La Rocca dei Bentivoglio è un castello situato a Bazzano nel comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna
La Rocca dei Bentivoglio è un castello situato a Bazzano nel comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna.
La Rocca dei Bentivoglio di Bazzano
Citata per la prima volta nel 1019, ma probabilmente di origini più antiche, venne totalmente riedificata per volere del marchese Azzo VIII d'Este tra il 1296 e il 1317 e trasformata in seguito in residenza signorile da Giovanni II Bentivoglio a partire dal 1473.
Attualmente è sede della omonima fondazione ed ospita il Museo civico archeologico Arsenio Crespellani e sale per le attività culturali del comune, il centro musica, la mediateca intercomunale e il centro studi "Tommaso Casini".
Storia
Non si conosce con precisione l'anno di costruzione del castello più antico di Bazzano, di cui non rimangono tracce. Tuttavia, in un documento risalente al 1019 viene citato il castrum di Bazzano[1], da riferire al fenomeno dell'incastellamento che si verifica durante il X secolo.
Nel 1038 il vescovo di Modena concesse in enfiteusi la curtis di Bazzano al marchese Bonifacio di Canossa, padre di Matilde. Pur non essendo menzionato fra i castelli matildici nelle antiche biografie dedicate alla contessa, l'edificio di Bazzano è legato a Matilde da una leggenda sopravvissuta nelle tradizioni popolari: si dice, infatti, che Bazzano fosse collegato al castello di Monteveglio tramite una galleria sotterranea, all'interno della quale sarebbero nascosti la corazza d'oro della contessa guerriera ed alcuni scrigni contenenti oggetti preziosi[2].
Dopo la morte di Matilde, avvenuta nel 1115, la corte e il castello di Bazzano ritornarono possedimenti del vescovo di Modena. In seguito il castello venne conteso tra il comune di Modena e quello di Bologna, in lotta per la definizione dei confini. Dopo un assedio fallito nel 1228, i bolognesi riuscirono ad espugnare Bazzano nel 1247: i Bazzanesi dovettero abbandonare il castello, potendo liberamente scegliere se trasferirsi a Bologna oppure a Modena o in qualunque altra località. Nel 1250 il castrum di Bazzano, comprendente le mura e gli edifici, viene completamente smantellato e le pietre furono trasportate a Monteveglio per la costruzione di una casa-torre destinata ai funzionari bolognesi.
Alla fine del XIII secolo, il marchese Azzo VIII d'Este, signore di Ferrara, Modena e Reggio, cominciò la sua espansione ai danni del territorio bolognese e appoggiato dai ghibellini romagnoli, intraprese la costruzione di un nuovo castello. Nel 1296, dopo un lungo assedio Bologna riuscì nuovamente ad impadronirsi del castello, portandone a termine la costruzione. La vittoria di Bologna viene definitivamente sancita con un lodo dal papa Bonifacio VIII nel 1299, in occasione dell'annuncio del giubileo: in segno di riconoscenza i bolognesi dedicano al papa una statua in rame dorato eseguita dall'orefice Manno da Siena, raffigurante il pontefice in atto di benedizione[3].
I lavori di costruzione furono completati nel 1310: la nuova struttura comprendeva una torre e un fabbricato ad essa adiacente, che oggi costituiscono il lato sud del cortile interno della Rocca, le mura e due casseri; uno dei due casseri fu presto abbattuto, poiché divenuto il fortilizio dei filo-modenesi, e al suo posto nel 1317 fu costruita l'attuale Torre dell'orologio.
Per tutto il Trecento e fino alla prima metà del Quattrocento il dominio sul castello fu a fasi alterne nelle mani dei bolognesi, dei Visconti e dello Stato Pontificio. Nel 1473 il palatium e il terreno circostante furono donati a Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna. I Bentivoglio apportarono consistenti modifiche all'edificio, inglobando le strutture militari tardo-duecentesche in un palazzo signorile, una delle "delizie" che i Bentivoglio possedevano nel circondario bolognese e frequentavano saltuariamente in occasione di feste e periodi di villeggiatura. Nel 1490 i lavori erano terminati e il palazzo rimase proprietà dei Bentivoglio fino al 1506, quando vennero scacciati da Bologna.
Nel 1508 il comune di Bologna destinò il castello di Bazzano a sede di uno dei tre "capitanati della montagna", un'ampia circoscrizione territoriale comprendente ventitré comuni delle vallate del Lavino e del Samoggia: all'interno della Rocca trovarono spazio il tribunale civile e penale del capitanato, gli uffici amministrativi, le carceri e la residenza del capitano e degli armigeri.
Nelle carceri della Rocca fu imprigionato nel 1799 Ugo Foscolo, allora luogotenente della guardia nazionale bolognese, catturato dagli ussari austriaci che avevano destituito la municipalità bazzanese. A ricordo di questo evento rimane la denominazione della cosiddetta "cella del Foscolo", situata al piano terra della Rocca, a destra del loggiato.
Durante l'Ottocento venne allestito un teatro nella "sala dei Giganti" e nel 1873 venne fondato il Museo civico "Arsenio Crespellani", nato dall'iniziativa di Arsenio Crespellani e di alcuni cittadini bazzanesi in seguito al rinvenimento dei pozzi-deposito, che espone i reperti archeologici del territorio dalla preistoria fino al Rinascimento. Sono presenti inoltre sale per le attività didattiche, la mediateca intercomunale e gli ambienti destinati ai convegni e agli eventi culturali.
GRATUITO
4.00 EUR
oltre i 65 anni: 3.00 EUR
0 - 14 anni: gratuito
15+ persone: 2.00 EUR
- Audioguida
- La chiesa
- Ospita il Museo civico archeologico Arsenio Crespellani e sale per le attività culturali del comune
- Visita guidata per gruppi: 80.00 EUR