Palazzo Farnese (Piacenza)
Provincia di Piacenza Emilia-Romagna Italy
castle, chateau
Palazzo Farnese e Cittadella Viscontea di Piacenza
Provincia di Piacenza Emilia-Romagna Italy
castle, chateau
Palazzo Farnese is a palace in Piacenza, northern Italy
Palazzo Farnese è uno dei più importanti monumenti della città di Piacenza
Previous names
Palazzo Farnese (Piacenza), Palazzo Farnese e Cittadella Viscontea di Piacenza
Description
Palazzo Farnese is a palace in Piacenza, northern Italy. This large partly constructed palace is located on the banks of the River Po in the city of Piacenza in Northern Italy. In 1556, Ottavio Farnese, Duke of Castro and of Parma, also became Duke of Piacenza and initially set up his court there. Ottavio decided on a residence in the city possibly because he could feel more secure due to the presence of a Spanish garrison. The palace was commissioned by Ottavio's wife, Margaret of Austria, daughter of Emperor Charles V. The new edifice was erected over a former fortress built by the Visconti in 1352, part of which can still be seen. An initial design was made by Francesco Paciotto, from Urbino, and in 1558, the architect Giacomo Barozzi da Vignola, better known as Vignola, was brought in to revise the designs. Vignola had already been commissioned to design the Villa Farnese at Caprarola (Latium) for Cardinal Alessandro Farnese, the older brother of the Duke. Vignola had to take Piacotto's design into account but significantly revised the design which was presented to the patrons in 1561. The drawings are for a vast palace on a scale paralleled only by the Vatican Palace in Italy; the rectangular plan is circa 111 metres by 88 metres. The building works were entrusted to Giovanni Bernardo Della Valle, Giovanni Lavezzari and Bernardo Panizzari (Caramosino). The actual construction, however, made up only less than a half of Vignola's original project and lacked many of the planned architectural features; missing elements include part of the exterior surrounding walls, the main façade modelled on the ancient triumphal arch and with a large tower, and a theater in the large inner courtyard. The expenditure of such a large palace plus the political machinations of the Piacentine nobility may have caused Ottavio not to complete the building and instead move his court from Piacenza to Parma. The construction of this partly built palace was completed in 1602, under Duke Ranuccio I. After the death of the last Farnese duke in 1731, the palace fell into disrepair. Restoration began only in the early 20th century and today the Palazzo Farnese at Piacenza houses an important series of museums and exhibitions. Ducal Chapel The Ducal Chapel (Cappella Ducale or Cappella Grande) was used by the family for its religious rites. It is a hall on a square plan, turned into an octagon by the introduction of four apses at the corners. The sides have the same length as the chapel's height up to the hemispherical dome. The chapel is decorated with lilies from the Farnese coat of arms and Mannerist masks portraying angels. Other symbols referring to the Ducal family such as the unicorn, starfish, dolphins and turtles, appear in the large frieze.
Palazzo Farnese è uno dei più importanti monumenti della città di Piacenza. Posto in piazza Cittadella, ospita i Musei Civici della città nonché l'Archivio di Stato. Questa è la ripartizione degli allestimenti presenti: Piano terra: Museo delle Carrozze, Museo Archeologico. Piano ammezzato: Museo del Risorgimento. Piano rialzato: Scultura, Sezione medievale, Armeria, Fasti di Alessandro e Paolo III. Primo piano: Fasti di Elisabetta, Pinacoteca e Cappella ducale. Storia Ubicazione e piano iniziale Nell'attuale piazza Cittadella, zona nord della città, ad un passo dalle mura e dal fiume Po, già dal 1352 sorgeva un fortilizio, voluto da Galeazzo II Visconti, Duca di Milano e all'epoca signore della città. L'ubicazione non era casuale: essa consentiva di controllare l'abitato ma, in caso di necessità, permetteva un agevole accesso alla Lombardia – e quindi alla capitale viscontea, Milano - tramite il vicinissimo fiume. Nel 1545 Papa Paolo III, membro della famiglia Farnese, staccò le città