Castel dell'Ovo
Città Metropolitana di Napoli Campania Italy
castle, chateau
Castel dell'Ovo
Città Metropolitana di Napoli Campania Italy
castle, chateau
Castel dell'Ovo (in English, Egg Castle) is a seaside castle in Naples, located on the former island of Megaride, now a peninsula, on the Gulf of Naples in Italy
Il castel dell'Ovo (castrum Ovi, in latino), è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo
Previous names
Castel dell'Ovo, Castel dell'Ovo
Description
Castel dell'Ovo (in English, Egg Castle) is a seaside castle in Naples, located on the former island of Megaride, now a peninsula, on the Gulf of Naples in Italy. The castle's name comes from a legend about the Roman poet Virgil, who had a reputation in the Middle Ages as a great sorcerer and predictor of the future. In the legend, Virgil put a magical egg into the foundations to support the fortifications. Had this egg been broken, the castle would have been destroyed and a series of disastrous events for Naples would have followed. The castle is located between the districts of San Ferdinando and Chiaia, facing Mergellina across the sea. The Castel dell'Ovo is the oldest standing fortification in Naples. The island of Megaride was where Greek colonists from Cumae founded the original nucleus of the city in the 6th century BC. Its location affords it an excellent view of the Naples waterfront and the surrounding area. In the 1st century BC the Roman patrician Lucius Licinius Lucullus built the magnificent villa Castellum Lucullanum on the site. Fortified by Valentinian III in the mid-5th century, it was the site to which the last western Roman emperor, Romulus Augustulus, was exiled in 476. Eugippius founded a monastery on the site after 492. The remains of the Roman-era structures and later fortifications were demolished by local residents in the 9th century to prevent their use by Saracen raiders. The first castle on the site was built by the Normans in the 12th century. Roger the Norman, conquering Naples in 1140, made Castel dell 'Ovo his seat. The importance of the Castel dell'Ovo began to decline when king Charles I of Anjou built a new castle, Castel Nuovo, and moved his court there. Castel dell'Ovo became the seat of the Royal Chamber and of the State Treasury. It also served as a prison. In 1191, Empress Constance of the Holy Roman Empire, daughter of Roger , was captured during her struggle with her nephew Tancred, King of Sicily for the crown of Sicily, and Sicilian Chancellor Matthew d'Ajello wrote to Tancred persuading him to lock Constance in the island Castel dell'Ovo to be better-guarded and secluded from people, and wrote to nobleman Aligerno Cottone in charge of defending Naples ordering him to "ut imperatricem in Castro Salvatoris ad mare benè custodiat" (guard the empress in "Castle of the Savior" (i. e. Castel dell'Ovo) in the sea properly). However, Constance was released the next year and finally became Queen of Sicily. In 1268, King Conradin was imprisoned here before his trial and execution. In 1381, Queen Joanna I of Naples was also imprisoned there for a time after forced to surrender to her enemy Charles of Durazzo, the future Charles III of Naples, before her assassination. The current appearance dates from the Aragonese domination (15th century). It was struck by French and Spanish artillery during the Italian Wars; in the Neapolitan Republic of 1799 its guns were used by rebels to deter the philo-Bourbon population of the city. After a long period of decay the site got its current appearance during an extensive renovation project started in 1975. In the 19th century a small fishing village called Borgo Marinaro, which is still extant, developed around the castle's eastern wall. It is now known for its marina and restaurants. The castle is rectangular in plan, approximately 200 by 45 metres at its widest, with a high bastion overlooking the causeway that connects it to the shore; the causeway is more than 100 metres long and a popular location for newlyweds to have their wedding photos taken. Inside the castle walls are several buildings that are often used for exhibitions and other special events. Behind the castle there is a long promontory once probably used as a docking area. A large round tower stands outside the castle walls to the southeast. Underwater archaeologists have discovered what appears to be a 2500-year-old harbor associated with the origins of the first Greek settlement of Paleopolis (which preceded the ancient city of Neapolis, now Naples) in the sea next to the castle. Four tunnels, a 10-foot-wide street demonstrating furrows consistent with cart traffic, and a trench which was likely built as a defensive structure for soldiers were discovered submerged immediately adjacent to the castle. The discovery was announced in March 2018, after the September 2017 identification of the original port of Neapolis.
