Relais Castello Bevilacqua
Provincia di Verona Veneto Italy
castle, chateau
Castello Bevilacqua
Provincia di Verona Veneto Italy
castle, chateau
Near Montagnana, among Verona, Vicenza, Padova e Rovigo
Il Castello Bevilacqua è un edificio risalente al XIV secolo, sito nel comune di Bevilacqua, in provincia di Verona
Previous names
Relais Castello Bevilacqua, Castello Bevilacqua
Description
Near Montagnana, among Verona, Vicenza, Padova e Rovigo. You will welcome in a magnificent Castel 'IV century: there is The Relais Castello Bevilacqua.
A magical place suspended between present and past an ancestral Castle with a lot of charm that can offer events and particular accomodation.
Let to the emotions culture and tradition to involve yourself. In the heart of the Veneto territory you will be guest of Relais Castello Bevilacqua.
http://www.castellobevilacqua.com
Il Castello Bevilacqua è un edificio risalente al XIV secolo, sito nel comune di Bevilacqua, in provincia di Verona. Ricco di affreschi, opere d'arte e sculture, dagli anni Novanta il maniero è adibito a manifestazioni, cerimonie, laboratori didattici, ed è aperto a visitatori e turisti.
Storia
Nell'anno 1336 iniziarono i lavori di costruzione del Castello Bevilacqua voluto da Guglielmo I Bevilacqua per difendersi dalle due, allora più potenti, signorie: gli Estensi e i Carraresi. Guglielmo Bevilacqua era un venditore di legname alla corte di Can Grande Mastino della Scala; dopo il suo trasferimento da Ala di Trento a Verona assunse sempre più prestigio economico fintanto da diventare vassallo del vescovo.Ben presto però il maniero iniziò a subire i primi attacchi: il primo risale agli inizi del XVI secolo, periodo in cui il castello Bevilacqua perse la funzione difensiva. Ma grazie all'intervento dell'architetto Michele Sanmicheli, nel 1532, il maniero venne trasformato in una dimora nobiliare. Molti secoli dopo il maniero subì un ulteriore e devastante attacco per opera degli austriaci che, nel 1848, decisero di darlo alle fiamme. Ben presto, però, la contessa Felicita Bevilacqua decise di dare avvio ad una serie di opere per portare il maniero al suo antico splendore. A seguito della sua morte, il castello venne ceduto alla fondazione “Bevilacqua- La Masa” e successivamente adibito a residence per anziani e indigenti. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale il castello venne occupato dai soldati tedeschi e, una volta abbandonato, venne trasformato in asilo infantile fino al 1966; proprio in quell'anno le fiamme bruciarono il castello. Nel 1990 il maniero viene acquistato dalla famiglia Cerato che intraprende una serie di lavori di restauro per farlo apparire come lo si può ammirare oggi.
Le strutture fortificate
Il Castello Bevilacqua, prima del 1532, era altamente fortificato: una prima cinta muraria con relativo fossato accoglievano gli ospiti. Dopo aver sorpassato il primo portone ci si trovava in un cortile in cui si trovavano stalle, abitazioni di artigiani e contadini. Attraversata questa corte si giungeva davanti ad una seconda cinta muraria con fossato aldilà dei quali sorgeva l'imponente castello.
Interno
LA CUCINA ANTICA
La cucina ospita una serie di strumenti ed elementi risalenti a periodi diversi. Tra questi, un focolare e un forno per il pane del XVI, uno spiedo e una macina manuale del XVII secolo. Infine è presente una botola, oggi non accessibile, che veniva usata come via di fuga in caso di eventuale assedio.
LA SALA DELLE ARMATURE
Un tempo la sala delle armature era utilizzata come dispensa; questo spiegherebbe il perché della volta a botte che caratterizza la sala: questo particolare tipo di volta assicurava una temperatura costante necessaria per la conservazione dei cibi. Dal soffitto pende un bellissimo lampadario decorato in ferro risalente ai primi anni del ‘900. Anche qui, come nella cucina antica, è presente una botola che veniva usata in caso di attacco al castello.
LA SALA SCRIPTORIUM DELL'AMANUENSE
La sala, anch'essa caratterizzata dal soffitto con volta a botte, era il luogo in cui si ritirava l'amanuense a copiare i testi. Tuttora si possono ammirare alcuni degli innumerevoli strumenti che l'amanuense usava. Tra questi : la penna con il relativo calamaio, la pergamena e un antico codice.
Gli amanuensi
Il lavoro dell'amanuense era fondamentale nel Medioevo per la diffusione dei testi. Solitamente questo compito era svolto da monaci che ricopiavano a mano i testi usando un inchiostro che veniva estratto dal nero di seppia e successivamente mescolato con altre sostanze, quali acqua, tuorlo d'uovo e resina per renderlo adatto alla scrittura. Per realizzare altri colori venivano invece utilizzati estratti vegetali, polveri minerali e bacche. I testi venivano copiati sulla pergamena cioè pelle essiccata di pecora o capra che veniva trattata fino a renderla liscia. Nonostante la diffusione della carta tra il XII-XIII secolo per molto tempo gli amanuensi continuarono a preferire la pelle essiccata in quanto era possibile raschiare via l'inchiostro in caso di errore.
