Castel Colz is a Renaissance castle located in the center of the small village of La Villa, in the Bolzano municipality of Badia. The first traces of the building date back to 1536, when Hans von Rubatsch had permission from Emperor Ferdinand I to build a noble residence. The construction, in Gothic style, carried out on a dolomite rock spur, ended within a year or so. The castle consists of four towers, two of which are round and two other rectangular. Later the building was modified by the Colz, whose name it still retains, and then by the Winklers and then again by the Mayerhofers. The name of Castel Colz is also linked to that of Francesco Guglielmo Brack (in Ladin "Gran Bracùn"), a knight really existed, even if his deeds are often linked to mere legends of cruelty in Val Badia. Castel Colz was left in ruins around 1850, but in 1988 it was restored to be used as a luxury grand hotel. In 2010, the structure closed the business to return to being a private residence. https://www.histouring.com

Castel Colz (ladino: Ćiastel Colz) è il nome con cui viene comunemente chiamato un castello rinascimentale situato a La Villa, nel comune di Badia, in Provincia di Bolzano. Per gli abitanti del posto, di madre lingua ladina, è semplicemente la gran ćiasa. Cenni storici Le prime tracce del castello si hanno quando Hans von Rubatsch ottenne dall'imperatore Ferdinando I l'autorizzazione alla costruzione di una residenza nobiliare a La Villa in Badia, e chiamarla Rubatsch (e "Residenza Rubatsch" è un altro nome con cui è nota la costruzione): è il 1536. Un anno dopo la costruzione è terminata. È un edificio tozzo, cubico, in stile gotico, che sorge su uno sperone roccioso dolomitico. Quattro sono le torri: due rotonde, due rettangolari, agli angoli opposti. Successivamente fu modificato dai Colz, a cui deve il nome attuale. Nel XVII secolo si succedettero prima i Winkler (che cambiarono il nome in Winkler von Colz-Rubatscher), poi i Mayerhofer. Da metà ottocento cominciò ad andare in rovina, ma alla fine degli anni ottanta cominciò un'opera di restauro, giunta al termine: il castello oggi ospita un albergo di lusso. Il nome del castello è legato alle avventure di Franz Wilhelm Prack (o Brack) zu Asch, detto il Gran Bracùn ("il Braccone"), un cavaliere crudele e allo stesso tempo cortese realmente esistito (nella seconda metà del XVI secolo), che vive nelle storie e leggende della Val Badia, e che sarebbe stato ucciso proprio da un membro della famiglia Colz.

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