Il castel dell'Ovo (castrum Ovi, in latino), è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo. Si trova tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope. A causa di diversi eventi che hanno in parte distrutto l'originario aspetto normanno e grazie ai successivi lavori di ricostruzione avvenuti durante il periodo angioino ed aragonese, la linea architettonica del castello mutò drasticamente fino a giungere allo stato in cui si presenta oggi. Origini del nome Un'antica leggenda vuole che il suo nome derivi dall'aver il poeta latino Virgilio nascosto nelle segrete dell'edificio un uovo magico che aveva il potere di mantenere in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe però provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Durante il XIV secolo, al tempo di Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo parziale dell'arco sul quale è poggiato e, per evitare che tra la popolazione si diffondesse il panico per le presunte future catastrofi che avrebbero colpito la città, la regina dovette giurare di aver sostituito l'uovo. In verità fu questa una delle tante ‘magie’ che si attribuirono nel Medio Evo alla figura di Virgilio, fama scaturita dalla circostanza che il poeta visse a lungo a Napoli, città che molto amava e nella quale era diventato un personaggio noto e autorevole ed in cui l'eterna credulità popolare ne aveva fatto un uomo capace appunto di poteri superumani, poteri che, a quanto pare, egli non si curò di smentire; evidentemente essere considerato un mago gli piaceva. Come racconta Bartolomeo Caracciolo detto Carafa (1300-1362) al cap. XVII delle sue Chroniche de la inclyta cità de Napole etc. (Napoli, 1526) - una storia di Napoli che fu in un primo tempio erroneamente attribuita a Giovanni Villani in quanto ne riportava alcuni brani, in realtà Virgilio, divenuto amico dell’allora magister civium (‘sindaco’) della città, un nipote dell’imperatore Ottaviano Augusto di nome Marcello, era stato da questi ingaggiato come suo consigliere per i lavori di bonifica che urgevano alla città, agglomerato urbano allora molto infetto perché mancante di chiaviche e oppresso da zone paludose, quindi infestato da roditori e insetti apportatori di pestilenze; Virgilio, buon conoscitore della materia perché istruito in ciò soprattutto dagli insegnamenti del padre, il quale era stato proprietario terriero, agricoltore, apicultore e allevatore, indirizzò e guidò vasti e molteplici lavori di bonifica, anche se, come ricorda l’ubicazione della sua tomba, fu ricordato soprattutto per aver promosso lo scavo originario (o l’allargamento) della lunga galleria sotterranea che portava da Mergellina verso Bagnoli e che evitava ai viaggiatori sia il faticoso scavalcamento della collina di Posillipo sia in alternativa la lunga deviazione per utilizzare l’altro passaggio sotterraneo, quello di Seiano, per raggiungere il quale bisognava però percorrere tutta la costiera di Posillipo. Poiché tutti quei lavori ebbero grande e straordinario successo, essendosi eliminati così tanti disagi che avevano da secoli reso molto più difficile la vita civile dei napoletani, questi incominciarono appunto a considerare Virgilio una specie di mago, a ciò forse anche indotti dall’appartenere la famiglia di sua madre alla gens Magia. Ma questa diceria dell’uovo nel castello venne fuori in verità non prima del Basso Medioevo, probabilmente inventata per spiegare in una maniera fantastica come il Castrum Lucullianum si fosse guadagnato quel nome popolare di ‘castello dell’ovo’, nome che già si legge nei documenti del secolo tredicesimo relativi al regno di Carlo I d’Angiò e dovuto alla sua forma appunto ovulare, forma che gli era stata data da Ruggiero il Normanno nel secolo precedente quando questo re lo aveva ricostruito sulle rovine preesistenti. Il predetto Carafa riportò quella leggenda con dovizia di particolari e unitamente a diverse altre che riguardavano Virgilio (Era in nel tempo delo dicto Virgilio uno Castello edificato dentro mare sopra uno scoglio come per fino mò; el quale se chiamava ‘lo Castello Marino’ ouero ‘di mare’… Ib. Cap. XXXI).
Useful information
GRATUITO GRATUITO GRATUITO GRATUITO - Una vista incantevole del golfo e Napoli - Ingresso alla chiesa di San Pietro - WC - L'ascensore casteldellovo@comune.napoli.it - Collocato su un'isola - Posto per mostre ed eventi speciali - Molti ristoranti intorno
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