Corigliano d'Otranto
castle, chateau
-228m
Provincia di Lecce, Puglia

Corigliano d'Otranto (Χωριάνα, traslitterato Choriàna o Koriàna in griko, Curiànu in dialetto salentino, fino al 1862 chiamata Corigliano) è un comune italiano di 5 757 abitanti della provincia di Lecce in Puglia

https://media.whitetown.sk/pictures/it/locoriglianodotranto/locoriglianodotranto.jpg
Previous names
Corigliano d'Otranto, Castello di Corigliano d'Otranto
You need to sign in to save your wishes
Description

Corigliano d'Otranto (Χωριάνα, traslitterato Choriàna o Koriàna in griko, Curiànu in dialetto salentino, fino al 1862 chiamata Corigliano) è un comune italiano di 5 757 abitanti della provincia di Lecce in Puglia.

Situato nel Salento, a 24,9 km dal capoluogo provinciale, appartiene alla storica regione della Grecìa Salentina, un'isola linguistica di nove comuni in cui si parla il griko, un antico idioma di origine greca.

Territorio

Il territorio del comune di Corigliano d'Otranto, che si estende nella parte centrale della provincia per 28,06 km², è totalmente pianeggiante. Il centro urbano sorge a 97 m s.l.m.; il territorio risulta compreso tra i 73 e i 109 m s.l.m. con un'escursione altimetrica complessiva pari a 36 metri. Il comune giace sopra i banchi calcarei più antichi, quelli del Cretaceo, in genere fratturati e ricoperti di terra rossa. L'agro coriglianese è coltivato principalmente a uliveto. L'alta permeabilità del terreno, che assorbe la maggior parte delle precipitazioni piovose, determina l'assenza di corsi d'acqua superficiali e la presenza sul territorio di manufatti per ovviare a tale penuria, come cisterne e pozzelle.

Confina a nord con i comuni di Soleto, Zollino e Martano, a est con i comuni di Castrignano de' Greci e Melpignano, a sud con i comuni di Maglie e Cutrofiano, a ovest con i comuni di Sogliano Cavour e Galatina.

Clima

Clima della Puglia e Stazione meteorologica di Lecce Galatina.

Dal punto di vista meteorologico Corigliano d'Otranto rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.

Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle serre salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola.

Origini del nome

Il nome del paese viene erroneamente fatto derivare, per mera assonanza, dalla parola "cuore", simbolo che compare nello stemma civico, o, come da doppia tradizione toponomastica greco-latina, da Corelius, il centurione a cui sarebbe stato assegnato il territorio in epoca romana. Il toponimo sarebbe, secondo questa interpretazione, un'evoluzione delle forme latine fundus Corelianus o praedium Corelianum, che oggi nel greco otrantino non conoscono altra uscita che -àna (si vedano i nomi greco otrantini Cutrufiàna, Sujàna, Rufàna, Skinzàna e Skurràna), mentre la desinenza in lingua italiana è -ano, rispettivamente il salentino -anu. Contro la tesi di una doppia tradizione toponomastica si potrebbe addurre la testimonianza di Leandro Alberti, che nella sua Descrittione di tutta Italia, un resoconto del suo viaggio nel Salento del 1525, ci informa che "le guardie che accolsero la carovana (come probabilmente anche il resto della gente autoctona di Corigliano) parlavano solo il greco".

Il nome Corigliano si riconduce più verosimilmente al termine greco bizantino "χωρίον" (traslitterato choríon), rispettivamente all'etimologicamente relazionato termine "χώρα" (chóra), col significato di villaggio, paese, podere, terra o luogo. A sostegno di questa ipotesi c'è il fatto che - come testimoniato tra altre pubblicazioni anche dal "Vocabolario Griko-Italiano" di Don Mauro Cassoni - la pronuncia originaria della χ di Choriàna doveva essere fricativa, come nel greco choríon, e non occlusiva come quella della latina.

Storia

Storia di Corigliano d'Otranto, Storia del Salento e Storia della Puglia.

Il territorio fu abitato da civiltà protostoriche, testimoniate dai resti megalitici di specchie, dolmen e menhir. La fondazione del paese è incerta e potrebbe risalire al periodo della Magna Grecia, al periodo romano o addirittura al periodo pre-romano con i Messapi. Del periodo romano resta il tessuto urbanistico del centro storico nel quale, fra via Capiterra e via Cavour, è individuabile un rettangolo abitativo strutturato su lotti corrispondenti a multipli o sottomultipli dell'actus romano. Allo sviluppo del piccolo centro contribuì il cenobio basiliano di San Giorgio costruito nel IX secolo e nel quale era attiva una scuola di lingua greca e cultura bizantina che lasciò numerosi codici greci, ora custoditi in importanti biblioteche. Questa decadde alla fine del XV secolo con la distruzione del monastero di San Nicola di Casole di Otranto, del quale costituiva una grancia.

Il primo documento scritto in cui compare il nome di Corigliano risale al 1192, quando il re normanno Tancredi d'Altavilla lo concesso in feudo a Pietro Indini. Nei secoli successivi passò sotto il controllo di varie famiglie feudatarie. Nel 1465 fu acquistato dalla famiglia de' Monti, di origine francese, giunta in queste terre al tempo degli Angioini. Nicola Antonio acquistò il feudo direttamente dalla Regia Corte e alla sua morte, avvenuta nel 1480, passò al figlio primogenito Francesco, uomo d'arme, diplomatico e alto funzionario della corte di Ferdinando II di Aragona. Da Francesco il feudo di Corigliano passò al figlio Giovan Battista, che nel 1534 ottenne dall'imperatore Carlo V il titolo di marchese. Tra il 1514 e il 1519, fortificò il paese e ampliò notevolmente il castello dotandolo di potenti artiglierie, di quattro torrioni angolari, nonché di munizioni e di potenti mezzi difensivi. Dopo Giovan Battista, nel possesso del feudo si susseguirono, sempre di padre in figlio, Francesco II dal 1537 al 1557, Giovanni II dal 1557 al 1594, Geronimo dal 1594 al 1644 e Giorgio dal 1644 al 1649; con Giorgio che morì giovane, ha termine il marchesato dei de' Monti. Tra il 1649 e il 1651 il feudo passò prima alla sorella Giulia sposata con Francesco Sanfelice e da questi al figlio Alfonso Sanfelice-de' Monti. Nel 1651, al termine di contrasti nati in relazione alla successione ereditaria di Giorgio de' Monti, l'intera eredità viene messa all'asta e acquistata dal facoltoso barone di Tutino Luigi Trane.

Useful information

GRATUITO

info @ilcastellovolante.it

- Visite guidate

- Il castello ospita eventi musicalie