Castello di San Vitale Baganza
castle, chateau
78m
Provincia di Parma, Emilia-Romagna

Il castello di San Vitale Baganza, noto anche come Torrione, è un maniero medievale che sorge in via Abate Giuseppe Peroni a San Vitale Baganza, frazione di Sala Baganza, in provincia di Parma

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Castello di San Vitale Baganza, Castello di San Vitale Baganza
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Description

Il castello di San Vitale Baganza, noto anche come Torrione, è un maniero medievale che sorge in via Abate Giuseppe Peroni a San Vitale Baganza, frazione di Sala Baganza, in provincia di Parma.

Il castello fu edificato in epoca imprecisata e sono scarse le testimonianze che ne documentino la storia.

Nel 1142 il maniero, la pieve di San Vitale e il piccolo borgo risultavano appartenere all'abbazia di San Giovanni Evangelista di Parma; nel 1144 il papa Lucio II confermò all'abate del monastero i diritti su tutti i beni posseduti, tra cui il "castrum Sancti Vitalis cum ecclesia et curte".

In seguito la giurisdizione sul castello passò dapprima al Comune di Parma e poi ai Rossi, feudatari anche di Monte Palero e Neviano; un ramo dell'illustre casata ne risultava proprietario nel 1453.

In epoca imprecisata subentrarono i Sanvitale, conti di Sala Baganza, originari secondo la tradizione proprio di San Vitale Baganza; la casata mantenne il possesso del maniero fino al 1612, quando il conte Alfonso fu arrestato e giustiziato con numerosi altri nobili parmensi con l'accusa di aver congiurato ai danni del duca di Parma Ranuccio I Farnese, che confiscò tutti i loro beni.

Il castello, acquistato successivamente da privati, fu danneggiato dal sisma del 23 dicembre del 2008 e dichiarato inagibile.

Il castello, risalente nelle forme attuali al XIII o XIV secolo, seppur modificato e mutilato nei secoli, si sviluppa su una pianta pressoché rettangolare, parallelamente alla stretta strada collinare del piccolo borgo storico; se ne mantengono quasi intatti, collegati da un corpo centrale più basso, i primi livelli dell'antico mastio a sud e l'alto edificio principale a nord, in adiacenza al quale si erge la cosiddetta "Casa dell'Opera", coeva del maniero.

Interamente rivestito in pietra frammista ad alcune tamponature in mattoni, il maniero è caratterizzato dalla presenza, nella parete meridionale del torrione, di una piccola nicchia rettangolare, contenente un affresco raffigurante la Madonna, risalente al XVII o XVIII secolo. Il corpo settentrionale, con andamento a scarpa della muratura del livello terreno, conserva al secondo piano una pregevole finestra quattrocentesca ad arco trilobato, affacciata verso est sulla val Baganza; l'apertura è delimitata da una ricchissima cornice ad arco ogivale in cotto, al cui centro si staglia, in chiave di volta, un bassorilievo rappresentante il leone rampante, stemma dei Rossi. In sommità risultano ancora distinguibili gli antichi merli, seppur chiusi e coperti dal tetto.

La "Casa dell'Opera", anch'essa in pietra, è caratterizzata dalla presenza di una finestra con cornice ad arco ogivale, arricchita da pregevoli inserti in terracotta.