Castello Orsini-Odescalchi
Città metropolitana di Roma Capitale Lazio Italy
castle, chateau
Castello Orsini-Odescalchi
Città metropolitana di Roma Capitale Lazio Italy
castle, chateau
Castello Orsini-Odescalchi is a castle in Bracciano, in the Province of Rome, Lazio, Italy
Il Castello di Bracciano, conosciuto anche come Castello Orsini-Odescalchi, è un edificio del XV secolo costituito da tre cinta di mura esterne; di forma pentagonale, presenta cinque torri, una per ogni vertice della fortificazione esterna
Previous names
Castello Orsini-Odescalchi, Castello Orsini-Odescalchi
Description
Castello Orsini-Odescalchi is a castle in Bracciano, in the Province of Rome, Lazio, Italy. It is located on the southern shore of Lake Bracciano. It was built in the 15th century, and combines the functions of a military defence structure and a civilian residence of the feudal lords of the period, the Orsini and Borgia, both papal families. As one of the largest and best-maintained castles in Italy, it also houses a museum; as a centre of cultural events, the Castello has hosted several high-profile weddings like the ones of Tom Cruise/Katie Holmes, Eros Ramazzotti/ Michelle Hunziker, and Petra Ecclestone/James Stunt. Geography The well-preserved medieval castle Castello Orsini-Odescalchi is 3 km (alongside the road leading to Trevignano Romano) from the Bracciano town which is 30 km away from Rome. It is located on the southern shore of the volcanic lake (Lago di Bracciano or "Sabatino", the eighth largest lake in Italy). The railway Line FR3 connects it with Rome (stations of Ostiense and Valle Aurelia) in about 55 minutes. Close to it lie the two medieval towns of Anguillara Sabazia and Trevignano Romano. The castle's earliest history is inferred to be linked to one of the numerous towers built in the tenth century as a defence against the Saracen attacks, as implied by the ancient name of Castrum Brachiani. In the eleventh century the neighbouring territory was acquired by the Prefetti di Vico family, who turned the tower into a castle. Ferdinand Gregorovius dated the possession of Bracciano by the Orsini to 1234. From 1375 it was a Papal possession.[2][4][5] In 1419 the Colonna Pope Martin V confirmed the fiefdom of Bracciano in the Orsini family branch of Tagliacozzo. Under this powerful family Bracciano developed into a flourishing town, famous in the whole of Italy for its castle, which was enlarged, starting from 1470, by Napoleone Orsini and his son Virginio. In 1481 it was host to Pope Sixtus IV, who had fled from the plague in Rome; the Sala Papalina in one of the corner towers commemorates the event. Four years later, however, the city and the castle were ravaged by Papal troops under Prospero Colonna, and subsequently a new line of walls was built.[2][4][5] The construction of the Orsini-Odescalchi Castle was started by Napoleon Orsini of the Orsini family in 1470. It was completed by his son Virginio Gentil, in 1485. Francesco di Giorgio Martini was the architect. Over the centuries of its existence the castle has been the venue of many a conflict between Colonna and Borgia noble families. In 1494 Charles VIII of France and his troops marching against Rome stopped at Bracciano. This act led to the excommunication of the Orsini. In 1496, the castle which was under the Orsini family who were politically well connected and prosperous, attracted the ire of Pope Alexander VI whose son Giovanni di Candia led a papal army and tried to capture it. However, the Orsinis successfully resisted the attack. Cesare Borgia, another of Alexander's natural sons, was unsuccessful in his attempt to take the Orsini stronghold a few years later. During this time the castle underwent modifications with many interior decorations created in the form of paintings and frescoes by Antoniazzo Romano, a Roman painter and sculptor of the 15th century. Pope Sixtus IV, born Francesco della Rovere, had shifted from Rome to this castle during the plague epidemic. At this time, the rooms where the Pope stayed were decorated with frescoes by the Taddeo Zuccari and Federico Zuccari brothers.
