Camerata Picena è un comune italiano di 2 552 abitanti della provincia di Ancona
Camerata Picena è un comune italiano di 2 552 abitanti della provincia di Ancona.
l territorio comunale ha una superficie di 11,64 km² e un'articolazione morfologica suddivisa in colli, crinali e pianura alluvionale. Sui colli sono insediati il capoluogo e la frazione Cassero. Nella pianura alluvionale, sul lato destro del fiume Esino, si trova la frazione Piane. Lungo il corso del fiume vi sono bacini lacustri - derivanti dall'estrazione della ghiaia, attività oggi proibita - e una densa vegetazione arborea e arbustiva, che rappresentano un importante ecosistema di valore naturalistico.
Il primo documento storico in cui appare il nome di Camerata risale ai primi decenni dell'anno Mille. Nel 1309 Camerata si trova a essere campo di battaglia tra una coalizione di comuni guidata da Jesi e una guidata da Ancona. Gli jesini - vincitori - radono al suolo un castello che viene riedificato nel 1390-91 da venticinque famiglie provenienti da Genga, autorizzate dal comune di Ancona.
Sotto lo Stato Pontificio Camerata mantiene lo status di comunità autonoma, anche se forte è l'influenza da parte di alcune famiglie nobili anconetane, tanto è vero che in alcuni periodi fu uno dei Castelli di Ancona. Nel 1860, dopo l'annessione delle Marche al Regno sabaudo Camerata diviene Comune e, con R.D. dell'8 febbraio 1863, viene autorizzato ad aggiungere il toponimo di "Picena" per distinguerla da altre "Camerata" esistenti in Italia. Aggregato a Chiaravalle nel 1928, Camerata Picena riconquista l'autonomia comunale nel 1947.
A 2 km dal capoluogo, in frazione Cassero, sorge il Castello del Cassero, anch'esso uno dei Castelli di Ancona. Fondato nel 1375 dall'ammiraglio anconetano Niccolò Torriglioni, che aveva ricevuto un feudo in questa località da papa Urbano VI quale ricompensa per aver riportato, con la sua galea, il Papa da Avignone a Roma.
Il centro di Camerata è racchiuso nelle mura castellane, dove vi sono Municipio, Chiesa. Dove ergeva il monumento ai caduti della prima guerra mondiale ora vi è la piazza, rinnovata nel 2013. Dove una volta sorgeva l'acquedotto, ora vi sono delle grotte raggiungibili con una scala che portano direttamente fuori dalle mura.