Castello di Montegufoni
Città Metropolitana di Firenze Toscana Italy
castle, chateau
Castello di Montegufoni
Città Metropolitana di Firenze Toscana Italy
castle, chateau
Castello di Montegufoni History The Castle of Montefugoni is located in the Chianti area, not far from Florence and in a perfect position to reach Pisa, Siena, Arezzo and San Gimignano
Il Castello di Montegufoni è situato a Montegufoni, una frazione del comune di Montespertoli a 20 km a sud di Firenze
Previous names
Castello di Montegufoni, Castello di Montegufoni
Description
Castello di Montegufoni History The Castle of Montefugoni is located in the Chianti area, not far from Florence and in a perfect position to reach Pisa, Siena, Arezzo and San Gimignano. Built in the post-Carolingian period by the noble family of the Ormanni family mentioned by Dante Alighieri in the Divine Comedy. In 1135, the Florentines attacked the castle for the first time, attempting to raze it to the ground. The building was left in ruins until the thirteenth century when it became property of the Acciaioli family, in the person of Gugliarello Acciaioli. His descendants grew enormously thanks to the bank they owned and towards the end of the 13th century, Montegufoni has now become a complex consisting of the central building and seven smaller buildings surrounded by walls: the so-called seven old villas of the ancestral castle of Montegufoni mentioned in an inscription of the castle. In 1310 Niccolò Acciaioli was born here in a room of the castle, later transformed into a chapel. He later became the Great Seneschal of the Kingdom of Naples and a close friend of Boccaccio and Petrarch. In 1348, the king of Naples Luigi di Taranto, removed from his reign following the conflict with the King of Hungary, took refuge with his prime minister in Montegufoni. He used to banquet with the bishop Angelo Acciaiuoli in the Banquets hall, which overlooks the part of the castle, now called the Cortile dei Duchi. In 1386 by Donato Acciaioli, a person who possessed the titles of Duke of Athens, Senator of Rome and Gonfalonier of the Republic of Florence, the tower was built that still dominates the castle. In 1396, Donato was banned from Florence, but his assets were saved from his cardinal brother's confiscation. The three sons of Donato resided at the Court of Athens until one of them, Agnolo di Jacopo, returned to Montegufoni with his son (the Duke Francesco) and his cousin (it is in that period that the appellative Court of the Dukes). In 1546, another Donato restored the tower on the model of the Tower of Arnolfo of the Palazzo Vecchio in Florence and built the arms room (today called the Gallery) and in this period Montegufoni became the meeting point of many Florentine artists. In 1612, Cosimo II de 'Medici was invited to Montegufoni. Around 1650, Donato with his wife Anna Maria Altoviti restored the whole castle, giving it the appearance that it still maintains, connecting the seven buildings until then distinct. The castle continues to be one of the most celebrated haunts of Florentine high society throughout the seventeenth century and also during the eighteenth century, until the economic decline of the Acciaioli family, who sells it to the Baracchi family. In 1909, Sir George Sitwell, an eccentric Englishman, falls in love with the splendid structure of Montegufoni and decides to buy it in the name of his son Sir Osbert Sitwell. After becoming its owner Sitwell begins to enrich and beautify the castle. In 1922 he called to decorate the castle Gino Severini, who created a series of frescoes. During the Second World War, to prevent them from being stolen, works of art were hidden in Montegufoni such as the Adoration of the Magi by Domenico Ghirlandaio, the Primavera by Sandro Botticelli and the Madonna di Ognissanti by Giotto. Sir Osbert Sitwell lived there until 1969 when he died and in 1972 he was finally bought by the current owners, the Posarelli family, who began to restore it to make it a luxurious vacation spot. The Castle of Montefugoni is located in the middle of a vast estate cultivated with vineyards and olive trees, harmoniously integrating itself into nature in perfect balance between architecture and landscape. After passing the majestic facade, the central courtyard immediately transmits a sense of severe austerity, but soon passing through the halls illuminated by the large windows, in the sloping gardens, in the sequence of rooms, one lives a shining and delicate sense of life, until it flows, in the great eighteenth-century salon, in a more refined and light atmosphere. The Castle offers a series of apartments and outbuildings within its walls, from different sizes but always very spacious, all furnished differently to meet the most varied tastes. The hotel has an excellent restaurant where dishes from the rich Tuscan tradition are served, combining simplicity with quality and elegance. A building with a refined charm, always the perfect setting for wedding ceremonies and events that remain etched over time: an experienced and qualified staff will be ready to offer a complete service and suggestions on every detail, from floral decorations to photographic services, from accompaniment musical to the rental of vintage cars, making an unforgettable day so special. https://www.histouring.com
