Il castello dei Del Carretto è stato un edificio difensivo situato in posizione dominante, posto a 474 m s
Il castello dei Del Carretto è stato un edificio difensivo situato in posizione dominante, posto a 474 m s.l.m., lungo l'antica strada commerciale tra il territorio intorno a Ceva e Roccavignale, nell'alta val Bormida, in provincia di Savona.
Cenni storici
Non esistono date certe e documentate sull'edificazione del castello o di un primo edificio difensivo lungo quest'importante collegamento viario e di merci tra Liguria e Piemonte. Certamente il castello, ubicato alla confluenza dei torrenti Tile e Zemola, affluenti del fiume Bormida di Millesimo, fu edificato dai marchesi Del Carretto tra il XII e il XIII secolo o comunque epoca medievale: è da questo periodo che la zona verrà citata nei documenti storici come Rochae Vinealis dove Vineale era l'antico toponimo di Roccavignale e citato in un diploma imperiale del 998.
Saldamente nelle mani della famiglia carrettesca, il castello verrà ingrandito nel corso del XIV secolo nelle forme pressoché visibili dallo stato della cinta muraria; ulteriori aggiustamenti e similari ampliamenti si susseguiranno anche in epoche successive.
In questo castello furono condotti in catene alcuni maggiorenti vetrai di Altare accusati, ingiustamente, dal marchese di Grana Felice Carretto di aver distrutto il locale castello altarese; dopo l'interessamento del Consolato dell'Arte, e dietro il pagamento di una cospicua somma di denaro, gli innocenti verranno rilasciati dopo settanta giorni di prigionia.
Nel 1686 la postazione difensiva e relativo feudo di Roccavignale passeranno nelle proprietà del duca di Aarschot, Leopoldo Filippo d'Arenberg, e del Regno di Sardegna dal 1741.
Due fatti d'armi interessarono il castello nel XVIII secolo: il primo, nella guerra di successione austriaca del 1747, vide le accampate truppe piemontesi sconfitte e disperse dai soldati spagnoli; il secondo nelle fasi cruciali delle campagne napoleoniche in Italia (1799) dove la fortezza, assediata, fu fatta bruciare e quindi "saltare" dai soldati francesi.
Successivamente di proprietà della famiglia Centurione, negli anni ottanta del Novecento il castello verrà rilevato dal comune di Roccavignale che, dopo opportuni restauri conservativi, ha trasformato il castello quale sede per eventi e manifestazioni culturali.
Descrizione
La struttura del castello si presenta pressoché a pianta trapezoidale, non precisa in quanto caratterizzata dalla morfologia del terreno roccioso, con ai vertici quattro torri squadrate. Per accedere al castello bisognava seguire il perimetro delle mura - e quindi sotto il tiro dei difensori - lungo un sentiero stretto e scosceso che si concludeva in salita e davanti ad un ponte levatoio ben difeso.
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protocollo@comune.roccavignale.sv.it
- Proprietà del comune
- La rovina del castello