nodale della cinta muraria di Ortigia ma, il 5 novembre 1704, l'edificio venne squassato da una violenta esplosione della polveriera che proiettò i pezzi di otto delle volte a crociera e di blocchi di pietra nel raggio di alcuni chilometri. Negli anni successivi venne operato un rimaneggiamento che, lasciando così com'erano le parti rovinate dall'esplosione e demolendo sei delle otto volte danneggiate ne dispose l'ampliamento del cortile e la realizzazione di magazzini[9]. L'epoca moderna Nel periodo borbonico il castello riacquistò le sue funzioni militari e venne munito di bocche da fuoco. Nel 1838 in seguito ai moti che si stavano scatenando in tutto il regno borbonico venne dotato di una costruzione di difesa. Anche dopo l'unificazione d'Italia rimase una struttura militare e tale rimase fino alla seconda guerra mondiale. L'epoca attuale Infine, alle soglie degli anni duemila, dopo un restauro e alla smilitarizzazione con la chiusura della storica caserma dell'esercito, il monumento è tornato alla pubblica fruizione. L'apertura al pubblico ha permesso lo svolgimento di spettacoli dell'Ortigia Festival ma anche di ospitare il cosiddetto G8 ambiente dal 22 al 24 aprile 2009 che ha visto la presenza dei ministri dell'ambiente dei paesi industrializzati. Il castello Maniace è affidato alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa. Il castello Il castello presenta una poderosa struttura a quadrilatero di 51 metri per lato di circa 12 m di altezza di aspetto severo in virtù del suo scopo difensivo. Ai quattro angoli della costruzione sono quattro torri cilindriche inserite armoniosamente nell'opera muraria. Castel Maniace è accessibile attraverso la porta carraia della ex-caserma Abela sita, a Siracusa, in piazza Federico di Svevia. Attraversando il successivo cortile si trova un ponte in muratura che adduce ad una porta, con colonne laterali, di epoca spagnola (XVI secolo). Tale ponte ha sostituito l'antico ponte levatoio ligneo che scavalcava il fossato che circondava il castello all'epoca della costruzione e lo separava dalla estrema punta meridionale di Ortigia; il largo fossato, colmato nel Cinquecento, metteva in comunicazione il Porto Grande con il mare aperto e a ponte alzato permetteva una migliore difesa del castello in caso di attacco. Scavi effettuati a scopo di saggio hanno indicato che l'altezza originaria delle mura era di circa 18 metri. Lo spessore medio delle mura principali è di circa 3,5 m. La facciata principale è orientata verso Ortigia, i lati a nord-est e a sud-ovest all'epoca della costruzione erano a picco sul mare e così rimasero fino al XVI secolo quando gli spagnoli eressero i due rispettivi contrafforti.
Useful information
Gratuito 15 min 4.00 EUR GRATUITO 18 - 25 anni: 2.00 EUR Famiglia: 8.00 EUR - WC - Visita guidata
-
External links
Nearby castles