di Piacenza e Parma dal Ducato di Milano – di cui allora erano parte – per erigerli in Ducato autonomo (il Ducato di Parma e Piacenza, appunto) sotto il comando del figlio Pierluigi Farnese. Costui scelse Piacenza quale sua dimora e fu obbligato a risiedere nella Cittadella viscontea, unico esempio di fortilizio militare della città: trovandola però antiquata e inadatta a rispondere alle esigenze belliche del suo tempo, pose mano alla sua trasformazione in poderosa fortezza. L'ubicazione del palazzo era infatti ottima, e per ragioni opposte a quelle dei Visconti: per questi, il fortilizio era l'ultima difesa prima di ritirarsi nelle fedeli terre lombarde; per i Farnese, esso era la porta d'ingresso del Ducato in caso di invasione da parte dei potenti Spagnoli, installati nel Ducato di Milano (che peraltro ritenevano Parma e Piacenza parte del Ducato di Milano, e quindi loro). Il Duca chiamò sia Michelangelo sia Antonio da Sangallo il Giovane ad elaborare una serie di progetti per cambiare il volto del palazzo. Tali progetti ebbero un'esecuzione iniziale ma vennero presto accantonati a causa della congiura che causò la morte violenta di Pierluigi, congiura ordita dai nobili piacentini e spalleggiata dal governatore spagnolo di Milano, Ferrante I Gonzaga: il quale, non a caso, occupò la città a nome di Carlo V. Progettazione e sviluppo Il figlio di Pierluigi, Ottavio Farnese, riuscì a mantenere il titolo ducale e, con una notevole dose di pazienza e abilità, divenne uno dei più affidabili alleati dell'Imperatore: si fece restituire Piacenza e ottenne la mano di Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V, passata alla storia col soprannome di “Madama” (da lei prende il nome Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica). Le alleanze in cui era inserito il nuovo Duca richiedevano certamente un cambio di percorso: da un lato, si privilegiò Parma quale capitale; dall'altro, diveniva inutile la costruzione di un apparato militare imponente (l'alleanza con l'Impero garantiva soldati in abbondanza): il consolidamento dello status di Sovrani indipendenti e la parentela con la Famiglia imperiale, però, obbligavano il Farnese a far sfoggio dello sfarzo richiesto al suo rango, e da questa esigenza nacque l'idea di riprendere il desiderio di Pierluigi, costruendo però questa volta non una fortezza bensì uno splendido palazzo di rappresentanza. Bisogna tenere inoltre conto che la nuova Duchessa amava Piacenza, tanto che decise di farsi seppellire proprio in questa città. Un primo progetto venne commissionato nel 1558 all'urbinate Francesco Paciotto, ma il progetto originale è ascrivibile agli anni 1560-1564 e si deve al Vignola. I lavori durarono sino al 1602 e vennero interrotti per la mutata situazione del piccolo Ducato padano: in quei cinquant'anni, infatti, i Farnese - da parenti di Papi e generi di Imperatori - divennero nient'altro che una pedina minore della politica imperiale in Italia. Si adattarono al nuovo corso rinunciando ai sogni di gloria e rifugiandosi nel lusso e nell'ozio del loro piccolo Stato. Quel palazzo di Piacenza, ancora a metà rispetto al progetto originale, già così era più che sufficiente alle esigenze ducali, e dunque la sua estensione da provvisoria divenne definitiva. Attraverso modifiche nel corso del XVI e XVII secolo, si cercò di adattare il palazzo a seconda Corte di un piccolo Ducato, e quindi a renderlo un poco meno imponente e un poco più intimo, pur senza rinunciare ad emulare la ricerca di sfarzo delle altre famiglie principesche padane (ad es. i Gonzaga a Mantova, gli Este a Modena). Infatti, durante il ‘600 e il ‘700 si apportarono continue migliorie alle stanze, alle decorazioni, alle suppellettili. Prova ne sono: l'Appartamento stuccato (1586-1589) o del Duca la Cappella ducale (1595-1598) l'Appartamento dorato (1675) o della Duchessa i Fasti farnesiani (fine del ‘500 – metà del ‘700)
Useful information
a pagamento 6.00 EUR oltre i 65 anni: 4.50 EUR 0 - 6 anni: gratuito 7 - 18 anni: 4.50 EUR 15 - 30 persone: 4.50 EUR Visite guidate a certe ore info.farnese@comune.piacenza.it - Sede dei Musei Civici - Bookshop sul territorio
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