Recenti scavi archeologici hanno collocato l'origine di Montarrenti fra la metà del VII° e la metà dell’VIII° secolo come villaggio di capanne circondato da due palizzate lignee a difesa della parte bassa e alta del rilievo, diventato poi centro curtense di raccolta dei prodotti agricoli in età carolingia
Recenti scavi archeologici hanno collocato l'origine di Montarrenti fra la metà del VII° e la metà dell’VIII° secolo come villaggio di capanne circondato da due palizzate lignee a difesa della parte bassa e alta del rilievo, diventato poi centro curtense di raccolta dei prodotti agricoli in età carolingia. Tra metà VIII° e IX° secolo si assiste ad una trasformazione dell’area di sommità: la palizzata è sostituita da un muro in pietra legato da malta.
Le più antiche notizie documentarie relative a Montarrenti (Monte Liurenti o Monte Lirrenti) risalgono invece al 1156 quando il vescovo di Volterra, Galgano Pannocchieschi, cita la località in una sua bolla.
Nel 1165 si trova nominato un certo "Baverii de Monte Arrenti" in tre documenti stipulati dallo stesso vescovo di Volterra. Nel 1178 Cattaneo da Montarrenti, per il comune di Siena, fu designato come amministratore delle miniere di argento della zona.
Agli inizi del Duecento, il Comune di Siena estese il suo dominio su una vasta area della Toscana meridionale e il 5 settembre 1217 i nobili e i tre consoli del castello giurarono fedeltà alla Repubblica di Siena. A partire da questo anno il Comune di Siena inviò ogni sei mesi nel castello un podestà. Questo fino al 1271 quando le autorità cittadine decisero l'abolizione della sede podestarile di Montarrenti causa il forte decremento demografico. Questo ci conferma che l'assetto urbanistico del castello ha avuto il suo massimo sviluppo proprio tra la fine del XII° e la prima metà del XIV° secolo, quando l'incremento della popolazione raggiunse a Montarrenti il punto più alto.
Gratuito ai piedi del colle
- L`osservatorio pubblico
- Chiuso al pubblico