Il castello Visconteo è una fortificazione medioevale che sorge a sud di Legnano su un'isola naturale del fiume Olona
Il castello Visconteo è una fortificazione medioevale che sorge a sud di Legnano su un'isola naturale del fiume Olona. È conosciuto anche come castello di San Giorgio (lat. Castrum Sancti Georgi) sin dal XIII secolo[9]. Il complesso architettonico è situato in viale Toselli, fra il parco Castello e piazza I Maggio.
La presenza di un castello a Legnano è collegata alla funzione strategica che ebbe la città del Carroccio dal Medioevo al XVI secolo. Legnano si trovava infatti lungo un'importante via di comunicazione medievale che costeggiava l'Olona e che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero con il Lago Maggiore), la via Severiana Augusta, esistente fin dall'epoca romana. La moderna strada del Sempione, realizzata durante l'epoca napoleonica, riprende nel suo tracciato l'antica strada in uso in epoca romana e medievale.
La difesa di Legnano era importante perché una sua eventuale conquista poteva consentire ai nemici di Milano un facile accesso al contado milanese nord-occidentale per via del fatto che si trovasse allo sbocco della Valle Olona, che termina a Castellanza e di puntare, grazie a questa strada, al capoluogo meneghino. Nel Medioevo Legnano, sebbene appartenesse formalmente al Seprio, gravitava infatti intorno a Milano. Il legame tra Milano e la città del Carroccio non fu solo militare, ma anche economico: infatti, Legnano e gli altri contadi che gravitavano intorno al capoluogo meneghino, fornivano a Milano anche parte delle derrate alimentari prodotte.
Quando appartenne agli Visconti, il castello di Legnano faceva parte di un più ampio sistema difensivo della cintura che racchiudeva Milano. In particolare, le fortificazioni erano situate nei luoghi dove i Visconti possedevano un maggior numero di proprietà immobili. I castelli situati intorno a Milano svolsero la loro funzione sia per scopi militari, principalmente per attacchi esterni e per guerre civili interne alla signoria milanese, che per altri fini. Erano infatti utilizzati anche come luoghi di villeggiatura estiva, che permetteva ai signori di lasciare la città nei mesi più caldi, durante i quali scarseggiava l'acqua e imperava il caldo, complice la vicinanza degli edifici cittadini: all'epoca le abitazioni, a Milano, erano divise da anguste stradine. Altro utilizzo era l'organizzazione di battute di caccia nei boschi situati nei pressi dei castelli, sport che era assai comune nel XII e nel XIII secolo.
Nell'Alto Milanese i castelli erano numerosi. Sono giunti sino al XXI secolo anche le fortezze di Crenna, Somma Lombardo, Orago, Cassano Magnago, Fagnano Olona e Turbigo, mentre possedevano un castello, poi andato distrutto nel corso dei secoli, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno.
Nel XVI secolo il borgo conobbe una fase di declino, dato che cominciò a slegarsi da Milano perdendo gradualmente la sua funzione strategica; in questo modo, da importante avamposto militare si trasformò in semplice centro agricolo. Infatti, già dal secolo precedente, il Seprio perse il suo atteggiamento ribelle nei confronti di Milano, e quindi la presenza di truppe fisse al confine del contado milanese non era più giustificata. Di conseguenza, anche il castello perse la sua funzione militare. Per tale motivo, sulle torri del castello non si trovano postazioni per armi di artiglieria, che iniziarono infatti a diffondersi sui campi di battaglia proprio nel XVI secolo.
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