Palazzo Visconti, a volte erroneamente chiamato Castello di Brignano, è un edificio di origine medievale situato nel paese di Brignano Gera d'Adda, in provincia di Bergamo
Palazzo Visconti, a volte erroneamente chiamato Castello di Brignano, è un edificio di origine medievale situato nel paese di Brignano Gera d'Adda, in provincia di Bergamo.
La prima conferma storica della presenza del "Castrum de Briniano" risale al 1019 quando Brignano e i territori limitrofi vengono ceduti dal re d'Italia Arduino d'Ivrea alla giurisdizione del vescovo di Cremona. La necessità di un castello difensivo era dovuta alla forte instabilità politica dell'età medievale nel borgo di Brignano e in tutta la bergamasca. Nel 1186 dopo la pace di Costanza L'imperatore Federico I di Svevia cede il feudo di Brignano ai Visconti di Milano, unitamente agli altri manieri della Gera d'Adda.
Il dominio nella città milanese venne esercitato per breve tempo dai Torriani quando durante la guerra per il predominio sulla Gera d'Adda Ottone Visconti ne uscì vincitore. Dopo la pace tra i Visconti e i Torriani del 1310 iniziò un periodo di fortissima instabilità, con la zona contesa da Milano e la Repubblica di Venezia. In quegli anni la rocca venne assegnata a Sagramoro I, figlio illegittimo di Bernabò e capostipite del ramo di Brignano dei Visconti. Questa famiglia ne mantenne il possesso anche quando, nel 1447 con l'instaurazione a Milano della Repubblica Ambrosiana, la Gera d'Adda passò nuovamente alla Serenissima. Il controllo della struttura venne ribadita anche quando, con la costruzione del fosso bergamasco e la definitiva stabilizzazione dei confini, Brignano ritornò sotto l'influenza di Milano. La stabilità venne sancita da un atto notarile che, datato 1465 che confermava il pieno possesso dello stabile a Sagramoro II Visconti.
Nel 1716 Annibale Visconti e il fratello Pirro detengono la proprietà del complesso che però gli verrà confiscata nel 1734 per riottenerne il possesso due anni dopo, la linea dinastica della famiglia durò fino al 1892, quando si estinse con Antonietta Visconti Sauli, che morì senza eredi. Nel 1859 durante la seconda guerra d'indipendenza Napoleone III è ospite al castello. Nel 1899 Don Pietro Aresi acquista palazzo vecchio e l'anno successivo lo adibisce ad asilo infantile e in seguito un ricovero che rimarranno nell'edificio fino al 1971. Nel 1918 sul finire della prima guerra mondiale un gruppo di soldati reduci dalla battaglia di Caporetto occupa il palazzo. I primi restauri a Palazzo Nuovo iniziarono nel 1954, vennero poi restaurati gli affreschi di Palazzo Vecchio nel 1981. Nel 2003 viene organizzata un importante campagna di restauro e viene trasferito il municipio cittadino a Palazzo Vecchio
Architettura
L'intera struttura è posta a sud-ovest del paese di Brignano Gera d'Adda ed è costituita da tre principali elementi distinti ma collegati tra loro con continuità. Il primo è dato dalla parte più antica che, costituita dal nucleo difensivo originale e risalente al XIII-XIV secolo, ne evidenzia l'iniziale carattere difensivo. Il secondo, denominato Palazzo Vecchio e costruito nel XVI secolo, ne mette in mostra la progressiva trasformazione a dimora signorile; mentre il terzo, conosciuto come Palazzo Nuovo di costruzione settecentesca, sancisce la completa trasformazione del castello in palazzo. Originariamente la fortificazione cingeva l'intero centro abitato di Brignano, mentre il castello vero e proprio venne edificato nel corso del XIV secolo, dopo l'arrivo dei Visconti a Brignano. La famiglia milanese pose nel maniero la propria residenza, ampliando successivamente la propria dimora con l'inglobamento di strutture precedenti. Attualmente, di riferibile al nucleo originale vi è l'elemento di raccordo tra i due palazzi principale e tracce di ponte levatoio e camminamento riemerse dopo recenti restauri. Dal castello partivano le mura che, descritte in mappe catastali del XV secolo, hanno cinto il borgo di Brignano fino alla fine del Settecento: di esse una parte è stata usata come recinzione del Palazzo Nuovo, il resto è stato sfruttato per l'edificazione di abitazioni private. Oggi sono visibili alcuni resti delle mura lungo la circonvallazione stradale del paese, ad ovest di esso e anche due torri circolari mozze, parte di fossato e torri angolari lungo camminamento nella zona del giardino del Palazzo Nuovo. Stando però a quanto sostenuto dalla storica dell'arte nonché sindaca di Brignano Beatrice Bolandrini, il palazzo è erroneamente chiamato castello, in quanto il palazzo non ha alcuna attinenza con un castello e le uniche opere fortificate sono le mura che cingevano il castrum.
3.00 EUR
7.00 EUR
oltre i 75 anni: gratuito
0 - 12 anni: gratuito
25+ persone: 5.00 EUR
Eventi e mostre
proloco@comune.brignano.bg.it
- Aperto ogni prima domenica del mese e su prenotazione
- Sede del municipio