Il castello fu costruito verso gli inizi del X secolo sulla vecchia acropoli probabilmente ad opera di un certo Landone, che in quegli anni fu gastaldo di Sessa
Il castello fu costruito verso gli inizi del X secolo sulla vecchia acropoli probabilmente ad opera di un certo Landone, che in quegli anni fu gastaldo di Sessa. Fu successivamente ricostruito non solo con funzioni di fortificazione militare (castrum), ma anche con funzioni residenziali per il signore della città (palatinum). Fu però sicuramente finito intorno al 963, in quanto nelle sue sale furono redatti gli atti del placito sessano.
Con Federico II di Svevia fu nuovamente ampliato con nuove torri e divenne un centro di difesa militare del Regno di Napoli. Inoltre, a partire dal XV secolo il palazzo fu modificato per farlo diventare più adatto alla vita di corte e renderlo residenziale; fu infatti dimora di governatori, viceré, dei duchi Marzano (che ne furono proprietari fino alla morte di Marino Marzano nel 1466) e dei Carafa di Stigliano (dal 1522 al 1664).[5] Tra gli ospiti illustri si annoverano Federico III e Carlo V, la cui permanenza è stata raffigurata in un dipinto ancora oggi contenuto nel "Salone dei quadri" del municipio di Sessa.
Il terremoto del 1688 causò gravi danni alla struttura, che però fu riparata sotto la guida di don Andrea Guerriero D. Torres (il tutto è rappresentato in un affresco interno). Dopo il possesso dei duchi di Paternò, nel 1806 il castello divenne proprietà del Comune, che lo usò prima come carcere e poi come scuola. In seguito ai lavori di restauro, durati dal 2007 al 2014, è stato adeguato ad ospitare il Museo Civico e la Biblioteca Comunale "Caio Lucilio"
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