The remains of Poggiodiana Castle, or Misilcassino Castle, of Ribera are constituted by part of the perimeter walls and two towers, a quadrangular portion and a cylindrical, 25 meters in height and about 30 meters in circumference, of particular interest for the characteristic crowning corbels. Developed in about 3000 m² with an irregular plan, from the north side svettava on a precipice of over 300 meters, at the foot of which flows the river vegetables, east one sees the village of La Ribera. The fortress was firmly closed by an alignment of internal manufactured high approximately 20 meters and reinforced by a second defense wall. From a door on the sixth acute reached a second courtyard, where insisted the guard post with the accommodation of squires and the armoury, and opened the magazines and the scuderia. From the courtyard, thanks to the stairs, you saliva on the upper floors, where the lords were staying in the large apartments. The castle was built in the XII century by the Normans in defense of small neighboring communities and land between the Platani (Eraclea Minoa) and Triocala (Caltabellotta), and known until the XIV century with the name saraceno of Misilcassino, i.e. place of descent on horseback. Granted to Maletta family, from these was inherited by Scaloro degli Uberti, who made himself guilty of perfidy you saw confiscate the castle that was given to Monterosso for subsequently passes to the Chiaramonte and Guglielmo Peralta. In the fifteenth century it passed into the possession of the Counts Luna, in memory of these changed its name to take finally the appellative of Castello di Poggiodiana in honor of the noblewoman Diana Moncada, daughter of the prince of Paternò Luigi Guglielmo Moncada and wife of Vincenzo Luna. https://www.e-borghi.com

Il castello di Poggiodiana, detto anche castello di Poggio Diana o castello di Misilcassino si trova a Ribera, in provincia di Agrigento ed è situato su una collina a circa 200 metri d'altezza. Del castello rimangono parte delle mura perimetrali e due torri, una quadrangolare e una cilindrica, di 25 metri di altezza e circa 30 metri di circonferenza, di particolare interesse per il caratteristico coronamento a beccatelli. Sviluppato su circa 3000 m² di superficie con una pianta irregolare, dal lato nord svettava su uno strapiombo di oltre 300 metri, ai cui piedi scorre il fiume Verdura, ad est si scorge l'abitato di Ribera. La fortezza era chiusa saldamente da un allineamento di fabbricati interni alti circa 20 metri e rinforzata da un secondo muro di difesa. Da un portone a sesto acuto si raggiungeva un secondo cortile, dove insisteva il posto di guardia con l'alloggio degli armigeri e l'armeria, e si aprivano i magazzini e la scuderia. Dal cortile, grazie a delle scale, si saliva ai piani superiori, dove i Signori alloggiavano nei vasti appartamenti. Storia Il castello fu costruito nel XII secolo dai Normanni a difesa delle piccole comunità vicine e delle terre tra il Platani (Eraclea Minoa) e Triocala (Caltabellotta), e conosciuto fino al XIV secolo col nome saraceno di Misilcassino, ossia luogo di discesa a cavallo. Concesso alla famiglia Maletta, da questi passò per eredità a Scaloro degli Uberti che resosi reo di fellonia si vide confiscare il castello che venne dato ai Monterosso per passare successivamente ai Chiaramonte ed a Guglielmo Peralta. Nel XV secolo passò in possesso dei conti Luna, in memoria di questi ha cambiato denominazione per prendere infine definitivamente l'appellativo di castello di Poggiodiana in onore della nobildonna Diana Moncada, figlia del principe di Paternò Luigi Guglielmo Moncada e moglie di Vincenzo Luna.

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