Il Castello Sforzesco di Galliate (o Castello Visconteo Sforzesco) fu costruito dagli Sforza tra il 1476 e il 1496 su una preesistente fortezza viscontea
Il Castello Sforzesco di Galliate (o Castello Visconteo Sforzesco) fu costruito dagli Sforza tra il 1476 e il 1496 su una preesistente fortezza viscontea. Rappresenta uno dei monumenti più significativi e conosciuti del novarese per magnificenza e unitarietà d'impianto. Occupa il lato settentrionale di Piazza Vittorio Veneto, nel cuore della città.
Cenni storici
Galliate fu da sempre un baluardo strategico dei milanesi contro Novara. Una prima fortificazione sorse probabilmente all'inizio del X secolo, durante il regno di Berengario I. Nel 1154 è testimoniata la distruzione di un castello da parte di Federico Barbarossa; nel 1168 lo stesso Barbarossa lo ricostruì, ma venne nuovamente distrutto pochi anni dopo dai novaresi. Fu poi Galeazzo Visconti che a metà del Trecento realizzò una nuova fortificazione, mentre nel 1413 Filippo Maria Visconti fece edificare la "Rocchetta", oggi scomparsa, ma ancora identificabile nella muratura, sulla cui base è stato poi innalzato il castello sforzesco.
L'attuale costruzione fu voluta dal duca di Milano Galeazzo Maria Sforza che affidò il progetto a un gruppo di architetti militari guidati da Ambrogio Ferrari e Danesio Mainerio. L'edificio sorse quasi di getto nel corso di un solo anno, ma l'improvvisa scomparsa del duca interruppe i lavori che furono poi ripresi e completati nel 1496 da Ludovico il Moro il quale fece modificare il progetto dal Ferrari, abbellendo le sale e aprendo ampie finestre, al fine di creare una confortevole residenza di caccia per la sua corte milanese.
Il castello di Galliate, nel suo progetto originario, segnò il passaggio dalla tipica residenza fortificata feudale, che aveva funzione abitative oltre che belliche, a una vera e propria rocca con funzioni eminentemente militari. Si ha notizia che il duca di Borgogna Carlo I, alleato di Galeazzo Maria, inviò a Galliate un'ambasciata per studiare il nuovo tipo di fortificazione.
Nel 1532 il castello passò in feudo al ramo Caravaggio degli Sforza il cui capostipite Giovanni Paolo I Sforza e i suoi successori si fregiarono del titolo di "Marchese di Caravaggio" e "Conte di Galliate". Durante il seicento, con l'occupazione spagnola, si ebbero varie trasformazioni che però non alterarono troppo la struttura originaria. Dopo un periodo di degrado durato quasi un secolo, nel 1878 il castello venne suddiviso tra vari proprietari che iniziarono delle opere di restauro adeguandolo al proprio utilizzo. La parte orientale fu acquistata dalle suore orsoline e adibita ad asilo infantile fino al 1968 quando fu permutata dal comune di Galliate con l'idea di realizzarvi la sede municipale, progetto poi abbandonato. Negli anni 90 del Novecento il comune acquisì anche tutta la parte occidentale mentre la zona centrale rimane tuttora divisa fra due proprietari privati.
Durante gli anni 70 del Novecento, a seguito della prima acquisizione del castello da parte del comune, fu avviato un restauro per riportare l'edificio all'aspetto che doveva avere nel XV secolo; furono quindi eliminate le coperture, ripristinato il camminamento superiore, eliminate le finestre esterne, ricostruiti i beccatelli ecc.. Quando fu acquistata anche la parte occidentale si preferì invece adottare il principio del restauro conservativo, questo è il motivo per cui in facciata si può osservare una netta differenza tra il lato sinistro e quello destro.
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