Castello di Oliveri
castle, chateau
531m
Città metropolitana di Messina, Sicilia

Il castello di Oliveri o di Liviri o Labiri o Liveri è ubicato a Oliveri, comune italiano della città metropolitana di Messina

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Castello di Oliveri, Castello di Oliveri
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Description

Il castello di Oliveri o di Liviri o Labiri o Liveri è ubicato a Oliveri, comune italiano della città metropolitana di Messina. L'abitato di Oliveri è strettamente legato alle vicende storiche di Tindari e del suo castello - fortezza, infatti costituisce con la Marina di Patti e Mongiove a occidente, l'approdo naturale di levante dell'antica colonia greco - romana posta sulla sommità strategica dell'omonimo promontorio. La fortificazione è abbarbicata a un modesto rilievo e controlla le storiche Tonnare già documentate in epoca arabo - normanna.

Cenni storici

Feudo compreso fra la Secrezia di Patti e il Vallo di Milazzo. In epoca contemporanea dal feudo sono staccati i territori di Falcone e Casino di Falcone oggi Belvedere, da inglobare originariamente nel comune di Furnari, contesi da Basicò e la stessa Oliveri,[3] originano nel 1854 - 1857 il nuovo comune autonomo rimasto legato dal punto di vista ecclesiale a Furnari fino al 1906.

Epoca araba

La presenza degli arabi nella vicina Tindari, Patti e nel comprensorio Lipari, Milazzo, Castroreale e Santa Lucia del Mela non escludono l'esistenza di una preesistente fortificazione avvalorata dalla documentata costruzione in località Belvedere.[senza fonte]

1038 - 1043, Fortezza Belvedere resti di fortificazione d'epoca araba, struttura adibita a carcere del Castello di Oliveri.

Epoca normanna

XII secolo, Castello Labiri di Oliveri, costruzione edificata per opera del Gran Conte Ruggero e documentata da Idrisi.

"Labiri (Oliveri) come un bello e grazioso casale, con un grande castello in riva al mare, delle case, delle buone terre da seminare, dei ruscelli perenni sulle sponde dei quali erano impiantati alcuni mulini e con un bel porto nel quale si faceva copiosa pesca di tonno".

Nel sunto si evince il contenuto ravvisabile in numerosi diplomi che attribuiscono privilegi alla località. Lo stesso viaggiatore e storiografo al servizio della corte normanna di re Ruggero II di Sicilia dopo il 1145 documenta nell'opera "il libro di Ruggero" l'esistenza dei seguenti luoghi di culto:

1110, Nei pressi delle rovine dell'antica Tindari sorge il monastero di Sant'Elia di Scala o di Sant'Elia di Burracha di Oliveri, di rito greco.

1110, Chiesa della Santa Genitrice di Dio o di Santa Maria de lo Plano di Oliveri, dipendenza del Monastero di Santa Maria di Gala di Barcellona Pozzo di Gotto, come da privilegio e concessione riconosciuti dalla Contessa Adelasia del Vasto e riconfermati con diploma da Ruggero II di Sicilia.

1178, Chiesa di San Giovanni di Oliveri, edificata per volontà di Ruggero II di Sicilia.

Assieme alla fortificazione di Tindari:

XII secolo, Castello di Adelasia di Patti.

1094, Basilica cattedrale di San Bartolomeo di Patti.

1094, Monastero del Santissimo Salvatore di Patti.

1148, Tonnara medievale di Oliveri.

1105, Mulini ad acqua medievali di Furnari. Privilegio e concessione riconosciuti dalla Regina Adelasia del Vasto al Monastero di Santa Maria di Gala.

XII secolo, Mulini ad acqua medievali di Patti. Privilegio e concessione riconosciuti dalla Regina Margherita di Navarra moglie di Guglielmo I di Sicilia al Monastero del Santissimo Salvatore di San Marco del Casale di Palegre.

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