Il Castello di Montegufoni è situato a Montegufoni, una frazione del comune di Montespertoli a 20 km a sud di Firenze. Montegufoni si erge sulla vecchia via Volterrana, la strada che congiunge Firenze con Volterra, arteria di comunicazione che a seguito della definitiva sottomissione di Volterra da parte di Firenze (1472) assunse un'importanza strategica per il commercio relativo alle risorse minerarie e al sale. Originariamente il castello appartenne alla famiglia degli Ormanni, una famiglia citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Storia Nel 1135 i Fiorentini attaccarono per la prima volta il castello tentando di raderlo al suolo. L'edificio fu lasciato in rovina fino al XIII secolo,quando divenne proprietà della famiglia Acciaioli, nella persona di Gugliarello Acciaioli. I suoi discendenti si arricchirono enormemente grazie alla banca di loro proprietà e verso la fine del XIII secolo, Montegufoni si era ormai trasformato in un complesso composto dal palazzo centrale e da sette edifici di dimensioni minori, circondati da mura di cinta: le cosiddette "sette vecchie ville del castello ancestrale di Montegufoni", citate in un'iscrizione del castello. Nel 1310 qui nacque, in una sala del castello successivamente trasformata in cappella, Niccolò Acciaiuoli, che diventò in seguito Gran Siniscalco del Regno di Napoli ed un caro amico di Boccaccio e di Petrarca. Nel 1348, il re di Napoli Luigi di Taranto, allontanato dal suo regno in seguito al conflitto con il Re d'Ungheria, si rifugiò con il suo primo ministro a Montegufoni. Egli aveva l'abitudine di banchettare con il vescovo Angelo Acciaiuoli nella sala dei Banchetti (sala oggi chiamata "il Teatro"), che dà sulla parte del castello oggi chiamata "Cortile dei Duchi". Nel 1386 da Donato Acciaioli, personaggio che possedeva i titoli di Duca di Atene, Senatore di Roma e Gonfaloniere della Repubblica di Firenze, venne costruita la torre che ancora oggi sovrasta il castello. Nel 1396 Donato venne bandito da Firenze, ma i suoi beni (compreso Montegufoni) furono salvati dalla confisca dal fratello cardinale. I tre figli di Donato risiederono alla Corte di Atene fino a che uno di loro, Agnolo di Jacopo, tornò a Montegufoni con il figlio (il duca Francesco) ed il cugino (è in quell'epoca che probabilmente nacque l'appellativo "Corte dei duchi"). Nel 1546 un altro Donato restaurò la torre sul modello della Torre di Arnolfo del Palazzo Vecchio di Firenze e costruì la sala d'armi (sala chiamata oggi "Galleria") e in questo periodo Montegufoni divenne il punto di ritrovo di numerosi artisti fiorentini. Nel 1612 Cosimo II de' Medici fu invitato a Montegufoni. Verso il 1650 Donato, con sua moglie Anna Maria Altoviti, restaurò tutto il castello, dandogli l'aspetto che tuttora mantiene, collegando i sette edifici fino allora distinti. Il castello continuò ad essere uno dei più celebri ritrovi dell'alta società fiorentina per tutto il XVII secolo e anche durante il XVIII, fino al declino economico della famiglia Acciaioli, che lo vendette alla famiglia Baracchi. Nel 1909 Sir George Sitwell, un eccentrico inglese, s'innamorò della splendida struttura di Montegufoni e decise di comperarla a nome di suo figlio Sir Osbert Sitwell. Dopo esserne divenuto proprietario, Sitwell iniziò ad arricchire e abbellire il castello. Nel 1922 chiamò a decorare il castello Gino Severini, che realizzò una serie di maschere e arlecchini in una camera. Durante la seconda guerra mondiale, per evitare che venissero trafugate o danneggiate, furono nascoste a Montegufoni, come in molti altri luoghi sparsi per la campagna toscana, opere d'arte come l'Adorazione dei Magi, di Domenico Ghirlandaio, la Primavera, di Sandro Botticelli e la Madonna di Ognissanti, di Giotto, questo grazie al lavoro di persone come Giovanni Poggi, funzionario delle Belle arti e direttore degli Uffizi e Cesare Fasola, ma anche di semplici cittadini. Galleria degli Uffizi nella seconda guerra mondiale. I baroni Sitwell hanno fatto del castello un importante centro culturale invitandovi artisti soprattutto americani e inglesi. Nel 1966, Sir Osbert, diventato un autore britannico celebre, si stabilì definitivamente al castello. Colpito dalla malattia di Parkinson vi morì nel 1969. Nel 1972 Reresby Sitwell vendette il castello all'attuale proprietario Sergio Posarelli, che iniziò a restaurarlo per fare del castello di Montegufoni un lussuoso luogo di vacanza.
Useful information
GRATUITO - WiFi - Il giardino info@montegufoni.it - Proprietà privata (un hotel) - Ospita la sala affrescata di Gino Severini detta "La Sala delle Maschere"
-
External links
Nearby castles