Il museo dell'Ordine costantiniano di San Giorgio, più noto come Museo costantiniano della Steccata, ha sede in via Dante 8/a a Parma, all'interno della basilica di Santa Maria della Steccata
Il museo dell'Ordine costantiniano di San Giorgio, più noto come Museo costantiniano della Steccata, ha sede in via Dante 8/a a Parma, all'interno della basilica di Santa Maria della Steccata.
Il museo fa parte dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.
L'Ordine costantiniano di San Giorgio, la cui prima testimonianza ufficiale risale al 1551, vanta una genesi antichissima: la Milizia dell'Imperatore Costantino I, fondata nel 312. Acquisito nel 1698 dal duca di Parma Francesco Farnese, il prestigioso ordine dinastico nel 1718 trovò sede nella basilica di Santa Maria della Steccata. Trasferito a Napoli dal duca Carlo di Borbone, fu rifondato a Parma nel 1816 dalla duchessa Maria Luisa d'Asburgo-Lorena.
In seguito all'Unità d'Italia, il grande patrimonio dell'Ordine Costantiniano, frutto di numerosi lasciti e offerte, fu accorpato dai Savoia a quello dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, suscitando notevoli proteste a Parma, che si protrassero fino agli inizi del XX secolo. Solo nel 1913 fu nuovamente riconosciuta la proprietà dei beni dell'antico ordine parmigiano, che nel 1922 fu nuovamente dichiarato ente giuridicamente autonomo con sede nella città emiliana.
Nel 2006 l'Ordine costantiniano di San Giorgio, riconosciuto come ente pubblico dalla Repubblica Italiana fin dal 1946, decise di creare un percorso espositivo dei suoi beni più preziosi all'interno della basilica della Steccata, a tutt'oggi di sua proprietà.
Cappella Sepolcrale
Il primo ambiente, raggiungibile scendendo due rampe di scale, costituisce la cripta-sepolcreto che raccoglie le spoglie di quasi tutti i duchi della famiglia Farnese oltre che di alcuni duchi della stirpe Borbone-Parma.
Il semplice locale fu realizzato per volere della duchessa Maria Luigia, che nel 1823 ne affidò il progetto all'architetto e incisore Paolo Toschi; al termine dei lavori vi furono traslati i resti mortali di Filippo di Borbone, dei duchi Farnese e delle loro consorti, fino ad allora conservati nella chiesa di Santa Maria del Tempio, ad esclusione di Pier Luigi Farnese, inumato sull'isola Bisentina, e di suo figlio Ottavio, tumulato nella sagrestia della basilica all'interno di un sepolcro marmoreo realizzato da Antonio Brianti nel XVIII secolo.
L'ambiente, suddiviso in due navate da alcune colonne, è caratterizzato dalla presenza di un semplice altare, di numerose lapidi marmoree e della tomba monumentale in pietra del duca Alessandro Farnese e di sua moglie Maria d'Aviz; inoltre una nicchia custodisce una piccola urna contenente il cuore di Carlo III di Borbone, tumulato nella cappella della Villa Borbone di Viareggio.
La stanza ospita infine le antiche armi del duca Alessandro, un prezioso crocifisso regalato dal papa Pio VII alla duchessa Maria Teresa di Savoia e gli apparati funebri neoclassici del duca Ferdinando di Borbone.
Galleria degli Stemmi
Il lungo corridoio, raggiungibile dopo aver risalito nuovamente due rampe di scale, è decorato con una serie di stemmi appartenuti ai cavalieri dell'Ordine Costantiniano nominati dalla duchessa Maria Luigia, che si fregiò del titolo di Gran Maestro dell'Ordine dal 1816 al 1847.
L'ambiente ospita inoltre due grandi statue lignee dorate di San Domenico e Santa Rosa, create dall'intagliatore Lorenzo Aili nel XVII secolo.
GRATUITO
5.00 EUR
GRATUITO
5+ persone: 3.00 EUR
- Cappella Sepolcrale
- Visita virtuale
- WC
ordinecostantiniano2@gmail.com
- Visite guidate
- Sede dell'Ordine costantiniano di San Giorgio