Castello di Pantelleria
castle, chateau
-208m
Libero consorzio comunale di Trapani, Sicilia

Il Castello di Pantelleria, noto anche come Castello Barbacane, è una delle opere architettoniche più antiche presenti a Pantelleria

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Castello di Pantelleria, Castello di Pantelleria
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Description

Il Castello di Pantelleria, noto anche come Castello Barbacane, è una delle opere architettoniche più antiche presenti a Pantelleria. Collocato in una posizione strategica, all'imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, domina tutto il centro cittadino.

Nome alternativo

Al castello viene spesso associato il nome di "Castello Barbacane". In prossimità del castello vi era in effetti una struttura chiamata Barbacane, collocata a nord, dove oggi si trova Piazza Almanza.

L'origine del nome "Castello Barcacane" ha una spiegazione storica: sembra infatti che un funzionario governativo, nell'atto di scrivere l'elenco dei beni demaniali dell'isola, abbia confuso "Castello ed il suo Barbacane" con "Castello Barbacane".

Storia

L'aspetto attuale del castello risale al periodo della dominazione normanna ma ciò non esclude la possibilità che sul luogo sorgessero strutture più antiche.

Intorno al 540, i Bizantini probabilmente completarono una prima struttura fortificata, riutilizzando materiali di edifici più antichi. Nel 647 d.C. l'isola aveva offerto riparo ai cristiani d'Africa provenienti dalla penisola di Scerik, i quali scappavano dalle persecuzioni musulmane e, nell'intento di proteggere al meglio il territorio, costruirono fortezze. Il Carme Pisano del 1087 racconta infine che a Pantelleria vi era un castello grandioso il quale venne però distrutto dai pisani durante una spedizione.

I Normanni sbarcarono a Pantelleria nel 1127 dopo tre secoli di dominio arabo e iniziarono a costruire un Donjon sul quale, in un angolo, venne incisa una croce cristiana: uno tra i primi simboli di cristianità dopo una lunga dominazione musulmana.

Una volta conclusa la costruzione di tale torre, in prossimità di quest'ultima, i Normanni si dedicarono alla costruzione del castello, che probabilmente si basò su una struttura preesistente; un indizio in proposito è dato dal fatto che le stanze del castello non sono squadrate e tale caratteristica è tipica dell'architettura araba.

Nel 1221, Normanni e Saraceni stipularono un patto il quale prevedeva che l'isola venisse governata da un prefetto di religione islamica scelto dal governo imperiale. Nel 1292 venne istituita la figura di "capitano della guerra", responsabile delle guarnigioni per le quali il castello diventava sito operativo.

Il 1361 fu un anno di svolta: i Genovesi ricevettero in feudo l'isola. Nel 1395, durante il tentativo di conquista della Sicilia da parte dei catalani, Giovanni di Barnabo di San Lazzaro, parente dei Doria, si appropriò dell'isola imponendosi come feudatario. La sua amministrazione però non soddisfece gli abitanti, che manifestarono la loro insoddisfazione al re, che fece uccidere il feudatario all'interno del castello stesso.

Questo non fu l’unico momento di insoddisfazione da parte dei cittadini i quali, nel 1443, protestarono contro Francesco De Belvis, feudatario dal 1442. In particolare gli isolani lo accusarono di aver reso il castello un luogo di aggregazione per ladri e malfattori.

Dopo la morte di Francesco De Belvis vennero inviati sull'isola il capitano di Trapani e il notaio Giovanni Formica il quale compilò una lista di oggetti ritrovati all'interno del castello tra i quali, oltre all'armamento, spiccavano un mulino con cinque asini e una cisterna. A questo periodo risale la prima testimonianza della cittadella fortificata. Sembra infatti che il castello facesse parte di una cinta muraria all'interno della quale vivevano le famiglie cristiane.

Le prime importanti modifiche al castello furono portate da Carlo V che, nel 1535, in seguito a tentativi di incursioni barbaresche, ordinò la fabbricazione di 37 torri su tutto il territorio siciliano. Una di queste torri, detta torre mastra, venne costruita a Pantelleria in prossimità del castello. Nel 1550 il corsaro turco Dragut riuscì, seppur per breve tempo, ad impadronirsi del castello. In seguito a questa brutale incursione, Carlo V decise di rinforzare nuovamente la struttura della fortezza. Vennero così ricostruiti il bastione sul lato mare e una contro muratura la quale racchiudeva al suo interno una torre rotonda tutt'ora visibile.

A partire dal 1583 il controllo dell'isola passò agli spagnoli che ridimensionarono gli stipendi mensili fissando la nuova paga a 25 scudi per il governatore, 7 per i caporali e 8 per i soldati. Durante il periodo di dominazione spagnola il castello assunse una doppia funzione; oltre ad essere una fortezza esso diventava anche carcere. Per questa funzione venne costruita la parte di Sud-Ovest.

Nel 1734 i Borbone si impadronirono di Napoli e della Sicilia: per il Castello di Pantelleria fu un'ulteriore tappa fondamentale.

Ferdinando IV di Borbone decise di costruire una piccola torre rettangolare sopra la torre circolare già esistente. Tale torre verticale conteneva due campane ed un orologio. La paternità di tale elemento viene con certezza attribuita a Ferdinando IV perché su una campana vi è inciso lo stemma di tale re.

Durante il periodo di dominio dei Borbone venne mandato a Pantelleria in esilio Carlo Antonio Broggia il quale, nel suo memoriale "Ristoro della Pantelleria" racconta che il secondo livello della torre edificata dai Normanni, venne utilizzato come magazzino per tutte le armi. Per questo, la torre venne intitolata a Santa Barbara. Oltre a Broggia, ci furono altri personaggi che, durante l'esilio sull'isola, riportarono le loro esperienze. Tra questi ultimi vi fu Don Pietro Gallucci, che descrisse la struttura interna che risulta essere simile a quella odierna.

Nel 1859, in seguito alla spedizione di Sapri, le carceri di Pantelleria e Favignana vennero sfollate. Nel 1863, la parte adibita a carcere venne utilizzata per rinchiudere i briganti.

Il castello svolse un ruolo importante durante la seconda guerra mondiale; per tutta la durata di quest'ultima il carcere venne trasferito a Scauri, una contrada collocata a sud dell'isola, mentre il castello divenne sede del comando della milizia marittima di artiglieria. Allo stesso tempo, venne costruito un ricovero anti-aereo nella parte sottostante la torre Santa Barbara. Per tutta la guerra il castello e il centro cittadino furono bombardati. Tuttavia alcune delle sue parti più importanti furono distrutte solo con il Piano particolareggiato del dopoguerra. Tale piano fece demolire il bastione esposto verso il mare e parte della torre al suo interno al fine di permettere la costruzione di via Borgo Italia. Subito dopo, il castello venne riadattato a carcere, il quale però fu chiuso nel 1975 in quanto ormai inutile. A partire dal 1991 l'edificio venne sottoposto a restauri da parte della Sovrintendenza ai BB.CC.AA di Trapani.

Useful information

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- Un bellissimo panorama sul porto

- Le vecchie segrete del castello

Un luogo di cultura