LA CANTINA
La cantina del Castello Bevilacqua, usata un tempo per la conservazione dei vini e di altri vivande deperibili, è caratterizzata dalla temperatura costante durante tutto l'anno.
IL SALONE ROSA
Il Salone Rosa, anticamente affrescato e adibito a sala da pranzo, presenta decorazioni risalenti al 1756, anno in cui Gaetano Ippolito Bevilacqua fece sistemare il Piano Nobile. Accanto alle porte si possono ammirare due importanti cornici ovali al cui interno, originariamente, si trovavano alcuni ritratti degli avi del maniero. Sfortunatamente, durante l'occupazione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale le tele furono trafugate; è per questo che oggi all'interno delle cornici sono collocati gli specchi. Sopra alle porte è collocato lo stemma della famiglia Bevilacqua: un'ala dentro ad uno scudo sorretto da due cani e sormontato da una corona.Più recente è invece il restauro del pavimento, un terrazzo alla veneziana.
Il terrazzo alla veneziana
Il terrazzo alla veneziana o battuto, è una tipologia pavimentale che nasce nella Venezia di fine XV secolo. I pregi di questo tipo di pavimentazione sono l'isolamento termico e acustico e inoltre è adatta per ambienti molto ampi. Esistono essenzialmente due tipi di battuto: il paston e la palladiana.Il primo è formato da una base di calce spenta e da cocciopesto ( responsabili del colore rosa tipico di questo tipo di pavimentazione) ai quali viene aggiunta la pietra d'Istria e frammenti di marmo nero e rosso. La palladiana è formata invece da un impasto di calce spenta, frammenti di mattoni e pietra, scaglie di marmo colorato e pietre colorate. Con l'aiuto di un battipalo l'impasto viene battuto e una volta asciutto crea un effetto a dir poco variopinto.
LA SALA DEGLI AFFRESCHI
Ciò che rimane degli originali affreschi risalenti al 400 sono solo alcuni motivi geometrici di secondaria importanza. A causa dei vari incendi che hanno colpito il maniero le scene affrescate che decoravano le pareti sono andate distrutte.
La tecnica dell'affresco
Quella dell'affresco è una tecnica molto antica che prevedeva la stesura sul muro di uno strato grossolano di malta cui seguiva una seconda stesura di uno strato più sottile realizzato mescolando calce e sabbia. Infine veniva spalmato un leggero intonaco formato da sabbia fine e calce su cui venivano stesi i colori. La reazione chimica che si sviluppava tra la calce e l'anidride carbonica dell'aria permetteva la formazione di una sorta di pellicola che fissava i colori in modo permanente. Solitamente l'artista, prima di stendere i colori e di realizzare il disegno definitivo, realizzava il cosiddetto “disegno preparatorio”.
SALA DEI POETI
Questa sala, usata originariamente come sala da pranzo della famiglia Bevilacqua, prende il nome dalla passione di Ippolito Bevilacqua: la poesia. Lui si ritirava qui a creare i suoi componimenti ispirati alla tradizionale poesia pastorale.
SALA DELLA MUSICA
Il nome “Sala della musica” deriva dalla presenza di un pianoforte con cui si intratteneva la contessa Felicita Bevilacqua, primogenita dell'omonima famiglia. Dal punto di vista architettonico, la sala è caratterizzata dalla “volta a schifo”.
IL SALONE DELLE FESTE
Questo ampio salone anticamente affrescato veniva usato dai Bevilacqua come sala per banchetti e cene ai quali erano invitati amici, parenti e ospiti illustri.
I lampadari Cà Rezzonico
I lampadari di Cà Rezzonico furono creati utilizzando una tecnica, messa a punto da Giuseppe Briati, tipica di Murano e risalente al XVIII secolo. Questa tecnica prevedeva che del vetro color cristallo fosse soffiato e in un secondo momento si incastrassero pezzo per pezzo foglie e fiori policromi realizzati in pasta vitrea. Esempi di questi lampadari si possono ammirare nella reception del Castello Bevilacqua, nella Sala degli Affreschi, nella Sala dei poeti e nella Sala della Musica.
IL SALONE CONFERENZE
Il salone conferenze, che si trova al terzo piano del maniero, ospita tele rinascimentali in cui sono raffigurate scene belliche e religiose. Oggi, la sala ospita importanti meeting.
Useful information
GRATUITO
5.00 EUR
oltre i 70 anni: 3.00 EUR
5 - 10 anni: 3.00 EUR
0 - 4 anni: gratuito
10.00 EUR (guidato)
Famiglia: sconto del 10%
- Una piantina per seguire autonomamente
- La stanza delle armature
info@castellobevilacqua.com
Visita guidata 5.00 EUR / 10.00 EUR
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