Castle of Avio
Provincia autonoma di Trento Trentino-Alto Adige Italy
castle, chateau
Castello di Avio
Provincia autonoma di Trento Trentino-Alto Adige Italy
castle, chateau
The Castle of Avio (also known as the Castle of Sabbionara, Italian: Castello di Avio, old German: Schloß Aue) is a medieval castle in the comune Avio, Trentino, northern Italy
Il Castello di Avio, è tra i più noti ed antichi monumenti fortificati del Trentino
Previous names
Castle of Avio, Castello di Avio
Description
The Castle of Avio (also known as the Castle of Sabbionara, Italian: Castello di Avio, old German: Schloß Aue) is a medieval castle in the comune Avio, Trentino, northern Italy. It is currently held by the Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI). It is one of the several castles commanding the Vallagarina valley of the Adige River. It features several rooms with medieval frescoes.
History
The castle is mentioned for the first time in a 1053 document as Castellum Ava. In the 12th century it was owned by the Castelbarco family, who ceded it to the Republic of Venice in 1411. The latter enlarged it and added a chapel dedicated to St. George, together with a façade showing the doge's coats of arms.
In 1509 the castle was conquered by the troops of Maximilian I of Austria who, after painting his insignia on the façade, gave it to the counts of Arco. After several changes of property, in the 17th century the counts of Castelbarco bought it back.
Architecture
The castle features three lines of walls, with five towers. Among the latter, the so-called Torre della Picadora was the place where executions (through hanging) were carried on. In the interior is the massive mastio, surrounded by several edifices, including the baronial Palace.
Frescoes
The castle's rooms are decorated by a series of frescoes, undertaken in two different campaigns. The first is the "Chamber of Love" (Camera di Amore), dating to c.1330 and painted by an unknown workshop that had already worked in the Chiesa dei Domenicani in Bolzano. This room features scenes of love visible through the openings of a large painted brocade or curtain. Cupid, mounted on horseback, chases after a lover and shoots him with arrows. He is then shown making love to a young woman.
The second cycle was executed two or three decades later, c.1350, and features less elaborate paintings of battles.
Il Castello di Avio, è tra i più noti ed antichi monumenti fortificati del Trentino. È situato nella frazione di Sabbionara d'Avio e grazie al suo imponente mastio domina la Vallagarina.
Il castello è stato donato nel 1977 dalla contessa Emanuela di Castelbarco al Fondo Ambiente Italiano, che lo gestisce e ne cura la manutenzione.
La collina di Sabbionara d'Avio, protetta alle spalle dalla montagna e dominante gli antichi guadi sull'Adige, era naturale che venisse scelta come punto di difesa e vedetta della valle, nonché luogo prestigioso di un potente.
La Vallagarina che il castello domina fu una delle principali vie di comunicazione tra il Mediterraneo e l'Europa settentrionale, la Pianura Padana col mondo germanico. Le stesse arterie moderne non fanno che ripercorrere il medesimo tracciato dell'antica via Claudia Augusta, che attraversa la valle dal 15 a.C.
Le prime fonti storiche che parlano di una fortezza costruita proprio in questo luogo, con il nome Castellum Ava, sono datate 1053. Nel XII secolo i proprietari appartenevano alla famiglia dei Castelbarco, vassalli del vescovo di Trento i quali, nel 1411, lo cedettero per testamento a Veneziani. Dopo questo passaggio di proprietà il Castello di Avio venne ampliato e decorato con una cappella in onore di San Michele insieme ad una facciata riportante gli stemmi dei loro dogi. Nel 1509 il maniero passò in mano alle truppe imperiali di Massimiliano I che, dopo aver fatto dipingere le proprie insegne araldiche, lo ipotecò ai Conti d'Arco. Ulteriori passaggi di mano fanno seguito a questa fase finché, nel XVII secolo, il castello ritornò ai Castelbarco.
Nel 1977 Emanuela Castelbarco, nipote di Arturo Toscanini, donò al FAI il Castello di Avio e la fondazione iniziò subito a intervenire con lavori di restauro e recupero.
Il castello è costituito da tre cinte murarie che circondano a guisa di corona l'insieme del sistema difensivo e può vantare 5 torri, tra cui quella della picadora, dove in passato venivano eseguite le condanne capitali per mezzo dell'impiccagione; il suo perimetro irregolare eppure armonioso si appoggia al terreno seguendone il dislivello. Dentro le mura le vie sono delimitate da muri, terrazzamenti, passaggi coperti e torri aperte; le porte, le mura e gli interni sono illuminati da notevoli affreschi. Attorno al potente mastio, risalente all'XI secolo, si trovano numerosi edifici tra cui la Casa delle Guardie, la Cappella, il Palazzo Baronale e la Casa d'Amore all'ultimo piano del mastio, tutti quanti affrescati.
Gli studiosi hanno individuato negli affreschi la mano di due differenti artisti, con le relative équipe; il primo, già attivo nella chiesa dei Domenicani di Bolzano, è il decoratore della Casa d'Amore: un ciclo di affreschi di grande qualità, pieno di allusioni, allegorie e rimandi. Forse dopo due o tre decenni, opera nel castello un altro artista, di vena più semplice e popolare rispetto al precedente; a lui si devono le battaglie della Casa delle Guardie. Ulteriori scoperte si sono avute nel corso degli accurati restauri: l'esame degli affreschi ai raggi ultravioletti ha rivelato la presenza di disegni preparatori sotto i dipinti attuali.
Gli affreschi della Casa delle Guardie rappresentano le arti della guerra necessarie alla formazione del cavaliere. Essi sono opera di un maestro trentino della metà del Trecento che risente sia della pittura veronese sia di stilemi transalpini (contorni marcati e luci violente). Gli affreschi della Camera di Amore nel mastio, raffinati e ricchi di una colta simbologia (pittura cortese), sono ascrivibili a un pittore di ambiente veneto-emiliano vissuto alla metà del Trecento.
Useful information
GRATUITO
7.50 EUR
6 - 18 anni: 4.00 EUR
0 - 5 anni: gratuito
famiglia: 20.00 EUR
20+ persone: 6.00 EUR
- Una passegiata nel rigoglioso giardino di viti e cipressi
- I vigneti
- I percorsi-gioco
- Gratuito per i visitatori disabili
faiavio@fondoambiente.it
- Visita guidata in italiano - 110.00 EUR
- Gli acquisti nel bookshop
-
External links
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