Bibbiano Castle
Province of Siena Tuscany Italy
castle, chateau
Castello di Bibbiano
Province of Siena Tuscany Italy
castle, chateau
This fortified castle in Bibbiano dates back to the year 850 This castle was the property of the Longobard Count Guinigi di Reghinari at the time of Ludovico II
Il castello di Bibbiano è un complesso architettonico situato a Bibbiano, frazione di Buonconvento in provincia di Siena
Previous names
Bibbiano Castle, Castello di Bibbiano
Description
This fortified castle in Bibbiano dates back to the year 850 This castle was the property of the Longobard Count Guinigi di Reghinari at the time of Ludovico II. The name ‘Bibbiano’ comes from ‘Bibbio’ (in Latin ‘bibianum’), an aquatic bird similar to duck which used to inhabit this area. The castle belonged to the Guiglieschis when, in 1051, Emperor Arrigo III gave it over to the protection of the Abbey of Sant’Antimo. Bibbiano then passed into the hands of the Cacciacontis who, in 1197, gave it to the Republic of Siena. It was at this time that the castle was re-fortified. Further restructuring took place in 1338 and in 1400. Despite being used both as a residence and as a fort, Bibbiano today still has the appearance of a classic medieval castle. Its quadrilateral walls are surrounded by a ditch, the main entrance has a drawbridge and two corner towers form part of the double defensive walls. An earthquake destroyed the top part of the central building in 1909 and was subsequently rebuilt. https://www.tuscany-charming.it
Il castello di Bibbiano è un complesso architettonico situato a Bibbiano, frazione di Buonconvento in provincia di Siena. Storia L'insediamento risale all'850 ed era proprietà del legato imperiale al tempo di Ludovico II, Guinigi di Reghinari, conte longobardo: della sua famiglia (detta Guinigi o Winigi) si trovò uno stemma nell'oratorio del fortilizio della Torre, costruito nel IX secolo. Il castello è appartenuto alla famiglia dei Guiglieschi fino al 1051, quando Arrigo III lo destinò all'abbazia di Sant'Antimo, per poi passare di mano ai conti Cacciaconti. Da questi il castello passò alla Repubblica Senese nel 1197 che provvide a fare opere di rafforzamento e difesa. Nel 1298 il suo oratorio venne assegnato alla diocesi di Siena (oggi è sotto la parrocchia di San Lorenzo a Bibbiano). Verso il 1345 era dei Bichi, che vi avrebbero ospitato anche il pittore Pietro Lorenzetti. Nel Quattrocento vi lavorò all'ammodernamento Giorgio Lombardo. Nella prima metà del XVI secolo fu restaurato da Baldassarre Peruzzi per conto del cardinale Raffaello Petrucci, che ne aveva preso possesso dal 1515. È stato quindi proprietà dei Borghese (qui visse la sua adolescenza Marcantonio Borghese padre di Paolo V, prima di intraprendere la sua folgorante carriera alla Corte pontificia di Roma), dei Chigi (che sborsarono 70.000 ducati) e dei Malavolti. Nel 1909 un terremoto fece crollare la sommità della torretta delle mura che venne poi ripristinata. Nel 1913 l'avvocato Mario Costanti Marri Mignanelli lo acquistò. Nel 1922 venne dichiarato monumento nazionale. In seguito fu del cavaliere Silvio Nardi, proprietario anche della tenuta di casale del Bosco che circonda Bibbiano. Al 2011, il castello è proprietà privata ed è previsto un progetto per la sua destinazione a fini turistico-alberghieri. Descrizione Di aspetto medievale e merlatura guelfa, è cinto su tre lati da un fossato con ponticello in muratura (in origine era presente un ponte levatoio) e parziale camminamento per la ronda. Il camminamento resta solo sul lato nord, mentre nell'angolo ovest è presente una garitta in mattoni, merlata e stondata sul lato interno, che doveva essere il riparo delle sentinelle di guardia. I lati sud-ovest e sud-est sono più bassi e peggio conservati: restano tracce di altre garitte perdute nelle mensole d'angolo superstiti. All'interno si trova un cortile ad anello, con al centro il mastio, collegato alle mura da un passaggio ad arco che scavalca la radura interna. Sull'arco un camminamento retto da mensole porta a una delle due originarie torrette d'angolo, con merlatura rifatta in stile, che sormonta il portale d'ingresso a nord-est. I basamenti murari sono leggermente scarpati e il mastio ha una cornice di archetti pensili su beccatelli all'altezza del primo piano, che reggono il leggero aggetto del piano superiore. In corrispondenza di un'altra torretta, dotata di arco ribassato in laterizi alla base e piombatoio, si trova il portale interno del cassero, posto in asse con l'accesso alle mura esterne e incorniciato elegantemente da bozze in arenaria tufacea. Il secondo piombatoio, che lo sovrasta, è un rifacimento recente. All'interno l'Annunciazione, ultima opera di Pietro Lorenzetti, e la Madonna nella cappella del castello, opera di Baldassarre Peruzzi.
Useful information
GRATUITO Il tutto è liberamente visitabile dall'esterno, l'interno solo su appuntamento
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