Castle of Sant'Aniceto
Metropolitan City of Reggio Calabria Calabria Italy
castle, chateau
Castello di Santo niceto
Metropolitan City of Reggio Calabria Calabria Italy
castle, chateau
The Castle of Sant'Aniceto (also San Niceto) is a Byzantine castle built in the early 11th century on a hill in Motta San Giovanni, now in the province of Reggio Calabria, southern Italy
Il Castello di Santo Niceto, o Motta Santo Niceto (noto anche come Castello di Santo Niceto oppure Castello di San Niceto) è una fortificazione bizantina costruita nella prima metà dell'XI secolo sulla cima di un'altura rocciosa, tra quelle che dominano la città di Reggio Calabria, nei pressi del centro abitato di Motta San Giovanni
Previous names
Castle of Sant'Aniceto, Castello di Santo niceto
Description
The Castle of Sant'Aniceto (also San Niceto) is a Byzantine castle built in the early 11th century on a hill in Motta San Giovanni, now in the province of Reggio Calabria, southern Italy.
It is one of the few examples of High Middle Ages architecture in Calabria, as well as one of the few well-preserved Byzantine fortifications in the world. The name derives from that of St. Nicetas, a Byzantine admiral who lived in the 7th-8th centuries.
History
The castle was built as a refuge and a warning place during a period in which the ravages of Saracen pirates on the Calabrian and Sicilian coasts were frequent. When the Normans conquered southern Italy, the structure was enlarged, with the addition of rectangular towers.
In the 13th century the castle became the command center of the flourishing fief of Sant'Aniceto (which included Motta San Giovanni and Montebello). Two centuries later, entered in conflict with Reggio Calabria, and in 1459 it was destroyed by Alfonso of Calabria.
Architecture
The castles has an irregular plan, which reminds that of a ship with the bow directed towards the mountains and the aft to the sea.
Nest to the entrance are two square towers. At the feet of the short steep path leading to the plain below is a small church, which has a frescoed dome portraying the Christ Pantokrator, a typical subject of Byzantine Art.
The height of the well-preserved walls varies from 3 to 3.5 meters, and they are some one meters thick.
Il Castello di Santo Niceto, o Motta Santo Niceto (noto anche come Castello di Santo Niceto oppure Castello di San Niceto) è una fortificazione bizantina costruita nella prima metà dell'XI secolo sulla cima di un'altura rocciosa, tra quelle che dominano la città di Reggio Calabria, nei pressi del centro abitato di Motta San Giovanni. Rappresenta uno dei pochi esempi di architettura alto medievale calabrese, nonché una delle poche fortificazioni bizantine sottoposte a lavoro di restauro e recupero.
Storia
Il castello fu costruito come luogo di avvistamento e di rifugio per la popolazione reggina, in seguito all'intensificarsi delle scorribande saracene lungo le coste calabresi e siciliane.
Con il passaggio della Calabria sotto il dominio dei Normanni, che conquistarono la fortezza intorno all'anno 1050, tale struttura fu ristrutturata ed ampliata con l'aggiunta di alcune torri rettangolari. Da questo momento vennero scritti documenti che ne danno notizia.
Nel corso del XIII secolo il castello divenne il centro di comando del fiorente feudo di Santo Niceto che nel 1200 fu tormentato dalle guerre tra Angioini ed Aragonesi che si avvicendavano sul territorio reggino e, come molte altre zone della Calabria, passò in diverse mani; nel 1321 fu consegnato agli Angioini.
Nel 1434 Santo Niceto diventa baronia e domina sui territori di Motta San Giovanni, Montebello e Paterriti (un riferimento antecedente a Motta San Giovanni si trova in un documento del 1412).
Nel XV secolo Santo Niceto, al pari delle altre motte filo-angioine, entrò in conflitto con la città di Reggio appoggiata dagli Aragonesi. Nel 1459, con il beneplacito del Duca Alfonso di Calabria, i reggini espugnarono Santo Niceto attraverso uno stratagemma: durante una notte buia, le squadre di armigeri reggini si appostarono in una valle nei pressi del castello, e dal lato opposto di esso lasciarono vagare un gregge di capre a cui erano stati applicate dei lumini accesi sulle corna. I castellani, scambiando il gregge per un esercito nemico, si lanciarono su di esso lasciando sguarnito Sant'Aniceto: i soldati reggini, approfittando della situazione, assalirono ed invasero il castello, mettendolo a ferro e fuoco.
In un documento del 1604 Santo Niceto è detto appartenere alla Baronia di Motta San Giovanni.
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Vista mozzafiato sull'Etna
I ruderi del castello
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