Il Castello di Bracciano, conosciuto anche come Castello Orsini-Odescalchi, è un edificio del XV secolo costituito da tre cinta di mura esterne; di forma pentagonale, presenta cinque torri, una per ogni vertice della fortificazione esterna. Il castello fu costruito da Braccio da Montone (della famiglia Fortebracci) poi passato all'Orsini militante nelle truppe di Braccio, dietro richiesta del papa Martino V (1418). È attualmente di proprietà degli Odescalchi, famiglia che proprio dagli Orsini rilevò la signorìa di Bracciano alla fine del XVII secolo. Il castello, aperto al pubblico nel 1952 da Livio IV Odescalchi, è oggi visitabile e viene spesso usato per ricevimenti, celebrare matrimoni e per altri eventi privati e culturali. Storia Il castello sorge nel 1470 intorno alla vecchia rocca medioevale dei Prefetti di Vico, risalente al tredicesimo secolo, su ordine di Napoleone Orsini che poi viene portata a termine dal figlio Gentil Virginio Orsini nel 1485. Nel 1485 fu ospite della famiglia Orsini il vescovo di Mantova Ludovico Gonzaga, figlio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga, che fuggì da Roma a causa della peste[1] Nella sua storia il castello subisce molti cambiamenti dall'iniziale progetto di Francesco di Giorgio Martini. Papa Alessandro VI nel 1496 arriva a sequestrare il castello, animato da un profondo risentimento verso gli Orsini. In questi anni risalgono le prime decorazioni, tra i più famosi il ciclo della donna medievale che illustra la vita di corte del tardo Medioevo e l'affresco di Antoniazzo Romano[2] che riproduce il trionfo di Gentil Virginio Orsini, pagina importante di questo pittore del Quattrocento. Terminato il diverbio con il papa gli Orsini riprendono il possesso del castello continuando così l'abbellimento e ampliamento del castello. Alla fine del Cinquecento Giacomo Del Duca, allievo di Michelangelo, realizza una serie di interventi in occasione del sontuoso matrimonio tra Isabella de' Medici e Paolo Giordano Orsini. In quella circostanza i fratelli Taddeo e Federico Zuccari furono chiamati a decorare alcune sale, tra le quali quella che nel 1481 ospitò papa Sisto IV della Rovere in fuga dalla peste che infuriava a Roma. Gli Zuccari, due tra i più importanti artisti della fine del Cinquecento, realizzarono gli affreschi con l'oroscopo dei due sposi e gli emblemi delle due insigni casate. Nel 1696 agli Orsini subentrarono gli Odescalchi antica famiglia di origine comasca, il cui prestigio si incrementò notevolmente quando uno dei suoi membri ascese al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI. Descrizione L'ingresso del castello L'arco che sovrasta il viale d'entrata del castello è opera di Jacopo del Duca al quale Paolo Giordano Orsini lo commissionò dopo la costruzione dei giardini del castello nell'ultima metà del Cinquecento. Alla bugnatura aggettante si alternano le rose Orsini, sovrastate dallo stemma della famiglia. Il granaio È il primo ambiente che si incontra salendo al castello: il grande edificio rettangolare aveva una doppia funzione: la scuderia al piano terra e il luogo di conservazione del grano nella parte più alta. Si tratta di una costruzione più tarda che testimonia il ruolo fondamentale del castello nell'organizzazione dalla vita economica del feudo. L'armeria Sovrastata da un robusto arco sorretto da pilastri in pietra, si trova la porta che immette ad una serie di ambienti, in parte scavati nella rupe e rischiarati da finestre, destinati al corpo di guardia ed al presidio del castello, con deposito di armi e di munizioni. Dall'ultimo di questi ambienti si accede ad un cunicolo di drenaggio destinato a raccogliere l'acqua piovana che cadeva nella corte. La sala Papalina Ricavata all'interno della torre nord la sala Papalina è anche ricordata per aver ospitato papa Sisto IV Della Rovere nel 1481, fuggito dalla pestilenza che flagellava Roma. Il soffitto venne affrescato dai fratelli Zuccari nel 1560 in occasione delle nozze tra Paolo Giordano Orsini e Isabella de' Medici con l'oroscopo delle nozze inserito in una splendida decorazione a grottesche su fondo oro. La sala Umberto Umberto I vi dimorò nel 1900. La decorazione del soffitto a cassettoni è attribuita alla scuola di Antoniazzo Romano e venne realizzata probabilmente alla fine dei lavori di costruzione del castello intorno al 1491. Gli arredi e in particolare il letto hanno nei frontali originali elementi cinquecenteschi. La sala del Trittico Chiamata così per la composizione a trittico di un'interessante pala d'altare della prima metà del Cinquecento con due ante d'organo di Antoniazzo Romano che raffigurano un'annunciazione. Accanto a queste opere sono raccolte in questa sala altri dipinti della collezione di opere del Quattrocento qui collocate probabilmente da Baldassarre Odescalchi in occasione del riarredo del castello. La sala del Pisanello È detta del Pisanello per lo stile degli affreschi del fregio, che volutamente si riferiscono a quella scuola come omaggio ai rapporti di Gentil Virginio Orsini con la casa di Aragona. Alle pareti accanto ai ritratti di Scuola Fiamminga di membri della famiglia Odescalchi della metà del Seicento, troviamo il ritratto del papa Innocenzo XI. È conservata in questa sala anche una parte della preziosa collezione di ceramiche dei più significativi centri di produzione italiana: le tipologie sono diverse e le epoche rappresentate vanno dalla metà del XV secolo fino al XVIII.
Useful information
GRATUITO 8.50 EUR 6 - 12 anni: 6.00 EUR 0 - 5 anni: gratuito 25+ persone: 6.00 EUR - Collezione di affreschi - Visita guidata castello@odescalchi.it - Museo di storia - La pinacoteca del Castello
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